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Nessuno in quel dannato posto ha nemmeno osato guardare dove eravamo, ho guardato terrorizzato mentre quegli uomini enormi venivano presi a pugni e pugni e nessuno faceva niente.

"Donald, dannazione, vieni qui ad aiutarmi" urlai al barista, chinandomi nel vano tentativo di separare quella massa umana.

- No, va bene, passerò, nessuno può con i miei capi e non ho intenzione di mettermi in mezzo e uscire viola - dice divertito l'idiota, voltandosi a preparare altri drink come se niente fosse

Quando stavo pensando velocemente a cosa fare, mi è venuto in mente solo di mordere uno di loro sul collo.

"Fuck baby yeah!" mi dice il fratello sconosciuto facendo in modo che Mike lo prenda per il bavero del vestito e lo scaraventi nel corridoio

"Zitto idiota" urla Mike, minacciando di nuovo con il pugno e io approfitto del fatto che si separano per montargli sulla schiena cercando di impedire un altro litigio.

"Fratellino, difendere una donna è una novità per me, ti deve piacere molto quel sapore che porta tra le gambe" ride, asciugandosi il sangue dalla bocca e io continuo su Mike.

Scendi Già! - urla agitandosi per farmi scendere - scendere merda! - è molto arrabbiato e decido di obbedirgli o mi getterà a terra

Mi prende la mano e facendomi fermare davanti a lui mi afferra il mento da dietro e mi costringe a guardare suo fratello.

- guardala bene, figlio di puttana, questo - mi passa la lingua dalla bocca fino al collo - è mio, e lo sento solo io, non osare sfidarmi con esso - chiudo gli occhi quando mi preme contro di lui e mette la sua mano sul mio sesso sopra i vestiti - solo il mio.

Suo fratello guarda quello che sta facendo e sembra divertirsi, mentre io mi sento come un pezzo di carne che un lupo assapora davanti all'altro per segnare una gerarchia... il disgusto è istantaneo e lascio andare le sue mani.

- vai al diavolo - gli spingo il petto e prima di andarmene mi giro - e tu gli fai compagnia, idiota.

Quasi esco di corsa da quel corridoio e non mi volto nemmeno a vedere cosa fanno quei due mastini, sciolti e soli.

Quando esco nella sala principale vado direttamente al bar.

- ehi Don, dammi una vodka o qualcosa di più forte - non noto l'uomo accanto a me che mi squadra dall'alto in basso

- Mi scusi, ne ho bisogno - mi scuso

- Calmati tesoro, posso fare qualcos'altro per te stasera?

- uummm, sì, puoi essere la mia compagnia - ci fissammo

"Non farlo Jake, è di Mike" lo avverte un Donald molto serio.

- Io non appartengo a nessuno, e tu non ti immischi - dico a Don - vuoi o no? , Ci metti molto tempo e io perdo tempo - chiedo all'uomo dai capelli castani con occhi molto neri e una barba soffice di un paio di giorni.

- dagli da bere e comunque la mia siamo di fretta - dice al ragazzo e mi dà una mano che accetto e bacia la mia guardandomi negli occhi.

-non farlo, ti prego, finiremo tutti nei guai -continua questo tizio pesante

- Non sono cazzi tuoi - quasi urlo e una ragazza dai capelli neri mi guarda da lontano - lasciami solo o vado in un altro locale.

"Va bene, ecco qua, goditi la serata finché puoi" ironizza e usciamo entrambi verso delle scale che ci portano in una zona VIP

Sapevo che poteva mettermi nei guai, nonostante tutti gli avvertimenti di Mike, ma dovevo dimostrargli che non poteva trattarmi come la sua puttana personale. Volevo essere sua, ma non ero una qualsiasi. E se non fosse disposto a trattarmi come sua, sceglierei chi altro potrebbe essere.

"Lo sai che stai giocando con qualcuno molto pericoloso, vero?" dice l'uomo dai capelli castani, indicandomi di sedermi e prendendo posto accanto a me, passando il braccio sopra l'ampio divano con il suo bicchiere davanti al mio.

- fallo anche tu, brindiamo a quello - faccio tintinnare i bicchieri

- non farti confondere tesoro, gioco solo per vincere e questa partita è stata persa prima che iniziasse- non capisco dove vuole andare, finché non lo vedo alzarsi - Mike è uno dei pochi amici che ho, e l'unico che rispetto - Mi bacia di nuovo la mano e mi fa l'occhiolino.

- rimettici sopra la bocca e lo brucio - appare l'oggetto del mio desiderio, reclamando.

Si scambiano il tipico saluto degli uomini, batti cinque di mani e spalle. Ampi sorrisi che confermano la suddetta amicizia e uno scambio di sguardi che non riesco a decifrare.

- Me ne vado - dico alzandomi

- ti siedi - dice sedendosi, facendo pressione con la mano sulla mia spalla.

- Bene, ti lascio, il mio lavoro qui è finito - dà una pacca sulla spalla all'amico e scende i gradini che lo portano fuori dal mio campo visivo.

Quando si siede di fronte a me, mi prende entrambe le gambe e le scavalca una delle sue, avvicinandoci.

- perché ti piace così tanto giocare con la mia sanità mentale? - Mi bacia il collo e non riesco a rispondere quando vedo la donna dai capelli neri che mi stava guardando prima di avvicinarsi con un kit di pronto soccorso.

«Signore!» dice, guardandoci in modo strano. Gli piace, lo so. Posa la piccola valigetta sul tavolo centrale e vedo persino i suoi capezzoli, non distoglie lo sguardo dai miei.

- Esci - dice seccamente.

- perché mi provochi? - ringhia nei miei seni e morde dove prima suo fratello mi aveva passato il fazzoletto - sai come divento eppure mi sfidi sempre di più - la sua mano entra nella mia scollatura e sfiora un capezzolo eretto.

- Mike, per favore, lascialo adesso, ok? , Ti guariamo - sussurro.

Lui non me lo permette, e abbassa la bocca sulla mia pelle baciando il punto in cui quell'uomo ha passato quel dannato fazzoletto.

- Questa è la mia Gia, tu sei tutto questo e non voglio che nessuno ti tocchi, non voglio - la sua mano mi stringe la coscia e l'altra tira fuori il mio capezzolo e lo succhia mentre il suo corpo mi spinge sopra sul divano e cadiamo all'indietro, lui sopra di me e la sua mano sempre più vicina al mio inguine bagnato.

- oh mio dio - le mie mani vanno sui suoi capelli e la sua lingua mi divora il seno trasformandoci in gemiti e desiderio.

"Prendimi, per favore, prendimi una dannata volta" imploro tra i piagnucolii e la sua mano stringe il mio sesso nello stesso momento in cui lo sento baciarmi il collo e salire alla mia bocca, rimanendo naso contro naso prima di dire.

- Non posso ancora prenderti Gia, non posso - non capisco un cazzo

- Perché non puoi Mike? - le sue dita separano le mie mutande ed entrano - ohh cazzo, perché mi fai questo Mike, ti piace mettermi a mille e lasciarmi a zero?

- piccola, non posso, sono troppo possessiva per qualcuno innocente come te. Se ti prendo, non ti lascerò andare e tu non lo vuoi, pretenderò tutto da te - mi lascia e mi lascia di nuovo a zero e questa volta molto incazzato.

Mi alzo pronto per partire, mi sento sconfitto, non ce la faccio più, ho provato a sedurlo ma è evidente che sto sbagliando, non vuole niente da me, mi palpa solo perché mi ha lasciato Qualsiasi uomo lo farebbe, e ancora di più se allargo le gambe e squirto per lui ogni volta che mi tocca.

- Non sei tu a decidere per me, o pensare per me, che ne sai di quello che voglio o no con te? - Mi chino su di lui e gli dico piano - se non mi avrai, lasciami in pace per una volta - mi giro per andarmene perché, mi arrenderò, andrò avanti con la mia vita e chiuderò la finestra sul mio vicino. Per sempre, ma non vado molto lontano, subito le sue mani afferrano le mie e mi rimette davanti a sé.

"Non farmi impazzire, dannazione, non farmi impazzire," mi chiede, stropicciandomi i vestiti con le sue mani disperate e ringhiando sul mio pube, mordendolo abbracciandomi le natiche.

- Non posso lasciarti sola, non potrei mai, sto così male che non puoi nemmeno immaginarlo - mi siedo a cavalcioni su di lui e la sua erezione sfiora il tessuto e giuro su Dio che muoio dalla voglia di entrare, ma so che non lo farà - non posso lasciarti solo, perché voglio essere la tua pace e la tua guerra, il tuo fuoco e la tua acqua, voglio essere il tuo sole e la tua pioggia - baci affamati sulla mia bocca afferrandomi i capelli duro e maltrattando la mia bocca ma non mi interessa. Lo spero.

- Voglio essere tutto Gia, il buono e il cattivo, ma non sono sicuro che tu riesca a sopportare un uomo come me e tutta la mia merda insieme - Le bacio la bocca lentamente, è un bacio morbido e senza fiato, con un lungo, senza fretta sospira.

- Fammi provare, ok?! - Ci sorridiamo in bocca

- resta con me stanotte - chiede e io voglio urlare dall'emozione, finalmente mi darà quello che ho tanto desiderato.

- Non ce la faccio più Gia, voglio avervi tutti e senza fretta, restate, per favore.- È quasi una supplica mentre le sue mani mi accarezzano la schiena.

- tutto tuo tesoro - te lo prometto - sono tutto tuo stanotte.

- e anche gli altri Gia, non sbagliare, una volta che avrò te, continuerò ad averti, pensaci bene se è quello che vuoi, non mi piacciono le cose a metà.

- Voglio essere tuo, notte dopo notte e giorno dopo giorno - appoggia la testa sullo schienale del divano e le sue mani mi stringono i fianchi, guardando il mio corpo.

- Ti curiamo - gli dico e lui nemmeno risponde, continua a guardarmi estasiato.

Dalle sue gambe mi allungo all'indietro, sento le sue mani che mi stringono la pelle e prendo la cassetta del pronto soccorso, posandola accanto a noi, per iniziare a curarlo.

Ogni volta che disinfettavo le piccole ferite sulla sua pelle, mi aspettavo qualche lamentela, ma niente, mi guardava e mi guardava. Mi rendeva nervoso tanta attenzione.

Non era molto, ma le pulii la pelle lasciandola bella così com'era e rimasi appoggiata alle sue spalle, nuotando in quegli oceani cristallini che lei aveva per occhi.

- Non sai quanto ti voglio Gia, ma non ti voglio come pensi, ti voglio ben oltre il tuo corpo - mamma mia, mi scalda solo parlando e lui non ha nemmeno mosso la testa dal supporto dove ce l'ha.

- Voglio tutto da te, e tu sei troppo giovane per darmelo, se mi denunciano posso andare in galera Gia, ma averti così vale la pena, accidenti a come ti voglio - mi prende per il collo e mi porta alla sua bocca e la sua mano mi palpa il culo mentre allacciamo le nostre lingue.

- Perché parli di galera se sono già maggiorenne?- dico confusa e lei mi abbraccia appoggiandomi la testa sulla sua spalla.

- Mi possono denunciare per averti sedotto minorenne, chi crederà che appena una settimana dopo il tuo compleanno ti ho messo nel mio letto? Tutti penseranno che lo faccio da tanto tempo - Non capisco Quello che dice.

- ma di cosa state parlando, chi lo saprà? - interrogato

- Gia, ti ho detto di pensarci, se sei mio, sei mio -alzo il mento- tutti voi e davanti a tutti, non mi nasconderò. Non sono un fottuto ragazzino

- Io presumo il necessario, e i miei genitori lo capiranno, se hai bisogno di documenti domani andrò dal ginecologo per farmi confermare la verginità - sorride

- domani non sarai più vergine, tesoro - arrossisco - domani sarai mia e non mi tirerò indietro, ti ho avvertito in tempo Gia, io non sono facile da gestire e non ho la tua età, mentre tu ho 18 anni ho 31 anni, e se sono sempre stato difficile, figuriamoci ora che ho esperienza - Dio, tutto di lui mi eccita, sussulto e mi getto spavaldamente nella sua bocca.

- Mike, tirami fuori di qui, portami a casa tua, fammi tuo e fammi anche tutto quello che vuoi.

- Vuoi qualcosa? - Inarca un sopracciglio divertito - Non tentarmi tesoro, il livello della tua innocenza è troppo al di sotto di quello della mia richiesta.

- chiedimi !!

Lei mi sorride e mi bacia come se non ci fosse un domani, sollevando il bacino in modo che io possa vedere la sua grandissima erezione, e io mi strofino su di lei volendo provarla una volta per tutte.

Infila le mani dentro la mia vestaglia e quando tocca il reggicalze lo tira e lo rilascia sulla mia pelle facendolo scattare e farmi male. gemo.

Ma la magia va a farsi benedire quando una voce alle mie spalle me la tira fuori dalla bocca e sento la tensione delle sue mani sulla mia pelle, che mi stringe forte e cerco di non lamentarmi.

- Che diavolo vuoi Mason? Cosa ti spezza di nuovo la faccia? - Mi sbarazzerò di lui e lui non me lo permetterà.

- Abbiamo una faccenda da sbrigare, fratellino, so che sei duro sotto di lei e pazzo ad entrare, ma dovranno aspettare, Taylor è qui e ti chiede di parlare, sembra incazzato.

- Ora scendo - dice e mi scosta i capelli guardando suo fratello che è ancora lì immagino - fuori, vado a parlare con la mia ragazza e scendo

La sua ragazza, mi chiamava la sua ragazza, se poteva strillava di gioia, ma invece gli sorrideva e lui ricambiava.

- non ti agitare, quando senti la pressione di avermi al tuo fianco, non so se sorridi tanto, ma poi niente e nessuno si libererà di me - mi dà un rapido becco e mi accarezza sulla coscia per tirarmi su.

- Vieni con me, andiamo in bagno a rinfrescarci prima e poi, incontrerai il cliente più redditizio e il cliente più fastidioso che ho.

- La notte è ancora giovane tesoro, c'è ancora molta oscurità da attraversare - mi sorride e prendendomi la mano mi conduce in un bagno privato, che era proprio accanto a noi e quando mi sto rinfrescando il viso nel sprofondo lo vedo allo specchio che mi guarda con le pupille dilatate dal desiderio e dallo specchio guardo il rigonfiamento dei suoi pantaloni e decido subito di incontrare il mio prossimo migliore amico.

Dovrò occuparmi di quell'erezione prima di lasciare questo sito. Madre del bellissimo amore, che fuoco sento dentro di me...

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