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Capitolo 2: Si crea la Compagnia Celeste

Erano passati circa due settimane da quando Kristal stava ad Amakna, ed in quel lasso di tempo la ragazza aveva nostalgia della sua città ma non della vita che era costretta a condurre, ma i suoi nuovi amici riuscivano a distrarla. Alla fine della seconda settimana arrivarono cinque guardie del re di Solinis. Indossavano un’armatura blu scuro con dei rilievi che ricordavano le strisce di una tigre e che lasciava scoperte le braccia; su una parte diversa dell'armatura era presente lo stemma del regno, ovvero un gigantesco uccello con ali spiegate dietro ad uno scudo rosso e delle spade accatastate sotto. L'elmo ricordava il viso di una tigre mentre gli stivali, alti fino al ginocchio, e i guanti erano di colore blu chiaro ed erano senza dita. Tutti gli abitanti uscirono per accoglierli.

“Questo è un comunicato del nostro Re. Il re Aran prega i cittadini più coraggiosi di presentarsi al suo cospetto per fermare la catastrofe che sta avvenendo nel regno adiacente”, annunciò una guardia imperiale con lo stemma al centro dell’armatura leggendo una pergamena

Una volta che le guardie di Solinis se ne furono andate i cittadini tornarono alle loro faccende quotidiane, Kristal pensò a quello che avevano detto i soldati ed informò che voleva andare poiché il regno di cui parlavano era il suo regno. Lars e Sasuke stavano per chiedere maggiori chiarezze ma vennero interrotte

“Da sola non vai…”, cercò di dire Damon addormentandosi

“Se vabbé se andate solo voi invece di domani arriverete fra un anno”, sorrise Lars pulendo ossessivamente il suo coltello

“Scusa ma non è pulito quel coltello?”, disse Kristal

Lars non rispose si limitò a lanciarle un’occhiataccia facendo pensare questo è matto alla ragazza che rimase in silenzio

“Allora è deciso, tutti in direzione Solinis”, interruppe il silenzio Sasuke.

Così i ragazzi si diedero appuntamento davanti al bar la mattina dopo con i propri cavalli, nel frattempo la Zona Nera era arrivata al Basco degli gnomi provocandone la mutazione

Solinis

Quasi venti ore dopo la partenza da Amakna i ragazzi arrivarono nella capitale del regno, ovvero Solinis. Gli edifici erano costruiti in pietra e avevano una costruzione semplice composta da grandi muri con archi semicircolari, alcuni di essi inoltre erano provvisti anche di alcuni pilastri ma tutti gli edifici avevano una banderuola segnavento sul tetto. Alcune strade dividevano gli edifici ma si riunivano tutti in quella principale molto più grande, essa conduceva alla montagna dove vi era situato un castello ed era affiancata da un fiume che attraversava la città a formare una grande esse. Vicino all'entrata della città erano presenti alcuni strani mulini a vento di colore bianco; le pale, costituite da una copertura passata fra le maglie della struttura della vela, erano in continua rotazione e dirigevano il vento verso gli edifici.

“Eccoci arrivati a Solinis”, esclamò Lars

“Per raggiungere il castello basterà seguire la strada principale, conduce direttamente lì”, spiegò Sasuke. Prima di proseguire decisero di scendere da cavallo e legarli ad una staccionata dove erano presenti altri cavalli. Mentre percorrevano la strada principale venivano travolti da folate di vento ogni volta che una strada si congiungeva con quella principale. Mentre camminavano Kristal notò che gli abitanti indossavano vestiti pesanti per ripararsi dal vento e riuscii a leggere qualche nome delle strade: Viale Windrose ovvero la strada principale dove stavano camminando; Tramontana street, Levant Road, Street West. Distratta da quel posto la ragazza sbattè contro la schiena di Damon

"Ehi non ti fermare di colpo", brontolò quando si accorse che il ragazzo stava dormendo, così fece un sospiro e iniziò a spingere il ragazzo chiedendo aiuto agli altri.

Castello Eoljin

Arrivati nei pressi del castello notarono che la parte davanti delle mura esterne, costruita con mattoni bianchi, aveva molte finestre e un ampio arco con il cancello tirato su. Due torri dai merli rettangolari si alzavano ai suoi lati e dalle ampie finestre canalizzavano il vento verso il paese. Una volta entrati seguendo gente a cavallo notarono un’enorme statua raffigurante una ragazza che puntava in direzione Nord-ovest. All’interno delle mura vi erano vari edifici adibiti al commercio, allo scambio e alla riparazione di armi e armature. Il castello era molto vistoso, aveva numerose finestre e alcune torri con il tetto a punta e uno spazio dove i soldati potevano camminare e fare la guardia. Giunti al portone del castello furono fermati dalle guardie

"Siamo qui per l'annuncio del re Aran", spiegò loro Sasuke

"Prego, da questa parte", ribatté la guardia a destra dei ragazzi lasciandoli passare. I ragazzi furono condotti davanti a una sala situata a sinistra dell’ingresso del castello.

"Capo?", disse la guardia bussando una volta

La guardia però non ricevette nessuna risposta, così bussò una seconda volta, poi una terza continuando a chiamare “capo” pensando ma perché devo fare questa bussata tutte le volte?. Dall’interno finalmente una guardia rispose permettendo ai ragazzi di entrare. Una volta all’interno videro il capo, riconoscibile dalla sua armatura completamente bianca, litigare con un soldato per una sedia. La guardia chiese il permesso di potersi spostare dal suo posto per accompagnare i ragazzi dal re

“Hai annotato i lori nomi e la loro provenienza?”, chiese il capo

Vedendo la guardia in difficoltà Kristal intervenne dicendo che si erano già presentati alla guardia e che la guardia aveva controllato, il capo permise alla guardia di accompagnare i ragazzi nella Sala della guerra. I ragazzi seguirono la guardia fuori dalla stanza lasciando il capo tornare a litigare per il posto. Dopo aver superato le scale ed aver girato a destra ed essere entrati nell’ultima stanza del corridoio, la guardia fece aspettare i ragazzi ed entrò nella sala per informare re della presenza di gente proveniente da Amakna. Avuto il permesso di accedere alla presenza del sovrano i ragazzi entrarono nella stanza, essa era molto luminosa; un piano rialzato con qualche scalino portava ad una scrivania, dove sedeva il re. Questa era situata davanti alle grandi finestre, ai lati delle quali erano presenti delle bandiere con lo stemma del regno. Le pareti erano occupate da delle librerie con delle guardie davanti; in mezzo alla stanza era presente un grosso tavolo rotondo con delle sedie, meno eleganti di quella dove sedeva il re. Dietro alla scrivania sedeva un signore dai capelli lunghi e un ciuffo davanti verso l'alto di colore azzurro; indossava una maglia che copriva le spalle e le braccia, sulla fronte una corona d'oro e da sotto la scrivania si intravedevano gli stivali bianchi e argentati. Seduti intorno al tavolo erano presenti delle persone, ognuna diversa dall'altra.

"Bene iniziamo la riunione, innanzitutto voglio ringraziare i qui presenti per aver risposto alla mia richiesta. Qualcuno a qualche informazione su quello che sta accadendo nel Regno di Krokotopia?”, commentò il re ordinando di chiudere la porta

“Salve mi chiamo Kristal e posso dirvi che quello che sta avvenendo in quel regno è colpa di una certa Morgana che vuole dominare il mondo portando morte e distruzione. Così ha ideato la magia denominata Zona Nera”, spiegò la ragazza alzandosi

“Come fai a sapere certe cose?”, chiese una ragazza dai capelli corti e castani; pur essendo seduta si capiva che era molto alta, la sua polo bianca era sgualcita e con qualche taglio qua e là

“La verità è che io provengo dal quella città, quando ho sentito l’annuncio del vostro re mi trovavo ospite a casa di Damon che vive ad Amakna, e visto che Morgana è mia sorella ho costretto questo dormiglione a partecipare”, rispose lei

“Ma se provieni da quella città perché sei, come dire?!, normale?”, chiese un ragazzo con un elmo da drago

“Sono rimasta umana grazie ad una magia da me creata che mi ha reso immune e sono scappata da quella città grazie a Damon”, rispose Kristal

“Scusa se te lo chiedo, ma sai per caso il motivo di questa magia?”, chiese un giovane molto bello con capelli lunghi e biondi, indossava un abito elfico molto elegante dai colori che variavano sulle tonalità di verde e un guanto alla mano sinistra.

Nonostante Damon dormisse il più delle volte notò che l’elfo aveva alcune somiglianze fisiche con il re ma decise di sorvolarci

“Purtroppo si, dovete sapere che entrambe abbiamo avuto un’adolescenza da incubo dove eravamo trattate come schiave. Con il crescere mia sorella si è convinta che tutte le persone siano uguali, malvagie e che vogliono sono una cosa da noi, così a deciso di sottomettere tutto e tutti”, rispose lei tornando con la mente a quando era adolescente

“Adesso che sappiamo cosa sta accadendo, qualcuno sa come la possiamo fermare?”, chiese il Re Aran

“Volendo potrei cercare di far ragionare mia sorella, ma avrei bisogno di un aiuto. Se mi catturano come minimo mi getterebbero nelle celle a pane e acqua”, rispose Kristal

Il re chiese se qualcuno avesse intenzione di accompagnare la signorina Kristal nella sua missione, il primo che si alzò fu Damon commentando che non l’avrebbe lasciata andare da sola; a seguire si alzarono gli amici di Damon, ovvero Lars e Sasuke sprovvisto di maglia. Ammirato dalla determinazione dei tre ragazzi si alzò anche l’elfo presentandosi con il nome di Ascar

“Ma se accetto di accompagnali, verrò pagata per questa missione?”, chiese Mia, la ragazza con la maglia sgualcita, senza ricevere alcuna risposta dal re.

“Vorrà dire che riceverò una lauta ricompensa quando la missione sarà finita”, commentò lei alzandosi.

Oltre a loro nessun altro si offrì così il Re Aran si alzò posizionando le mani sulla scrivania

“Allora riassumiamo, questa missione comprenderà: Ascar proveniente da Arda; Mia proveniente da Moonlight; Damon, Lars e Sasuke, provenienti da Amakna. Essi accompagneranno la signorina Kristal fino a Krokotopia per fermare questa catastrofe che si sta avvicinando al nostro regno. Da oggi voi farete parte della Compagnia Celeste", disse lui ordinando a delle guardie di portare i ragazzi in alcune stanze del castello.

La camera di Mia e Kristal era una camera con due letti a baldacchino; un grosso armadio era appoggiato alla parete destra, un separé copriva metà della porta che portava ad un bagno privato e l'angolo sinistro dietro la porta della stanza. Nella parte opposta della stanza erano presenti alcuni specchi. Appena entrate sentirono un buon profumo di pulito.

"E così sei una principessa!", ruppe il ghiaccio Mia

"La cosa è più complicata di quello che sembra", replicò Kristal. La ragazza si sedette su uno dei letti; wow come è comodo questo letto e che ben profumo che c'è qui, pensò.

"E io che pensavo di ricevere un bel premio in denaro per averti riportato nel tuo regno", ribattè Mia guardando la stanza

Successivamente Mia cambiò argomento chiedendo alla ragazza se aveva fatto un pensierino su qualcuno dei ragazzi. Presa alla sprovvista, Kristal arrossì coprendosi con il suo libro smorzando un NO come risposta

“Non dirmi che è quel ragazzo che si è alzato dopo di te, quello moro”, disse Mia sorridendo.

La ragazza bionda non rispose ma strinse sempre di più il libro. Mia prese per il braccio Kristal e la trascinò fuori dalla stanza

"Piano!, si può sapere dove mi stai trascinando?”, chiese la ragazza bionda

“Non è ovvio? Dai ragazzi!”, rispose Mia continuando a trascinarla con più fatica

Superate tre porte Mia si fermò proprio davanti all’ultima porta del corridoio

“Qui dentro c’è il ragazzo che ti piace, dai entriamo”, disse lei bussando alla porta

“No no aspetta aspetta!”, cercò di fermarla Kristal, invano.

La porta venne aperta da Lars a petto nudo e un asciugamano legato intorno alla vita, dietro di lui Ascar e Sasuke si stavano cambiando, mentre Damon si era addormentando scalzo e con la maglia in mano

“Serve qualcosa ragazze?”, chiese Lars

Mia guardò la stanza impossibile che quello li sia un vampiro pensò rispondendo al ragazzo che volevano parlare con lui e l’addormentato nel bosco. Sasuke guardò la situazione e invitò Ascar a fare un giro per la corte del castello. Una volta entrate nella camera, Kristal notò che la loro camera aveva pochi specchi ed era molto disordinata, vicino alle finestre erano presenti delle casse dove, su una di esse, vi era presente il cappello e gli occhiali che Damon portava gelosamente sempre con sé. Alla loro sinistra notò una porta aperta che permetteva di vedere una vasca da bagno

“Allora cosa possiamo fare per voi”, domandò Lars

“Niente di particolare, non avevo molto sonno e non mi dispiacerebbe passare un po’ di tempo con te", rispose lei maliziosamente spingendolo nel bagno.

Ormai si trovava li così si rilassò e prese diverse volte fiato, si avvicinò al ragazzo ancora fermo. Per prima cosa toccò la schiena rimanendo perplessa ho sempre pensato che i vampiri fossero freddi… ah già, è un mezzosangue… e a quanto pare loro non sono freddi... dai Kristal farti forza pensò decidendo di passare ad accarezzare il petto appoggiando il suo corpo alla schiena del ragazzo. Mentre la sua mano scivolava sulla tartaruga del ragazzo finendo nei pantaloni del ragazzo, lei diventava sempre più rossa. Deglutendo afferrò il pene del giovane Cavolo è messo davvero bene! pensò. Timidamente iniziò a muovere lentamente la mano, incerta. In quel momento si accorse che Damon si era svegliato e che si era girato verso di lei sorpreso ed eccitato allo stesso tempo. Notò anche che le sue pupille, lunghe perpendicolarmente come quelle di un drago, erano circondate da un iride che ricordava una fiamma accesa. Solo quando capii che la stava fissando arrossì vistosamente, era sul punto di fermarsi ma si fece coraggio e continuò il movimento della mano lungo l'asta del ragazzo, tirandolo fuori aiutandosi con l'altra mano. Damon afferrò il polso di Kristal e, avvicinando la testa alla parte destra del collo della ragazza, iniziò a baciarla dandole il giusto ritmo con la mano. Kristal era attraversata da brividi ogni volta che veniva baciata sul collo, ma continuò con il movimento della mano anche dopo che il ragazzo aveva smesso di darle il ritmo e aveva iniziato a sbottonarle la camicetta bianca, mettendo in mostra un reggiseno a triangolo di coloro blu chiaro. I movimenti si fecero più veloci, gli ansimi più forti, finché ad un certo punto la ragazza si fermò e si inginocchiò davanti al ragazzo, prendendo il pene gonfio del ragazzo in bocca. Accidenti è davvero grosso, ma ci devo riuscire, pensò mentre iniziava a muovere la bocca, facendo gemere il ragazzo. Ad un certo punto Damon mise la mano sulla testa della ragazza decidendo, nuovamente lui il ritmo. Improvvisamente Kristal sentii riempirsi la bocca di un liquido denso. E adesso?

"Se te la senti puoi inghiottirlo", disse Damon levando la mano dalla testa della ragazza. Kristal così fece, sentendo che il seme del ragazzo era amaro.

"È un po’ amaro", commentò lei

"Dipende dal fatto che bevo prevalentemente sangue", replicò lui riprendendo fiato e aiutandola ad alzarsi. Prese poi a baciarla e nello stesso tempo cercò di slacciarle il reggiseno. Una volta riuscitoci la distese sul letto. Kristal poteva sentire l'eccitazione crescere, avere Damon sopra di sé era magnifico, sentirlo leccarle e mordicchiarle i capezzoli, mentre con una mano aveva iniziato a giocare con la sua intimità infilandoci le dita e muovendole, facendola gemere. Piano piano scese con la bocca dandole dei baci su tutto il corpo, arrivando fino alla parte più intima della ragazza; iniziò a leccarla, facendole provare delle sensazioni mai provate prima. D'impulso gli mise le mani sulla testa per non farlo levare. Dopo qualche minuto anche il ragazzo bevve il nettare della ragazza.

"Te la senti ti andare fino in fondo, tesoro?", le chiese lui.

Kristal non riusciva a parlare, così si limitò ad annuire con la testa. Così Damon si spinse in lei lentamente, fino a penetrarla completamente, Kristal smorzò un grido rimanendo senza fiato. Quando il ragazzo iniziò a muoversi fu pervasa da mille emozioni che attraversavano il suo corpo a partire dal basso ventre. Ogni affondo le provocava un piacere incredibile. Decise infine di abbracciarlo e di baciarlo, intrecciando la propria lingua con quella del ragazzo, per soffocare le urla di piacere. Ben presto i gemiti e gli ansimi aumentarono di volume, fino a riempire del tutto la stanza.

Intanto Mia aveva spinto Lars nel bagno della stanza, facendolo finire con la schiena contro il muro.

"Senti dovrei finire di pulire il coltello per la missione di domani", trovò una scusa notando la ragazza spogliarsi. Mia non lo ascoltò e gli tolse l'asciugamano

"Il mio strip tease ti ha eccitato vedo", sorrise lei. Lars continuava a negare. Interessante, è un osso duro questo qua, pensò inginocchiandosi e iniziando a mordicchiare delicatamente i testicoli del ragazzo. Successivamente si mise a leccare il pene del ragazzo partendo dal basso e aiutandosi anche con la mano. Ogni movimento della sua lingua faceva ansimare il ragazzo che decise di cercare un appiglio per sorreggersi. I pensieri di Lars, incentrati prima sul coltello, pian piano si concentravano sempre di più sulla ragazza e i suoi movimenti eccitanti, finché Lars non sentì improvvisamente la bocca di Mia avvolgergli completamente il pene; a quel punto fu sempre più difficile tenere la mente lucida. Improvvisamente non riuscì più a trattenersi e riempì la bocca della ragazza con il suo seme

"Mmm non male, allora pensi ancora ai tuoi col...", Mia non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò con la schiena contro la porta del bagno e sollevata da terra. Per non cadere portò le braccia attorno al collo e le gambe intorno alla vita del ragazzo. "C…cosa vuoi fare? Volevo divertirmi solo io, se lo infili dentro dovrai pagarmi, caro mio", cercò inutilmente di persuaderlo Mia.

Mentre veniva penetrata da Lars cercava ancora di fermarlo, solo quando il ragazzo decise di leccare e il suo petto, la ragazza si arrese e si lasciò andare ai gemiti e gli ansimi che da li a poco invasero il bagno

Il re Aran, ancora sveglio, si affacciò alla finestra che dava sul cortile fissando la statua del cortile.

"Vi assomigliano in tutto e per tutto, specialmente quel Damon. Chissà dove siete adesso amici miei", disse con un alone di nostalgia. Ascar e Sasuke intanto giravano per la corte del castello scoprendo cose nuove sulla città.

La mattina seguente Ascar, Sasuke, Mia, Lars, Kristal e Damon, si ritrovarono con il re davanti alla statua.

"Vi ringrazio ancora per esservi offerti per questa missione, ho fatto preparare i vostri cavalli. Compagnia Celeste siete pronti a partire per la salvezza del regno?”, chiese il re. I ragazzi annuirono e dopo essere stati incitati dal re si diressero verso l'uscita della città. Mentre i ragazzi scendevano dal castello Kristal timidamente cercava di prendere la mano di Damon il quale, con decisione, l'avvicinò a sé abbracciandola. La ragazza arrossì di colpo ma si lasciò andare a quel caldo e confortante abbraccio. Mia invece bloccò Lars, nervosa

"Ti senti appagato dopo quello che è successo stanotte? Dovrei farti pagare per quello che hai fatto...".

Il ragazzo non sapeva come rispondere quando la ragazza lo prese per il colletto della maglia e lo avvicinò a sé, stampandogli un bacio in bocca e lasciandolo sorpreso

“Quai a te se lo dici a qualcuno”, commentò lei

“Scusate ragazzi, con tutto quello che è accaduto mi ero dimenticata di dirvi che dobbiamo passare da Lyneel per prendere la Crystallite. È un cristallo che ha la capacità di annullare gli effetti della magia di Morgana, ma va reso magico”, spiegò lei fermando i ragazzi vicino ai cavalli

“Nessun problema, amichetta!”, ribattè Mia con un sorriso, mentre gli altri annuirono con la testa.

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