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Black

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ValeMariani
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Riepilogo

Ruby Black non sa cosa le riservi il futuro, l'unica cosa certa è che fin dalla sua nascita è stata promessa a Reed Grey, il figlio di un alfa sanguinario, per poter mantenere viva l'Alleanza fra i branchi di Caledon. Riuscirà ad accettare il suo destino senza amore? Diventerà ciò che tutti si aspettano da lei o spezzerà la linea del destino che le era stato predestinato?

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Introduzione

Fin dal giorno della sua nascita, Ella Mae sapeva che prima o poi sarebbe stata promessa all’erede di un’altro branco di lupi mannari.

In fin dei conti era così che funzionava da quando era stata sancita l’Alleanza fra i branchi di Caledon. La guerra per i territori aveva distrutto famiglie, annientato intere stirpi e l’unica soluzione possibile era quella di una tregua che si sarebbe tramutata nell’Alleanza fra Grey, Black e White, le tre famiglie più importanti del continente.

Lei era nata a est, la legittima figlia ed erede del branco dei White e l’unica che effettivamente poteva essere data in moglie ad un’altro alfa. Gli uomini, infatti, nascevano con la fortuna di essere legati per sempre al branco d’origine, loro non sarebbero mai stati condannati ad abbandonare la propria famiglia e tutto ciò che conoscevano per essere venduti al miglior offerente con la promessa di essere buoni fattori e la fragile base su cui poggiava tutta l’Alleanza. Per questo motivo, da quando ne aveva memoria, Ella Mae sapeva che, a differenza dei fratelli, a lei sarebbe stato chiesto di abbandonare la sua casa per sposare un uomo sconosciuto in un territorio che la considerava non solo un'estranea, ma anche una minaccia e la prima pedina sacrificabile nel caso che non fosse stata in grado di generare una stirpe sana e forte.

Per quanto ci si possa preparare ad abbandonare tutto ciò che si conosce, il senso di angoscia che viene naturalmente con questa consapevolezza non ti abbandona mai, anzi, sale continuamente, fino a diventare estenuante, un peso che dimora nelle più profonde cavità del proprio io e ti lacera lentamente dall’interno.

Quando l’alfa dei Black morì improvvisamente, non ci fu né tempo né bisogno di spiegare ciò che sarebbe successo in quel momento; Ella Mae dopo lunghe ore di viaggio per mare e per terra fu portata al confine dei due branchi e fu abbandonata lì, i suoi genitori la salutarono raccomandandosi di onorare la loro casata donando ai Black una stirpe forte e numerosa, poi se ne andarono. Lei rimase lì immobile, indecisa sé scappare o meno, l’avrebbe aspettata una vita di stenti e probabilmente la morte, ma forse sarebbe stato meglio che sposare un perfetto sconosciuto?

Gli emissari dei Black si presentarono dopo poco, la portarono nel cuore del loro territorio sotto stretta sorveglianza, adocchiata da tutti e salutata da nessuno. Una perfetta sconosciuta in quella che sarebbe poi diventata la sua casa per sempre. Il peso dell’Alleanza sulle spalle e l’angoscia sempre presente le acceleravano il battito e il respiro. Come poteva sapere cosa aspettarsi?

Fu preparata e agghindata per la cerimonia e solo nel momento in cui si ritrovò davanti all’altare realizzò ciò che le stava per accadere. Avrebbe sposato Alastor Black e lo avrebbe fatto per il suo branco, di certo non per sé stessa. Aveva le mani sudate, le girava la testa e gli occhi erano lucidi per questa scelta che lei non avrebbe mai preso. Aveva diciassette anni e l’unica cosa che le interessava era correre libera nei boschi insieme ai suoi fratelli, abbracciare la sua famiglia e vivere alla giornata senza pensieri.

Quando riemerse dai suoi pensieri era all’altare, Alastor Black le stava porgendo una mano, ma ciò che colpì Ella Mae erano i suoi occhi: sembravano gentili, non volevano metterle fretta e in fondo capiva che nemmeno lui avrebbe voluto essere lì il giorno dopo la morte di suo padre.

“Grazie” fu l’unica parola che riuscì a pronunciare mentre afferrava la sua mano per salire i pochi gradini che li dividevano.

Fu una cerimonia semplice e sbrigativa. D’altronde, un alfa è libero solo per metà, per quanto detenga tutto il potere che deriva dal branco, ha anche dei doveri nei confronti di questo sé non vuole essere deposto e ucciso.

Per questo motivo nove mesi dopo, con grande orgoglio e felicità da parte del branco, Ella Mae mise al mondo una bambina dopo un travaglio difficile di due giorni che rischiò di ucciderla. Suo marito arrivò solo all’ultimo per vederla nascere e decise lui come doveva chiamarsi: Ruby Black. Ella Mae non si oppose, anche perché trovò che fosse un nome particolarmente azzeccato dato che la bambina aveva dei folti capelli rossi e lei la considerava già la sua gemma più preziosa.

Quando si dedicava qualche minuto per allattarla su una vecchia sedia a dondolo davanti al camino nella casa dell’alfa, Ella Mae ripensava al corso della sua vita e in fin dei conti si sentiva fortunata: aveva sposato un uomo buono e gentile e teneva fra le braccia il futuro dell’Alleanza. Nonostante ciò, ancora una volta, la consapevolezza che avrebbe dovuto abbandonarla le faceva accapponare la pelle e in cuor suo sapeva già cosa le sarebbe successo. Le sue preoccupazioni furono confermate dal marito quando, dopo la lunga processione degli altri branchi, lei gli chiese: “ci sono state delle proposte?”.

“A che proposito?” Chiese lui chino sulla scrivania mentre firmava un inquantificabile numero di fogli.

“Non scherzare con me Alastor, so bene che questa processione di auguri e regali è solo una scusa per venire a parlare con te ed accaparrarsi il miglior matrimonio con nostra figlia.”

Lui alzò gli occhi dai fogli, in viso aveva un’espressione scura. Appoggiò la penna e unì le mani, come sé stesse pregando silenziosamente.

“Sì, ci sono state diverse proposte.”

“Quindi? Avete già concordato qualcosa?”

“Quando Ruby compirà diciotto anni sposerà Reed Grey.”

“Come hai potuto?!” Gli occhi di Ella Mae si riempirono di lacrime mentre sbatteva i pugni mandando all’aria tutti i fogli del marito e gli urlava contro. Lui si alzò velocemente per andarle in contro e bloccare la sua furia.

“Come hai potuto?! La uccideranno, uccideranno la nostra bambina!”

“Non ho avuto scelta, l’Alleanza esige un pegno, i Grey non vengono inclusi nei matrimoni combinati da troppo tempo, ci sarebbe stata una rivolta, è questo quello che vuoi?”

“Sono dei sanguinari, io voglio che Ruby sia al sicuro e invece la uccideranno, la stessa madre di Reed Grey è stata uccisa!”

“Questo non ci riguarda Ella Mae, nostra figlia sposerà quel ragazzo, che ti piaccia o no.”

Nell’esatto momento in cui la lasciò andare Ella Mae cadde in terra, il viso solcato dalle lacrime, scossa dai tremiti. Alastor lasciò la stanza e lei sapeva che non avrebbe potuto fare nulla per fargli cambiare idea.

Si ricompose e nella sua testa si formulò un pensiero: non avrebbe indorato la pillola a Ruby come avevano fatto con lei, l’avrebbe preparata a difendersi e si sarebbe assicurata che sua figlia sarebbe sopravvissuta.