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Amore Perduto

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Angelica Monroe
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Riepilogo

Galeotta fu una festa un vestito un po' attillato e due sguardi che s'incrociano ...Poi la solitudine... la gioia... la sofferenza... Due uomini che amano la stessa donna ma sarà veramente amore o solo una gara fra maschi? Un alone di mistero e intorno ad Anna chi è che provoca così tanto dolore a questa ragazza? E quello che Anna scoprirà nonostante molte avversità ma per fortuna c'è qualcuno vicino a lei che l'aiuterà. E sarà per sempre?

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capitolo 1

mi stavo preparando per andate alla festa quando bussano alla porta e si affaccia una testa rossa e riccia

"ancora non sei pronta ero passata a prenderti " mi dice la mia amica

"mi devo solo mettere il Vestito e le scarpe ti ho aspettato perche ero indecisa"gli rispondo facendogli vedere le due opzioni che avevo scelto un vestito nero di pizzo con la scollatura al americana e la schiena tutta di fuori l altro era tinta oro molto semplice con le frange stile charleston "allora quale dei due ? tieni presente che i sandali sono quelli " dissi indicandogli i sandali con il tacco alto oro che si legavano alla schiava

"e meglio quello oro ....dai anna fai veloce che arriviamo a festa iniziata " mi vesto velocemente metto le scarpe presi la borsa mettendoci dentro l occorrente per ritoccare il trucco e un aspirina non di sa mai presi al volo la giacca di pelle ed ero pronta "sono pronta andiamo " sara si mise al volante e sfreccia veloce era la mia migliore amica anche se aveva due anni piu di me .

aveva da poco preso la patente ma i suoi gli davano volentieri la macchina perche era una ragazza molto responsabile anche se andavamo alle feste non bevevamo mai eccessivamente

"anna stammi a sentire stasera ce anche gente piu grande per cui attenta a quello che ti mettono nel bicchiere e non perdiamoci d occhio "

"ok mammina" la presi in giro

"vedi che non sto scherzando "

erabamo arrivati e non potei fare a meno di vedere una macchina che mi auguravo non ci fosse

"oh dio no !" gemo

"cosa ce ora !'

" quella non e la macchina di marco !" lei guarda nella mia direzione

"si sembra la sua ma puo darsi che l abbia data a sofia !"

sofia era la sorella di marco ma non ci credevo che gli dava la sua macchina mi preparai mentalmente a una scenata.

avevo avuto a che che fare con marco un po di tempo fa lui non mi piaceva ma chissa perche si era fissato con me dove andavo me lo trovavo sembrava quasi che mi tamponava

"se questa volta mi fa una scenata lo denuncio per stolcheraggio "

"esagerata lascialo stare gli passera'"

cosi dicendo entriamo a casa della nostra amica da subito mi sento osservata ma faccio di tutto per non girarmi .

poso il giubbotto di pelle che avevo messo, la borsa e vado a ballare nel salotto immenso avevano tolto i mobili ed era l ambiente perfetto per ballare attraverso la vetrata vidi che ballavano anche fuori in giardino ma erano senza scarpe io non me le serei tolta per niente al mondo quella sera specie dopo l avviso di sara .

cera un sacco di gente e notai che molti ragazzi erano molto piu grandi di noi evidentemente erano amici di roberto il fratello di lilly avevano dato una festa per ferragosto sarebbe andata avanti tutta la notte i loro genitori non cerano.

erano andati in crocera sarebbero rimasti via ancora qualche giorno e loro volevano organizzare ancora un altra festa prima di rientrare lilly a scuola e roberto a lavoro .

era passato un po' dal mio arrivo quando accaldata e sudata mi avvicino al bancone della cucina a prendermi qualcosa

stavo morendo di sete e noto senza alcuna sorpresa che cerano un sacco di alcolici ma io avevo solo diciassette anni e anche se ero figlia unica i miei genitori erano molto severi cosi alla fine presi un crodino .

avevo sempre addosso quella fastidiosa senzazione di essere osservata

l avevo avuto ta da appena entrata quasi irritata mi stavo girando per osservare la sala e vedere sara dove fosse quando i miei occhi vengono calamitati da un paio di occhi castani appena i miei occhi incrociano i suoi sento un brivido sulla pelle e una scarica elettrica attraversarmi e mi ritrovo a pensare "e lui ....l uomo della mia vita...il padre dei miei figli ...."avevo davanti a me l uomo piu bello che avessi mai visto .

già un uomo...

non potevo chiamarlo ragazzo mi passava almeno dieci anni cosi ad occhio e croce .

era alto e magro anche se dalla postura si poteva indovinare facilmente i muscoli d acciaio era appoggiato al muro con un piede appoghiato alla parete aveva un aria cosi sicura di se e allo stesso tempo non curante che mi attirava come una calamita, teneva in mano un bicchiere con un liquido ambrato il viso ovale la pelle chiara aveva i capelli castani e gli occhi castani la fronte alta il naso dritto e le labbra carnose mi guarda in modi fisso senza vergogna ...

forse pensava che andavo io da lui perche non si mosse ,ma anche se mi sentivo attratta da lui non lo feci, se gli piacevo veramente doveva dimostrarlo .

cosi andai da sara e dopo poche parlole torniamo a ballare continuo a sentirmi osservata ma questa volta mi giro e ogni volta lo vedo che mi guarda.

Ma che razza di comportamento...

" deve essere uno abituato che le donne gli muoiono ai piedi "penso fra me e me ", io non lo faro '

lo snobbo tutta la serata gli piace guardare ?

che guardasse pure !

sentivo i suoi occhi su di me che non mi abbandonano mai ballai tutta la sera ogni tanto ci facevamo qualche foto con il telefonino sia con le ragazze che con i ragazzi e ogni tanto gli buttavo qualche occhiata ,ma lui non si muoveva mai dal suo angolo. "cosa era venuto affare a una festa visto che aveva passato tutta la sera con un bicchiete in mano ?"

mi chiesi

"certo che la gente era strana !"

replico a me stessa.

la festa era quasi al termine quando Roberto m invita a ballare

" quale onore !" dissi scherzando in genere non ballava mai non perche non sapeva ballare ma perche si vergognava

"ogni tantoi diverto anche io "mi risponde serio

roberto era molto bello aveva i capelli neri e gli occhi grigi la pelle leggermente olivastra creava un contrasto molto affascinante con gli occhi così chiaro da sembrare incolori e poi era un ragazzo molto deciso e sicuro di se ma anche molto dolce passavamo volentieri del tempo insieme ma non era mai scattata quella scintilla da rendere il nostro rapporto speciale ...

forse la colpa era anche mia non mi ero mai lasciata andare conpletamente anche perche lilly per me era una sorella e io ero sempre stata preoccupata del fatto che se poi ci saremo lasciati avrei potuto perdere la mia amica .

quando stavo per andare via roberto mi ferma trattenendomi per un braccio

"verrai sabato sera? faremo un barbecure e poi una piccola festa lunedi torno a lavoro e poi non ci vediamo per un po "mi chiede guardandomi in un modo che non so decifrare ,ma rispondo come al solito

"va bene poi ci sentiamo cosi mi dici a che ora venire"

"puoi venire quando vuoi ...se vieni un po prima mi fa piacere "

mi disse con un tono che

involontariamente arrossi e arrossisco ancora di piu notando lo sconosciuto dietro di lui che lo guardava seccato "va bene allora verro un po prima " dico volendo andare a casa di corsa volevo che finisse prima possibile questa situazione imbarazzante così che quando Roberto dice

"facciamo alle quattro?"

"si va bene ...a sabato allora" dissi in fretta salutandolo, e come sempre lo bacio sulla guancia e lui fa altrettanto