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6. Una vita piena di obblighi (2)

Vado in camera mia e lì decido di farmi un bagno e poi di cambiarmi, perché non posso arrivare come ero un attimo prima, perché sono sicuro che lei farebbe uno scandalo totale mostrando quanto odia che io sia in ritardo o che la lasci in piedi, la verità è che Nina Morozov, di solito, è una donna abbastanza esasperante, quella donna sa come far sì che il mio umore venga rovinato in un solo secondo e che quei tremendi desideri di darle un colpo di pistola mi entrino in testa simultaneamente, ma come si dice, "gli opposti si attraggono", o almeno queste erano le parole di mio zio il giorno in cui me l'ha presentata con l'intenzione che sarebbe stata la mia fidanzata; gli opposti si attraggono, o almeno queste sono state le parole di mio zio il giorno in cui me l'ha presentata con l'intenzione di farne la mia fidanzata, dato che, come al solito, il capofamiglia deve avere una moglie per mettere al mondo gli eredi, una grande sciocchezza secondo me che sono sincero, dato che non vedo l'avere figli come un obiettivo, non voglio che i miei figli passino quello che ho passato io, non voglio che la vita che ho avuto io si ripeta in loro.

Faccio un grande sospiro quando vedo la persona che mi aspettava all'uscita di casa, appena appoggiata alla macchina che mi aspetta, che mi mostra quel sorriso pieno di gioia, Edmon indossa come al solito quel completo con papillon allungato e il rispettivo fiore rosso sull'ala destra del gilet, mentre fuma un sigaro, Non lo giudico, è sempre stato molto eccentrico da quando ho memoria, soprattutto quando so benissimo che tutti i suoi abiti e le sue performance sono basati su un vecchio film americano che questo mimo amava, di cui non ha mai voluto dirmi il nome, ma come faccio a sapere di quel film? Facile, molti anni fa, una ragazza radiosa mi disse che quel film era uno dei suoi preferiti, perché suo padre e sua madre erano amanti dell'attore, io misi da parte quei ricordi e mi avvicinai a mio zio senza mostrare la minima traccia di espressione, la verità è che sono considerato una persona inespressiva da molto tempo.

"Capo Ull, sei in ritardo, sapevi che..." alzo un sopracciglio a mo' di domanda, non avevo idea che sapesse della mia cena con Nina, al che lui si limita a scrollare le spalle, apparentemente minimizzando, "ho solo ascoltato Akim, che cercava di calmare un po' la signorina Morozov, visto che a quanto pare era un po' arrabbiata con la sua mano destra", faccio un grosso sospiro quando lo sento, immagino le parole che ha usato in modo così sprezzante nei confronti del ragazzo che adotto come mano destra.

"Allora vado..." annuisce alle mie parole, ma prima ancora di salire in macchina dice delle parole che non capisco, ma che, qualunque termine io prenda, non mi piacciono affatto.

"Sai che dovresti essere più gentile con la signorina Morozov, dopotutto è la tua fidanzata, e se la tua mano destra non è in grado di spiegare a una donna una cosa semplice come il tuo arrivo in ritardo, non sono così bravi come immagini..." Mi acciglio, ma decido di ignorarlo e mi limito a chiudergli la portiera dell'auto in faccia, senza accennare o fare alcun gesto negativo o affermativo.

Ogni giorno che passa mi convinco sempre di più che questa unione è destinata al fallimento, che mi porta solo alla sfortuna e a qualche luogo sconosciuto che non so come gestire, la mia famiglia è la cosa più importante per me, ma come posso farli sentire più felici con me? Non so come gestire una relazione, l'unica cosa che posso dire e affermare è che la ragazza è eccellente nel sesso, ma a quanto pare non basta, e lo so bene, solo una volta sono riuscito a sentirmi davvero soddisfatto e proprio quel giorno che le ho proposto di dirle tutta la mia verità e di chiederle di stare sempre al mio fianco, non è mai venuta a incontrarmi, Sento ancora quel maledetto giorno freddo in cui ho scoperto che era partita il giorno prima per gli Stati Uniti e mi aveva lasciato senza nemmeno dirmelo, non la perdonerò mai per questo, non dimenticherò mai l'umiliazione che ho vissuto quando sono andato a casa sua e ho scoperto che mi aveva abbandonato, da quel giorno ho promesso a me stesso che non mi sarei mai più innamorato e che se un giorno avessi potuto rivederla davanti a me, l'avrei uccisa, l'avrei uccisa per avermi fatto piangere per la prima e ultima volta nella mia vita.

Mi guardo intorno nel ristorante e mi dirigo verso il mio tavolo, dove una bionda con gli occhi azzurri e le gambe lunghe, che indossa un vestitino color vino, mi aspetta con civetteria e persino dolcezza, Nina Morozov è tutto ciò che un uomo sogna, almeno lo sembra di fronte a colui che vuole catturare, ma so bene che appena le volti le spalle diventa maleducata, viziata e capricciosa, Odio le donne così, Nina sorride dolcemente quando le sono vicino, si alza in piedi e muove i fianchi in modo sensuale mentre apre le braccia, probabilmente per gettarsi tra le mie, che ovviamente non ho alcuna intenzione di aprire verso di lei, dato che è più che ovvio che fai tutto con l'intenzione di prenderla, è fottutamente ridicola se devo essere sincero.

"moya iyubov..." sì certo amore mio, patetica e ridicola come sempre, "non sai da quanto tempo ti aspettavo, pensavo che mi avresti dato buca". fa il broncio mentre lo dice e sono sicuro che sta aspettando che io le dica parole dolci o che mi intenerisca mentre la ascolto, ma so benissimo che scenata deve aver fatto e l'unico ferito è stato Akim.

"Siediti e mangiamo..." non dico e faccio di più che spingerla via e sedermi in sala da pranzo senza dirle la minima parola, mentre lei mi guardava con aria sorpresa, ma non mi importa, voglio solo che faccia quello che le dico e cioè che in due anni che stiamo insieme non è riuscita ad attirare la mia attenzione; e sembra che non ci riesca...

"Certo... moya iyubov...."che frase stupida se devo essere sincero, faccio tutto il sordo e la ignoro e mi concentro sul menu, che a quanto pare è più interessante di quello che ha da dirmi, ma poi mi squilla il telefono, al che lei emette un gemito quando lo sente, ma come sempre la ignoro e guardo lo schermo, dove c'è un numero che non ho mai visto, quindi ignoro la chiamata e di nuovo do un'occhiata alla carta dei vini, ma eccolo di nuovo, che mi infastidisce troppo e decido di rispondere già stanco di questo.

"Sarà meglio che sia importante..." c'è un silenzio totale dall'altra parte, dove noto che c'è una debole riparazione, che mi fa aggrottare la fronte e mi infastidisce ancora di più, "se è uno scherzo giuro..."

"Ull Ledebev...? Sei tu Ull Ledebev...?" quella voce, è lei, ha chiamato e questo mi sorprende molto.

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