
Riepilogo
Bonny Bennet aveva solo quattordici anni quando il suo migliore amico e primo amore, Damon Blake, si trasferì dall'Inghilterra negli Stati Uniti lasciandola con il cuore spezzato. Dodici anni dopo, Damon è diventato il leader dei The Stars, una rock star famosa in tutto il mondo, e fantasia proibita di ogni donna.
Capitolo 1 – L’Ultimo Addio
Il cielo sopra Londra era grigio, cupo, quasi soffocante. Grandi nuvole cariche di pioggia si ammassavano all’orizzonte, minacciando di riversare la loro furia sulla città. L’aria era densa di umidità e l’odore metallico tipico delle giornate piovose impregnava ogni respiro.
Bonny Bennet se ne stava immobile davanti all’ingresso dell’aeroporto di Heathrow, con le mani gelate strette in pugni rigidi lungo i fianchi. Il vento le scompigliava i capelli ramati, incollando alcune ciocche al suo viso pallido. Ma lei non le scostò. Non se ne accorse nemmeno.
Il tempo sembrava essersi fermato.
Davanti a lei, a pochi passi di distanza, c’era Damon Hayes. Il suo migliore amico. Il suo primo amore. Il ragazzo che stava per lasciarla.
Aveva sempre saputo che prima o poi sarebbe successo. Lo aveva intuito nei dettagli più piccoli: nei silenzi imbarazzati quando parlavano del futuro, nei suoi sguardi che si perdevano oltre l’orizzonte, come se cercassero qualcosa che lei non poteva dargli. Ma non era mai stata pronta ad affrontare la realtà.
E ora, eccola lì.
Damon stava per salire su un aereo e andarsene. Per sempre.
Un dolore silenzioso
Il cuore di Bonny batteva forte, il respiro era spezzato da un’emozione che le serrava la gola.
Lui sembrava diverso quella sera. Più distante, più chiuso in se stesso. Indossava la solita felpa nera, troppo grande per il suo corpo snello, con le maniche sfilacciate ai polsi. Aveva lo zaino sulle spalle, la postura rigida, lo sguardo abbassato sulle scarpe logore. I capelli scuri, sempre un po’ spettinati, erano umidi di pioggia.
Non parlava.
Bonny deglutì con difficoltà, cercando di ingoiare le parole che premevano sulle labbra.
Alla fine, ruppe il silenzio con una domanda che già conosceva la risposta.
«Devi davvero partire?»
Damon sollevò appena lo sguardo, ma non abbastanza da incontrare i suoi occhi.
«Mio padre ha avuto un’offerta di lavoro.» La sua voce era bassa, quasi priva di emozione. «Ci trasferiamo oggi.»
Bonny inspirò a fondo, come se stesse cercando di trattenere qualcosa dentro di sé. «E tu?» sussurrò. «Tu vuoi partire?»
Lui restò in silenzio per qualche secondo, poi fece spallucce.
«Non posso farci niente.»
Bugie.
Poteva almeno provare a lottare. Poteva dire che non voleva partire, che avrebbe fatto di tutto per restare. Poteva almeno fingere di dispiacersi.
Ma non lo fece.
Bonny sentì un dolore sordo espandersi nel petto.
Noi due, cosa saremo?
«E noi?» sussurrò, con un filo di voce.
Questa volta, Damon alzò la testa di scatto. Per un attimo, nei suoi occhi color nocciola brillò qualcosa di intenso, qualcosa che somigliava alla paura. Ma poi il momento passò e lui si costrinse a sorridere.
«Rimarremo amici.»
Bonny rimase immobile.
Amici.
La parola le rimbombò nella testa come un’eco vuota.
«Ti scriverò, ti chiamerò… sarà come se non fossi mai andato via.»
Ancora bugie.
Sapevano entrambi che sarebbe stato diverso. Le chiamate si sarebbero fatte sempre più rare, i messaggi più brevi, fino a svanire del tutto.
Lui avrebbe trovato nuovi amici, una nuova vita. Lei sarebbe diventata solo un ricordo sbiadito.
«Non sarà la stessa cosa.»
Damon abbassò lo sguardo, le mani che strinsero con più forza le cinghie dello zaino.
L’ultima promessa
Fece un passo avanti. Poi un altro.
E all’improvviso, le prese il viso tra le mani.
Bonny trattenne il respiro.
Le sue dita erano fredde, umide di pioggia, ma il suo tocco era l’unica cosa che in quel momento sembrava ancora reale.
Lui la guardò con un’intensità che la fece tremare.
«Tu sei la mia persona preferita, Bon,» mormorò. «E lo sarai sempre.»
Le lacrime le pizzicarono gli occhi. Avrebbe voluto credergli. Avrebbe voluto gridargli che anche lui era la sua persona preferita. Che lo amava.
Ma non lo fece.
Il bacio rubato
L’annuncio dell’ultimo imbarco risuonò nell’aria, un suono freddo, ineluttabile.
Damon si morse il labbro, come se volesse dire qualcosa, ma esitando.
Poi fece qualcosa che Bonny non si sarebbe mai aspettata.
Si avvicinò ancora di più, finché i loro volti non furono a un respiro di distanza.
E poi la baciò.
Fu un bacio leggero, appena un soffio, come la pioggia che cadeva attorno a loro.
Bonny rimase immobile, il cuore che batteva all’impazzata.
Il mondo sembrò fermarsi.
Quando riaprì gli occhi, lui aveva già fatto un passo indietro.
L’addio
«Devo andare,» sussurrò.
Lei annuì, incapace di dire altro.
Damon fece un ultimo sguardo verso di lei, poi si voltò e iniziò ad allontanarsi.
Ogni passo era un colpo al cuore.
Bonny lo guardò attraversare l’ingresso, superare i controlli, scomparire tra la folla.
E in quel momento, capì.
Una parte di lei era partita con lui.
E per la prima volta nella sua vita, comprese cosa significava davvero avere il cuore spezzato.