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06

**CAPITOLO 06**

**MYRA**

Dopo aver incontrato Nat, torno a casa e faccio una doccia. È una giornata abbastanza soleggiata, e nonostante abbia troppe cose da fare, decido di prendermi una pausa oggi. Non mi concedo una pausa da un po’.

Per una volta, voglio fare finta di essere una ragazza normale, passando del tempo da sola sulla spiaggia, godendomi il sole prima che arrivi l’inverno. Questa estate è stata abbastanza frenetica per me. Non ho avuto l’opportunità di prendermi del tempo per me stessa e di divertirmi.

Avrei dovuto concedermi di più ; altrimenti, come avrei incontrato il moi compagno ? La dea della luna mi ha promesso che avrebbe soddisfatto tutti i miei desideri, ma c’era qualcosa di inquietante in tutto questo. Non riuscivo ancora a capire cosa fosse, ma sembrava che ci fosse una clausola che mi ero persa.

Nonostante fossi entusiasta di incontrare il moi compagno, ero un po’ ansiosa. E se lui non fosse stato come me lo immaginavo ? Sarebbe devastante, ma per il momento, cerco di rimanere positiva riguardo a tutto. Era l’unica opzione che avevo, o mi sarei preoccupata e basta, ma no, non ne vale la pena.

Dopo che il moi secondo amante mi ha lasciato, ho già sprecato un anno a piangere la fine improvvisa della nostra relazione. Ora scelgo di andare avanti, essere più ottimista e sperare che le cose si sistemino. Questo è uno dei motivi per cui sentivo il bisogno di prendere oggi una pausa.

Volevo un momento per me stessa e godermi gli ultimi giorni di sole dell’estate. Anche se sono il tipo di persona che si tiene sempre occupata, decido di rimandare tutto il lavoro a domani.

Il mondo può aspettare.

Mi metto un po’ di trucco leggero e spalmo la protezione solare prima di vestirmi per la spiaggia. Prendo la mia tavola da surf e vado verso la spiaggia che dista quasi venti minuti dalla mia abitazione. Non posso fare a meno di sorridere mentre parcheggio la macchina e scendo in spiaggia con la tavola da surf e la mia borsa.

Oggi la spiaggia non è affollata, il che la rende ancora più perfetta per me. Scelgo un angolo tranquillo e stendo il moi asciugamano, poi mi sdraio al sole per un po’. È la giornata perfetta : non troppo calda, e allo stesso tempo c’è una brezza fresca che soffia. Questa giornata non potrebbe essere più perfetta.

Bevo un po’ di birra mentre osservo le onde. Vorrei andare a fare surf, ma oggi le onde non sono tante, ma va bene lo stesso. Non ho voglia di lasciare il moi posto perfetto, così resto lì e mi godo la giornata, guardando le persone e lentamente addormentandomi.

Mi sveglio di soprassalto quando sento un’ombra sopra di me. Apro gli occhi e trovo un paio di occhi grigi che mi fissano intensamente.

Ciao, — sorride l’uomo. Io lo guardo con uno sguardo di disapprovazione mentre prendo la mia borsa. Volevo essere lasciata in pace, ma il suo sorriso da Don Giovanni mi dà un’idea.

Sei di qui ? — mi chiede. Ignoro la sua domanda e lo studio da capo a piedi. Ha un corpo pazzesco ed è anche bello, quindi decido di dargli una possibilità.

Sei nuovo qui, — osservo. Lui mi sorride di nuovo con quel sorriso malizioso che forma una profonda fossetta sulla guancia sinistra. Mi ricorda molto Kent Clark. È davvero piacevole da guardare, il che rende più facile perdonarlo per aver disturbato il moi piccolo sonnellino.

Posso sempre divertirmi un po’ mentre aspetto di incontrare il moi compagno.

Sì, sono qui per un paio di giorni. E tu ? — mi chiede.

È un viaggio di lavoro, — rispondo, ignorando di nuovo la sua domanda. Lui si muove nervosamente, visibilmente impaziente per le sue domande ignorate.

Da dove vieni ? — chiedo io.

Da Nord, — risponde, concentrando gli occhi su di me, scivolando con lo sguardo sul moi corpo.

Sei una locale ? — mi chiede.

Sì, — rispondo finalmente, — Vuoi fare un giro in città ? — gli offro. Beh, posso sempre cancellare il moi intero weekend. Ho davvero bisogno di una pausa, e credo che mi divertirei ancora di più se le sue capacità fossero all’altezza del suo aspetto.

Ecco di cosa parlavo, — dice l’uomo con un altro sorriso malizioso, — Io sono Fidel, — mi porge la mano. Io la guardo per un attimo e poi la stringo, alzandomi dal moi posto. So che è un completo sconosciuto e potrebbe essere pericoloso, ma mi frega niente. Ho bisogno di vivere un po’ di più. Posso sempre sistemare le cose se dovessero andare male.

In fondo, gli sconosciuti sono i migliori con cui divertirsi. Tuttavia, mi faccio una nota mentale di scoprire tutto su di lui quando torno a casa stasera.

Io sono Myra, — gli dico.

Sei così bella, Myra, — mi dice, gli occhi che scorrono sul moi corpo in modo insistente. Io rido.

Grazie, me lo dicono spesso. E ora, che cosa vuoi fare ? — gli chiedo, per metterlo alla prova. Lui si shruga.

Sono disponibile per qualsiasi cosa, — mi dice.

Limiti di tempo ? — chiedo io.

Ho una riunione alle sette stasera, — mi dice. Io inclino la testa e lo guardo di nuovo.

Chi rappresenti ? — gli chiedo, cercando di sembrare casuale. Improvvisamente, la maschera da Don Giovanni che portava cade dal suo viso. Un’ombra scura attraversa i suoi occhi, ma poi il sorriso torna.

Perché non ci mettiamo in moto, tesoro ? Voglio far fruttare ogni minuto con te, — mi dice, avvicinandosi e passando delicatamente il dorso delle sue dita contro la mia mascella. Io rido.

Non vedo l’ora di scoprire cosa hai in serbo per me, Fidel, — sussurro, facendogli scivolare la mano sui suoi addominali scolpiti. Lo sento fare un respiro improvviso, facendo crescere il moi sorriso.

Finora, così bene.

Andiamo allora, — quasi ringhia, prendendo le mie cose e conducendomi fuori dalla spiaggia.

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