5
Bryley
L'ora di andare al cinema arriva velocemente. Mi vesto con un paio di jeans e una maglietta, cercando di non pensare troppo a Candace e alle sue reazioni d'ieri sera. Scendo al piano di sotto e mi siedo sul divano, aspettando che Candace si prepari. I nostri genitori non sono in casa; hanno una cena di lavoro per definire gli ultimi dettagli delle nuove stanze del motel. So che stanno pensando a nuovi particolari per rendere le stanze più attrattive, ma l'unica stanza che mi piace veramente è quella completa. C'è di tutto: dalla frusta, alle corde, alle manette, e ogni genere di accessorio immaginabile. Solo un secondo a pensare a Candace in quella stanza e sento subito Bryley Junior mettersi in moto. Merda.
Quando Candace finalmente scende, indossa dei leggings e una maglietta a maniche corte. Mi sforzo di non fissarla troppo a lungo.
«Dammi le chiavi della macchina».
Dico, cercando di sembrare autoritario.
Candace mi guarda con un misto di sfida e rassegnazione.
«È la mia macchina e guido io.»
«Sì, ma sei una frana alla guida. Se ci sono io, guido io».
Ribatto, anche se so benissimo che non è vero. La verità è che preferisco guidare per evitare di pensare troppo e, soprattutto, per calmare un po' i miei pensieri poco appropriati.
Candace sbuffa, ma alla fine mi passa le chiavi. Esco di casa con lei al seguito e ci dirigiamo verso l'auto. Appena saliti in macchina, Candace prende il telefono.
«Avviso Ravindra che siamo appena partiti.»
«Buona idea, principessa».
Rispondo, accendendo il motore.
Il tragitto verso il cinema è relativamente tranquillo, anche se non posso fare a meno di lanciare qualche occhiata a Candace di tanto in tanto. Arrivati al cinema, troviamo Murray e Ravindra che ci aspettano all'ingresso.
«Finalmente! Pensavo che vi foste persi».
Scherza Murray, dando una pacca sulla spalla a Ravindra.
«Non tutti arrivano in anticipo di mezz'ora, Murray».
Ribatte Ravindra, alzando gli occhi al cielo.
«Che film avete deciso di vedere?»
Chiedo, anche se so già la risposta.
«Un horror, ovviamente».
Risponde Murray con un sorriso malizioso.
«Silent Hill. Perfetto per le paurose come voi due».
Candace mi lancia uno sguardo di disapprovazione, ma non dice niente. Entriamo nella sala e prendiamo posto. Mi siedo accanto a Candace, con Murray e Ravindra dall'altra parte. Quando le luci si abbassano e il film inizia, sento Candace stringersi a me.
Adoro quando Candace si aggrappa a me durante i film horror. La sento nascondere la testa contro il mio braccio ogni volta che una scena particolarmente spaventosa appare sullo schermo. Mi dà una scusa per tenerla vicina senza dover spiegare il perché.
Durante una scena particolarmente intensa, Murray non può fare a meno di fare una battuta.
«Bryley, hai sentito quella? Candace sta tremando così tanto che pensavo stesse facendo una danza tribale!»
Ravindra gli dà una gomitata.
«Murray, smettila di fare il cretino.»
«Sto solo cercando di alleviare la tensione!»
Ribatte lui, ridendo.
Candace solleva la testa dal mio braccio e gli lancia un'occhiataccia.
«Murray, se non smetti ti farò vedere io una danza tribale... con la mia scarpa!»
Murray alza le mani in segno di resa.
«Ok, ok, mi arrendo. Nessuna danza tribale, promesso».
Non posso fare a meno di ridere. Candace sa sempre come tener testa a Murray. Mi piace vederla così determinata, così forte.
Mentre il film prosegue, Candace continua a stringersi a me. Posso sentire il suo respiro sul mio braccio, il suo cuore che batte veloce. Ogni tanto mi guarda con quegli occhi grandi e spaventati, e ogni volta sento un'ondata di tenerezza travolgermi. Vorrei poterle dire quanto significhi per me, quanto la amo. Ma per ora, mi accontento di questi momenti, sapendo che, almeno per adesso, è qui accanto a me.
Il film continua, e con esso anche il nostro piccolo gioco di conforto e protezione. Candace salta a ogni scena spaventosa, e io le stringo la mano, cercando di trasmetterle un po' di coraggio. È incredibile quanto posso sentirmi felice solo stando vicino a lei, anche in una situazione così banale come un cinema.
Murray, ovviamente, non perde occasione per fare altre battute sciocche.
«Bryley, penso che Candace potrebbe stritolarti il braccio a questo ritmo.»
«Non mi dispiace affatto».
Rispondo, lanciandogli un'occhiata.
Candace sorride debolmente, appoggiando di nuovo la testa sulla mia spalla.
