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Il peccato della contessa di Malibrán.

154·Yurik Vázquez

Nei primi anni '80, quando non esistevano né il cellulare né Internet, il sistema di comunicazione più veloce ed efficace era il telefono e la posta ordinaria era la più lenta ma la più funzionale, oltre al telegrafo, che veniva utilizzato quando il destinatario non aveva il telefono, e quando le statistiche demografiche indicavano che c'erano 7 donne per ogni uomo del mondo, si snoda questa storia ricca di miti e antiche leggende popolari, tutte dalla zona circostante lo storico porto di Veracruz in Messico, la storia finge di essere horror paranormale, ma ha un tocco di commedia, dove 3 studenti delle scuole superiori che vivevano in una pensione per giovani donne, liberano accidentalmente lo spirito malvagio della contessa di Malibrán, una delle più antiche leggende popolari di Veracruz, che , piena di furore, si sforza di portarli all'inferno da dove l'avevano svegliata, per riaddormentarsi e cessare di soffrire per il perdono che nessuno sa in cosa consiste. Ma la potente Contessa ha un punto debole, un acerrimo nemico, che non può sconfiggere e con cui non può nemmeno combattere, il Conte di Malibrán, che torna per lei ogni volta che viene chiamato ad assassinarla, come l'ha uccisa da vivo, e Fra le grida disperate di perdono della malvagia Contessa che fugge per sfuggire al suo aguzzino, e le grida di vendetta del Conte di Malibrán, si svolge questa storia che rischia di finire in un'apocalisse, ma non un'apocalisse zombie, né nucleare, né a causa della caduta di un corpo celeste, né biblica, né dovuta a una pandemia o a una guerra batteriologica, ma piuttosto a un'apocalisse causata dal peccato della contessa di Malibrán, che alla fine di tutta la storia ci mostra che tutto va bene come lo è, in perfetto equilibrio, perché se mancasse solo uno dei peccati più comuni, sarebbe la fine dell'umanità e della società così come la conosciamo.

FantasmiIn corso

Un giorno lento - Sembrava una normale fine, ma forse era solo l'inizio

195·erofaalbivio

Alphonse - detto Al - tormentato protagonista franco-italiano del racconto, si ritrova improvvisamente catapultato nel vecchio West, tra misteri, amori e colpi di scena. Un viaggio fisico e introspettivo, breve e intenso... "Possiamo davvero scegliere o le poche opzioni da vagliare sono preventivamente già state scremate, per far sì che il cammino sia quello stabilito? È, quindi, fattibile credere che il nostro destino sia segnato?"

FantasmiCompletato