Libreria
Italiano
CapitolI
Impostazioni

Capitolo 1

1° Capitolo

Andrea aveva finito da poco di lavorare ed erano ormai le 6.00 del mattino quando suo cugino Owen l'aveva accompagnata a casa.

__" Grazie Owen.....non so come farei senza di te!"

__"Quando ti consegneranno la macchina riparata?"

__"Fra giovedì e venerdì.......ti confesso che non ci voleva proprio, con l'ultima rata da pagare dell'università che ho!"

__"Se vuoi ti faccio un prestito?!" le propose Owen, Andrea di slancio lo abbracciò.

__"Grazie cugino.....apprezzo ma non è il caso, almeno non ancora!" rispose rammaricata.

__"Quello stupido di tuo fratello si rende conto che ti crea solo fastidi? Sembra che non capisca affatto tutti i sacrifici che fai per raggiungere i tuoi obiettivi e per non far mancare nulla a lui e a Lucas!"

__"Non essere arrabbiato con lui, è un ragazzo di 25 anni con un figlio di 8 da accudire, sa disegnare da sballo ma nessuno è disposto a finanziargli un fumetto che sarebbe di sicuro destinato al successo e lo sai anche tu; per di più lavora saltuariamente come vignettista di un giornale di 4° ordine.......secondo me è pure normale che sia un tantino sfiduciato e depresso!" fu pronta a difenderlo lei.

__"Quello che dici è vero......ma di sicuro non gli da il diritto di andare a bere nei bar e crearti casini con l'auto! A proposito, sei poi riuscita a sapere qual è l'auto che Nik ha travolto?" chiese Owen preoccupato.

__"Non ancora.......è una settimana che sto facendo ricerche ma niente; ma tu non dovevi farmi sapere se quel tuo amico poliziotto poteva aiutarti?"

__"Si e gli ho parlato, però vuole chiamarsi fuori, dice che lo fa per etica professionale perchè, dopo quello che gli ho raccontato, lui dovrebbe per legge portarlo in caserma, ma siccome è mio amico ed ha visto che stiamo cercando di riparare, non lo farà!" Andrea sospirò.

__"Il guaio è che se andasse alla polizia lo fermerebbero subito con l'accusa di mancato soccorso, poi uscirebbe quel piccolo reato di furto che cercò di commettere a 17 anni e lo arresterebbero di sicuro" chiarì affranta; Owen le accarezzò una spalla.

__"Dai su rilassati, vedrai che andrà tutto bene......in fondo non c'è stata nessuna notizia dell'incidente quindi vuol dire che non è morto nessuno!" cercò di rassicurarla suo cugino; lei gli concesse un debole sorriso.

__"Ma sì......forse hai ragione! Adesso è meglio che vada, domani devo cominciare a studiare per l'ultimo esame; l'ultimo e poi preparo la tesi!" disse soddisfatta.

__"Non vedi l'ora vero?!"

__"Eh già........dopo tutti i sacrifici che ho fatto!" rispose soddisfatta Andrea.

__"Sappi che sarò immensamente orgoglioso di avere una cugina biologa!" disse sorridendo Owen facendola sorridere a sua volta__"Adesso però basta parlare è tardi, di alla mamma che verrò a trovarla presto!"

__"Si come no! Ormai si è abituata al fatto che tu viva nel piccolo alloggio sul retro del tuo locale, anche se si lamenta che la trascuri!" lo canzonò lei.

__"Se voglio che il mio Wine Bar vada bene sempre come adesso devo seguirlo e........devo tenermi stretta la mia barista D.O.C . finché posso!" disse Owen sorridendole.

__"Il tuo giudizio non fa testo.....tu sei di parte! E poi anche Max e Tiffany sono al bar con me e sono altrettanto bravi!" fu pronta a ribattere lei.

__"Si..... ma l'idea si servire i drink alla Tom Cruise nel film "Cocktail" e ballando i balli del momento come nel film:"LE RAGAZZE DEL COYOTE UGLY" è stata tutta tua, da quando hai cominciato i clienti sono piombati da ogni parte di New York e dintorni!

__"Andiamo Owen, adesso non esagerare però! Ora devo proprio andare, buonanotte a domani cugino!" lo salutò Andrea.

__"Buonanotte bellezza!" dopo essersi scambiati un bacio sulla guancia, Andrea si avviò verso la porta della modesta casa che divedeva con sua zia Mia (madre di Owen), suo fratello Nicholas ed il suo nipotino Lucas di 8 anni; ignara di essere pedinata ed osservata da un uomo in un auto scura ferma sul ciglio della strada opposta.

Andrea Johanson 28 anni, nata a Middletown il 06.10.1984 cresciuta in un quartiere dove vivevano famiglie di ceto medio - alto fino all'età di 18'anni; poi dopo la morte dei suoi genitori, che non erano proprio dei santi, era andata ad abitare a casa della sorella di suo padre in un quartiere modesto della città, con suo fratello Nicholas, che poi aveva avuto un figlio all'età di 17 anni, il piccolo Lucas, così si chiamava il bimbo che viveva con il padre e la zia . Lavorava come barista ed esibizionista in un wine bar molto in voga al momento ed era a dir poco Splendida.

Daniel si ritrovò a pensare che le foto che le aveva scattato l'investigatore privato non le rendevano affatto giustizia, lui era andato a vederla da vicino al locale ed era tutta un'altra storia; Alta, bionda con capelli di un riccio morbido e setoso per nulla crespo, occhi da cerbiatta stupendi azzurri come il cielo in una splendida giornata di primavera, bocca carnosa e piena, nasino piccolo alla francese, un viso radioso ed ovale che sembrava disegnato tanto era perfetto ed un fisico capace di far girare la testa ad ogni uomo che la incontrasse; insomma una donna da favola!

Daniel ne era rimasto intrigato, certo gli piacevano le belle donne e sapeva come conquistarle ma con lei era diverso, era sicuro che non fosse stata lei a scontrarsi con la sua auto quella notte di 15 giorni prima era certo che l'avesse notata se fosse stata al volante o meglio, l'auto era la sua ma non era Andrea a guidarla anche perchè a quell'ora di notte era a lavoro; almeno così diceva anche il dossier. La spiegazione più logica ed anche quasi certa per l'investigatore e per lui, era che la ragazza avesse prestato l'auto a suo fratello, il quale dopo aver fatto bisboccia con gli amici si era cacciato nei guai; visto il suo piccolo precedente di tentata rapina era più che sicuro che fosse andata così. Il tempo per Daniel di restare a Middletown era ormai quasi scaduto, un grosso affare ed il matrimonio della sua seconda sorella con il vice presidente della sua società lo attendevano nel suo paese natale, la Spagna; ma lui aveva già escogitato un piano per farsi ripagare profumatamente dei danni arrecatigli. Andrea Johanson sarebbe andato in Spagna con lui o Daniel avrebbe mandato suo fratello in prigione.

Andrea era appena arrivata dall'università quando, parcheggiata fuori al piccolo patio di casa sua, notò una Porche Cayenne canna di fucile; pensò subito che fosse successo qualcosa e si apprestò ad entrare in casa.

__"Sono a casa.......buon.....giorno......" non appena il suo sguardo si posò sul viso dell'uomo che era in piedi nel salottino della casa di sua zia, il tempo si fermò; alto, spalle larghe tanto che sul petto la giacca gli tirava, bacino stretto, gambe lunghe e muscolose, viso aquilino con zigomi alti, labbra piene e carnose tanto da sembrare quelle di una donna, sguardo intenso color ghiaccio quasi sembrava usasse le lentine colorate, capelli neri come il velluto di media lunghezza pettinati molto bene, carnagione scura e pelle liscia; insomma sembrava un fotomodello uscito dalla rivista Vanity fair, il salottino di sua zia le sembrò ancora più piccolo.

__"Buongiorno, sono Daniel Valdes e la stavo aspettando per parlarle!" anche lui si era riscoperto a trattenere il fiato mentre lei apriva la porta, ma d'altronde che Andrea fosse bellissima Daniel lo sapeva già; al solo posare gli occhi su di lei sentiva un forte desiderio nascergli nel petto tanto da sentire una pressione all'inguine.

__"Potrei sapere perchè mi voleva parlare?" disse porgendo la mano allo sconosciuto; Daniel sentì una scossa lungo la spina dorsale e, a giudicare dall'improvvisa espressione del viso di Andrea, aveva provato anche lei la stessa alchimia.

__"Andry, il signore è colui con cui ho avuto l'incidente con la tua auto due settimane fa’!" fu pronto a spiegare suo fratello Nik; Andrea ritirò subito la mano che l'uomo le aveva tenuto un pò più del dovuto.

__"Non definirei effettivamente giusta la sua definizione signor Johanson, io direi piuttosto che l'incidente lo ha provocato lei da solo, prima di fuggire via senza nemmeno degnarsi di vedere come stavamo io e la donna che era con me. Sà come si chiama questo reato? Omissione di soccorso!" fu pronto a ribadire Daniel.

__"Aspetti un attimo signor Valdes, in questi 15 giorni che sono trascorsi dall'incidente proprio io mi sono prodigata per riuscire a trovare quest'auto scura che alle 2.00 del mattino aveva subito un tamponamento nella sua strada; ma non siamo riusciti a cavare un ragno dal buco. Non ne sapeva nulla nessuno, pensi che mio cugino ha contattato anche un poliziotto suo amico per aiutarci....ma nulla! La sua auto sembrava inghiottita dalla terra.......!" chiarì Andrea.

__"E' normale.......perchè essendo un auto a noleggio ed io non ho ancora denunciato l'accaduto, non siete ancora riusciti a riparare al danno!" rispose sarcastico Daniel, dopodiché prese il caffè che le porgeva la zia Mia e si sedette sul divano a sorseggiarlo. Andrea si sedette sul bracciolo della poltrona dove era seduto suo fratello di fronte al loro interlocutore.

__"Bene.....noi saremmo disposti a pagarle i danni, tutti........morali e materiali" propose Andrea a bruciapelo; Daniel fece un sorrisetto ironico e poggiò la tazza vuota sul tavolino.

__"E' sicura di quello che dice?! Sarebbero parecchi soldi per la riparazione dell'auto, per non parlare poi dei danni morali.......la donna che era con me porta ancora il collare!" rispose lui; Andrea deglutì a fatica.

__"Però io avrei un'altra soluzione, se vuoi ascoltarla!" disse ancora Daniel passando d'improvviso a darle del tu e rivolgendole uno sguardo ammaliante.

__"E' sarebbe?!" chiese quasi con un filo di voce.

__"Dovresti venire in Spagna con me per......diciamo una ventina di giorni al massimo un mese!" chiarì Daniel; Nik saltò in piedi.

__"No Andry.....non farlo! Quest'uomo arrogante non può chiederti questo......cosa pretendi da mia sorella?!" chiese minaccioso; Andrea si alzò in piedi a sua volta e sostenne suo fratello per un braccio.

__"Calmati Nicholas, lascia che il signor Valdes si spieghi!" cercò di mantenere la calma lei, anche se sentiva una rabbia mista all'eccitazione crescerle dentro. Il suo gesto riuscì a calmare un attimo suo fratello che si risedette.

__"In sostanza dovresti fingere di essere la mia fidanzata perchè fra 18 giorni esatti mia sorella si sposa, al matrimonio parteciperà anche un noto milionario che possiede delle azioni che io vorrei comprargli, solo che lui per vendermele vorrebbe che io sposassi la sua unica figlia. Ora......visto che anche la mia famiglia mi pressa perchè mi sposi ed io non ne ho assolutamente la bencheminima idea, portandoti con me al matrimonio di mia sorella prenderei 2 piccioni con una fava!" disse tutto d'un fiato Daniel.

__"Ma è ridicolo......questo qui è matto!" sibilò Nik, Andrea gli strinse la mano.

__"Calmati Nik per favore __ poi si rivolse al suo ospite__ Lei almeno si rende un attimo conto di quello che mi sta chiedendo? IO nemmeno la conosco e lei mi chiede di seguirla in un altro paese per un mese!" chiese lei incredula.

__"Certo......ma tu ti rendi conto che la donna che era con me ed io, abbiamo rischiato di brutto nell'incidente in cui tuo fratello ci ha coinvolti? Ti rendi conto che invece di indagare su di voi sarei dovuto entrare nel primo dipartimento di polizia per denunciare l'accaduto? Tuo fratello rischia grosso e lo sapete tutti e due, quindi potresti anche smetterla di rivolgerti a me in modo così arrogante e minaccioso!" fu pronto a ribattere Daniel alzandosi in piedi; Nik lo imitò.

__"Lo capisci presuntuoso che non sei altro che è di mia sorella che stai parlando?! Non so tu che rapporto hai con tua sorella, ma io non ti permetto di rivolgerti a lei in questo modo in casa nostra!" Daniel serrò la mascella consapevole che lui aveva ragione, ma non mollò.

__"In parte ti do ragione, ma se io denuncio l'accaduto alla polizia tu vai in galera.......senza pensare alla multa che dovrai pagare!" ribadì, Nik fece per attaccarlo ma Andrea si parò fra i due.

__"Quindi mi pare di capire che se non accetto lei comincia un'azione legale nei confronti di mio fratello, con tanto di denuncia?!" chiese lei; Daniel la guardò.......era bellissima anche con un misto di preoccupazione e di angoscia nello sguardo.

__"Si......quindi ti consiglio di pensarci bene. Tornerò fra un paio di giorni per sapere cosa hai deciso, conosco la strada non scomodatevi......... arrivederci e buona giornata!" dopodiché si avviò verso la porta ed andò via.

Andrea subito sentì un senso di vuoto intorno a lei non appena Daniel uscì dalla porta, poi prese a camminare per la stanza.

__"Non puoi accettare Andrea...... non farlo ti prego, una soluzione la troviamo sempre ma non devi accettare la proposta di quell'uomo spregevole!" cercò di convincerla suo fratello.

__"Davvero...riusciremo a cavarcelo? E come.....me lo spieghi?! Chi ci darà i soldi per l'avvocato, chi ci darà i soldi per pagare la cauzione prima del processo, ammesso che venga fissata?! Ti rendi conto Nik che c'è il 99% di probabilità che tu finisca in galera? E a tuo figlio non ci pensi? Come reagirebbe a questo shock!" ribatté angosciata lei.

__"E tu ti sei chiesta perché quest'uomo ti ha fatto questa proposta? Ti rendi conto che mira ad una sola cosa?! Ti vuole nel suo letto alla sua mercé!" disse schiettamente Nik; Andrea sospirò passandosi entrambe le mani tra i capelli.

__"Ci ho pensato anch'io, ma se decido di accettare avrò delle condizioni ben chiare da apportare all'accordo!" rispose freneticamente lei più a se stessa che a suo fratello.

__"E tu credi che le accetterà?!" chiese sarcastico Nicholas.

__"Non lo so......non so nulla adesso, almeno proverò......penserò poi al da farsi al momento, se Daniel non accetterà le mie condizioni!" proprio in quel momento si udì il clacson dell'autobus della scuola che riportava Lucas a casa.

__"Adesso basta parlare sta arrivando il bambino, ne parliamo un'altra volta!" disse Andrea a suo fratello ed a sua zia che era sopraggiunta nella camera dopo aver sentito il clacson dello scuolabus; dopodiche entrò in casa una ventata di gioia e di allegria sottoforma di un bambino di 8 anni.

La sera mentre Andrea si preparava per andare a lavoro sua zia bussò alla porta.

__"Posso tesoro?!" chiese discretamente sua zia.

__"Certo zia avanti!"

__"Scusa...ma oggi non ho potuto fare a meno di ascoltare quello che ti ha proposto il sig. Valdes; sai, la discussione è stata al quanto accesa e avete alzato un pò la voce, poi la casa è piccola, le camere sono attaccate........" disse sua zia.

__"Non preoccuparti zia Mia......non hai motivo di giustificarti questa è casa tua, poi comunque te ne avrei parlato!" ribattè Andrea sedendosi sul letto, sua zia le sedette accanto.

__"E posso chiederti cosa hai intenzione di fare? Accetterai?" lei sospirò.

__"Probabilmente dovrei.......eviteremmo una serie di grattacapi non indifferenti e molto costosi!" rispose tutto d'un fiato, ma in cuor suo sapeva che solo il pensiero di imbattersi in quella pazza avventura con quel bel tenebroso, la emozionava non poco e questo la spaventava.

__"Ti confesso che sono d'accordo con te, ma sei sicura che accetteresti solo per aiutare tuo fratello?" chiese prontamente sua zia, che la conosceva troppo bene ormai.

__"Ma cosa dici zia?! Certo che lo faccio per Nicholas ed anche per non far vivere un incubo a Lucas, io nemmeno lo conoscevo quell'uomo prima di stamattina!" Rispose troppo in fretta Andrea.

__"Vedi tesoro mio, l'effetto che ti ha fatto quell'uomo a prima vista è parso molto evidente, almeno a me che ti conosco bene!" spiegò zia Mia.

__"Non nascondo che è un bellissimo uomo ed è anche molto affascinante, però da qui a voler passare un mese in un'altro paese con lui......direi che ce ne vuole! Forse non lo dò ad intendere ......ma la cosa mi spaventa non poco!" rispose sincera; sua zia l'abbracciò.

__"Sappi che io sarò con te qualunque sarà la tua decisione, non sentirti forzata in nessun modo, fai ciò che ti senti di fare!"

__"Grazie zia Mia.......ti voglio bene!"

__"Anch'io tesoro......tanto!" le risposa baciandola sua zia.

__"Adesso però devo andare altrimenti faccio tardi al lavoro......e poi il mio capo si arrabbia!" disse Andrea allegra alzandosi, sua zia le accarezzò il viso dopodiché lei prese la borsa ed uscì per dirigersi a lavoro.

Quella notte Andrea non fu molto lucida a lavoro, si sentiva strana, alternava momenti di pura eccitazione a momenti di angoscia e paura; tanto che per la preparazione di alcuni cocktail ed alcuni passi dei balletti, l'avevano prontamente dovuta soccorrere i suoi colleghi Max e Tiffany.

Anche Owen se ne rese conto ed a fine serata mentre erano nel suo ufficio glielo fece notare; Andrea gli raccontò tutto l'accaduto dell'ormai giorno prima, suo cugino piantò un pugno sulla scrivania.

__"Meno male che non c'ero......altrimenti avrei piantato un pugno a quel bell'imbusto, e un pugno a quel testone di tuo fratello che ti ha messa in questa situazione!" __poi si mise a passeggiare nervosamente per lo studio, prima di fermarsi di fronte a lei __ E tu cosa pensi di fare?" le chiese poi, Andrea le si lanciò fra le braccia e cominciò a piangere le lacrime tanto trattenute.

__"Non preoccuparti, se non vuoi accettare questa proposta io ti sorreggerò in tutti i modi, anche economicamente!" cercò di tranquillizzarla Owen.

__"E come?! Tu stai ancora pagando i debiti che hai fatto per aprire il locale, stai facendo dei sacrifici enormi per non restare in dietro con nessuna rata, per aiutare me, rischieresti che accada!" ribatté Andrea fra le lacrime.

__"Dai su......che una soluzione la troviamo!" lei si asciugò le lacrime staccandosi da lui.

__"Grazie della tua disponibilità,è inutile che ti ripeta che sei come un fratello per me e che ti voglio un mondo di bene!" detto questo lo baciò sulle guance.

__"Ora però devo andare, Tiffany mi sta aspettando fuori con Tom il cuoco, do loro un passaggio prima di tornare a casa. Buonanotte!"

__" 'notte cuginetta!" la salutò Owen, dopodiché Andrea andò via.

Quella notte Daniel non era riuscito a chiudere occhio, la sua mente proiettava immagini di una splendida donna con degli occhi penetranti color del celo che lo guardava da prima con scioccante ammirazione e poi con un misto di paura ed eccitazione; era sicuro che Andrea avesse accettato la sua offerta ed era innervosito con se stesso, perchè si sentiva ansioso per quella risposta che tardava ad arrivare.

Doveva ammettere che non gli piaceva ricorre a banali ricatti per conquistare una donna ma con Andrea era diverso, non aveva tempo di corteggiarla doveva essere in Spagna fra tre giorni ed era sicuro che l'avrebbe portata con se; mai aveva sentito così forte l'urgenza di possedere una donna, però non intendeva forzarle la mano era certo che alla fine glielo avrebbe chiesto la stessa Andrea, e il suo istinto non lo aveva mai tradito, almeno fino ad ora.

Due giorni dopo puntuale, arrivò la telefonata di Daniel che si scusava con lei per non poter andare di persona e la invitava a raggiungerlo negli uffici della sua azienda. Erano le 16.00 in punto quando Andrea si apprestava ad entrare nell'altissimo palazzo dove si trovavano gli uffici della: "Cantieri navali Valdes e famiglia"; Daniel Valdes era un milionario che costruiva grandi navi da crociera.

Andrea si rivolse alla reception e l'uomo che vi lavorava, dopo averla annunciata alla segretaria personale di Daniel, le comunicò che il sig. Valdes la aspettava al 6° piano, ufficio presidenza.

Mentre saliva con l'ascensore Andrea si guardò alla specchio e si considerò niente male, aveva optato per un pantalone stretto, nero, a bassa vita, con una maglietta panna a dolce vita senza maniche con dei guanti che fungevano da manica, di cotone drappeggiata che andavano dal polso all'avambraccio lasciando una quindicina ci centimetri di pelle scoperta, un paio di stivali neri con un tacco non molto alto ed un po’ di zeppa d'avanti, alti fino al ginocchio ed un giubottino nero di raso leggermente imbottito di una nota marca italiana: "MOTIVI"; aveva raccolto i capelli in una coda alla sommità della testa con qualche ricciolo ribelle lasciato libero di incorniciarle il viso. Adesso che si scrutava meglio però, pensava di essersi vestita in modo un po' troppo provocante.

Arrivata ad una saletta antecedente all'ufficio di Daniel la sua segretaria la annunciò e lei si apprestò ad entrare.

__"Buona sera Andrea __ non appena posò lo sguardo su di lei, Daniel sentì la bocca secca e si rese conto che gli sudavano le mani__ E' stato difficile arrivare qui?"

__"No........ la tua spiegazione è stata molto esauriente, poi avevo scritto il nome della strada quindi non è stato molto complicato. Posso....?" chiese Andrea sedendosi su una sedia con le gambe tremanti.

__"Certo, accomodati, anzi ti chiedo scusa per non averti fatta sedere subito!" fu pronto a dire lui, sedendosi a sua volta sulla sua poltrona dietro la scrivania.

__"Posso offrirti un caffè?!" le chiese poi educatamente.

__"SI.....grazie!" Daniel ordinò alla segretaria i due caffè e poi tornò a guardarla.

__"Bene torniamo a noi.......hai deciso se accetti la mia proposta o meno?" le chiese poi quasi a bruciapelo.

__"Diciamo che non mi hai lasciato molte alternative, però avrei una domanda da farti e voglio che tu mi risponda sinceramente __Daniel annuì con la testa__Perchè io.......... quando avresti potuto proporlo ad una delle tue solite ragazze?!" lui si alzò e si voltò verso la finestra dandole le spalle.

__"Hai ragione è vero, però per questa storia non voglio coinvolgimenti; se lo avessi chiesto a una delle ragazze con cui esco occasionalmente si sarebbero fatte dei strani pensieri, ed avrebbero preteso poi chissà cosa, invece così non rischio nessun tipo di coinvolgimento. Io e te sappiamo che è una farsa e dopo questo mese ognuno andrà via per la sua strada, senza pretendere nulla!" fu pronto a rispondere; Andrea si innervosì un pò per questa sua spavalda risposta.

__"Bene, ma voglio chiarire una cosa fondamentale..........questa nostra finta relazione sarà solo platonica, fatta eccezzione per qualche piccola effusione quando staremo in compagnia della tua famiglia........per nessuna ragione verrò a letto con te!" subito dopo aver pronunciato quelle parole Andrea seppe che stava mentendo; lui si voltò con un sorrisetto beffardo sulle labbra.

__"Mia bella Andrea........da quando ho cominciato a godere dei privilegi del sesso, non ho mai e dico MAI, dovuto ricattare o costringere una donna a fare l'amore con me; finora il gentil sesso si è sempre donato a me di sua spontanea volontà anzi, a volte mi hanno anche supplicato!" quelle ultime parole Daniel le disse appoggiandosi con le nocche alla scrivania e sporgendosi in avanti verso di lei.

__"Non sino “tua”!!!Comunque siamo d’accordo allora, niente sesso!" ribadì lei deglutendo rumorosamente.

__"Certo.......a meno che non sia tu a chiedermelo!" precisò sarcastico lui.

__"Bene allora siamo sicuri che non succederà mai!" proprio in quel momento entrò la segretaria con i due caffè, loro ringraziarono e la segretaria uscì.

__"E in che parte della Spagna siamo diretti?" chiese poi Andrea dopo aver sorseggiato il suo caffè.

__"Castellòn de la Plana.......si trova più sulla costa vicino Valencia, sono sicuro che ti piacerà. Portati dei vestiti leggeri, sai in questo periodo di fine Aprile lì già fa caldo, si può fare tranquillamente il bagno, mentre qui a Middletown fa ancora un pò freddino per andare al mare" Andrea annuì

__"Quando dovremmo partire?" chiese ancora lei; Daniel non ci aveva fatto ancora caso ma, la luce del sole pomeridiano che entrava dalle finestre, faceva luccicare il piccolo zirconcino che aveva sul naso.......era un piercing. Quel nasino alla francese che sembrava disegnato, tanto era perfetto, era reso ancora più carino da quel piccolo e non volgare ornamento.

__"Partiremo domani alle 08.30 del mattino abbiamo prenotato l'aereo, visto che ci vogliono 7 ore di volo e ci sono 5 ore di fuso orario, arriveremo intorno alle 20.30.......giusto per l'ora di cena!" rispose lui.

__"Cooosaaa.........?! Ma ho tante cose da sistemare prima di partire, ancora devo fare nemmeno le valigie! Non si potrebbe partire almeno dopo domani?" scattò in piedi esterrefatta.

__"Mi dispiace.......ma ormai ci aspettano per domani! Ti consiglio di muoverti subito se vuoi sistemare tutto prima di partire!" annunciò Daniel con un tono che sembrava irremovibile.

__"Bene......allora vado, ci vediamo domani alle 08.00!" lo salutò Andrea porgendogli la mano, lui prima gliela strinse poi con una sola spinta l'attirò fra le sue braccia e le catturò la bocca con la sua. Da prima fu un bacio leggero e dolce, ma non appena Daniel sentì che Andrea si rilassava contro di lui le schiuse le labbra e cominciò a massaggiarle l'interno della bocca con la lingua, finché non si unì a quella di lei e cominciarono una danza erotica vecchia quanto il mondo.

Andrea si sentiva travolta da una miriade di emozioni che la stordivano tanto che dovette aggrapparsi alle sue spalle per non cadere, dal canto suo Daniel prese a massaggiarle la parte del braccio nudo, poi d'improvviso diede fine a quel bacio mozzafiato; avevano il fiato corto entrambi ed ansimavano.

__"Questo è per abituarti al fatto che dovremmo scambiarci qualche effusione in presenza della mia famiglia.......e poi perchè........era da quando sei entrata nel mio ufficio che avevo voglia di farlo!" le confidò lui lasciandola all'improvviso.

__"Si.......ma ricorda ci sarà sempre e solo questo e nulla più!" ribadì Andrea più a se stessa che a Daniel; dopodiché salutò ed andò via.

Andrea era sconvolta, la forza di quel bacio era stata tale che se Daniel non si fosse fermato probabilmente avrebbero fatto l'amore sulla scrivania del suo ufficio; questo pensiero la eccitava talmente tanto che aveva paura di se stessa e delle sue azioni. Chiamò Tiffany per dirle che la stava raggiungendo a casa sua per parlarle.

Tiffany era una bellissima bruna alta solo 1.60 cm ma era un concentrato di donna mozzafiato, capelli lisci medio lunghi, occhi verdi, carnagione chiara ed un fisico alla Jennifer Lopez.......infatti Andrea era solita chiamarla così; era anche una brava ragazza diplomata in economia e commercio ma che non riuscendo a lavorare in quel campo, per mantenersi, lavorava come barista immagine al wine bar di Owen insieme a lei ed abitava da sola in un monolocale sito non molto distante dal posto di lavoro.

Non appena Andrea arrivò da Tiffany le raccontò dell'accaduto.

__"Bene.....e allora che ti aspettavi.......io te l'ho detto dalla prima sera che mi hai parlato di questo bel tenebroso che eri persa di lui!" ribatté ridendo l'amica.

__"Dai non scherzare Tiffany........cosa faresti al posto mio?" chiese poi angosciata, la sua amica le si mise di fronte e le poggiò le mani sulle spalle.

__"Vuoi la verità?!__ Andrea annuì__ Io mi godrei questo mese di vacanza con tutto quello che quest'esperienza vorrà donarmi, comprese le notti piene di passione con Daniel Valdes!" poi scoppiarono a ridere e si abbracciarono.

__"Comunque qualsiasi cosa tu dovessi notare di strano, corri all'ambasciata Americana che si trova in Spagna e prenota il primo volo per New York; ma prima chiamami però ok?!" le raccomandò Tiffany.

__"Contaci!" rispose Andrea, dopodiché uscì per recarsi da suo cugino Owen.

Suo cugino fu meno entusiasta di Tiffany nell'udire della partenza di Andrea.

__"Dai Owen non fare così.......tanto sapevamo entrambi che era l'unica soluzione questa!" suo cugino sospirò, poi aprì un cassetto della sua scrivania e ne estrasse una busta chiusa che le porse.

__"Qui c'è il tuo stipendio."

__"Non darlo tutto a me Owen, la metà conservala se casomai Nicholas dovesse venire a chiederti dei soldi!" lui le accarezzò una spalla.

__"Non preoccuparti cugina............a loro ci penso io questo mese, tu vai e non preoccuparti di nulla. Solo promettimi una cosa!" le chiese poi.

__"Tutto quello che vuoi!" fu pronta a rispondere lei.

__"Non tornare col cuore spezzato!" Andrea di slancio lo abbracciò forte.

Quando rientrò a casa erano ormai le 8.00 di sera, non appena entrò Lucas le corse fra le braccia.

__"Ciao zia, sei tornata tardi ma non devi andare a lavoro stasera?" Andrea si sedette sul divano e se lo sistemò sulle ginocchia.

__"Stasera non andrò a lavoro Lucas, vedi il fatto è che.......questo mese dovrò lavorare in Spagna per un noto signore!" suo fratello che era intento a lavorare al tavolo da disegno si voltò di scatto.

__"Come zia, allora dovrai restare per un mese in Spagna?!" chiese il piccolo un pò dispiaciuto.

__"Si tesoro mio......però ti chiamerò tutte le sere e quando tornerò ti porterò un bel regalo, anzi due! Uno lo sceglierò io a piacere ed uno lo sceglierai tu e me lo comunicherai per telefono!" il piccolo Lucas la abbracciò.

__"Grazie zia Andrea ti voglio tanto bene, mi mancherai tanto!" Andrea dovette trattenersi per non piangere.

__"Lucas per favore vorresti raggiungere zia Mia in cucina, e le dici che zia Andrea è tornata e che può servire la cena, grazie piccolo!" il bimbo obbedì, poi Nik si alzò in piedi.

__"Non farlo per me sorellina, ti prego non farlo!" le supplicò con le lacrime agli occhi; Andrea si alzò e lo abbracciò.

__"Non preoccuparti Nik, ti prego non fare così......vedrai che un mese passa presto e subito sarò di ritorno! Guardami Nicholas, ti prometto, anzi ti giuro che non farò nulla che io non voglia fare, capito.......nulla!" suo fratello trattenne un singhiozzo, dopodiche udirono la voce di zia Mia che annunciava che la cena era pronta.

Quella sera Andrea preparò la valigia fino a tardi, poi si mise a letto ma non riusciva a dormire; le immagini di quel bacio le tornavano vive nella mente, come la pellicola di un film romantico, solo alle prime luci dell'alba arrivò un sonno senza sogni che durò comunque poco perchè dovette svegliarsi per fare la doccia e vestirsi. Si truccò leggermente ed indossò un paio di jeans stretti ma elastici di "ARTIGLI" una marca italiana abbastanza nota, una maglietta di cotone con scollo a barca e maniche a tre/quarti dello stesso colore dei suoi occhi, un paio di CONVERSE bianche e il giubottino di "MOTIVI" che aveva messo il giorno prima quando era andata da Daniel nel suo ufficio.

Il suono del campanello l'avvertì che lui era arrivato, guardò l'orologio....erano le 7.56 puntualissimo, prese la valigia ed il bagaglio a mano e si apprestò ad andare in salotto.

Non appena Nik aprì la porta guardò Daniel con sguardo accusatore.

__"Prova a farle del male e non avrai un posto al mondo dove poterti nascondere da me!" gli sibilò a denti stretti, lui gli sorrise beffardo.

__"Perché mi dici questo, perchè porteresti uno scrupolo o perchè ti interessa davvero di tua sorella?!" questa era cattiva e Daniel lo sapeva, ma mentre Nik stava per ribattere entrò nella stanza Andrea. Rimase subito folgorata dalla bellezza di Daniel vestito in modo casual, aveva un paio di jeans neri sbiaditi che gli fasciavano le gambe muscolose come una seconda pelle, una camicia grigia di cotone che sembrava stesse per scoppiare tanto aderiva ai muscoli del suo petto e delle braccia, un paio di HOGAN estive grigio scuro, un giubbotto di pelle nero ed un paio di RAY BAN con la montatura cromata e i vetri a specchio; in quel momento Andrea avrebbe volentieri bevuto un po’ d'acqua.

Anche Daniel rimase quasi folgorato alla vista di Andrea così vestita in modo formale.

__"Buon giorno......vedo con piacere che sei già pronta, andiamo?!"

__"Certo, ci vediamo zia Mia!" disse abbracciando sua zia.

__"Sta attenta tesoro e chiama!" le raccomandò.

__"Non preoccuparti, ciao ometto!" disse poi rivolta a Lucas, il piccolo le volò fra le braccia.

__"Torna presto zia Andrea, mi mancherai!" Daniel sentì un senso di commozione nel petto vedendo quella scena.

__"Stai tranquillo giovanotto e mi raccomando, bada a tuo padre!" detto questo gli sorrise scompigliandogli i capelli, poi toccò a suo fratello.

__"Ciao Testona......." le disse abbracciandola Nik.

__"A presto combina guai!" rispose lei baciandolo sulle guance, dopo di chè si avvicinò a Daniel.

__"Andiamo?!" lui le tolse i bagagli dalle mani e si diresse verso l'ingresso.

__"Certo, arrivederci a tutti ci vediamo fra un mese......... vi garantisco che ve la riporterò sana e salva!" detto questo uscirono, misero i bagali in auto e si diressero verso l'aeroporto di New York.

Andrea sentiva che quel viaggio avrebbe dato una svolta radicale alla sua vita e forse non si sbagliava.

Scarica subito l'app per ricevere il premio
Scansiona il codice QR per scaricare l'app Hinovel.