
Sposo suo zio, lui impazzisce
Riepilogo
«Amore, sei così bagnata… sono meglio di tuo marito, eh?» Nel giorno del nostro quinto anniversario avevamo appuntamento per registrare il matrimonio; lui mi dà buca per fare colazione con la sua sorella adottiva. Scopro che tra loro c’è sempre stata una tresca. Tradita dall’uomo che amavo, decido di vendicarmi e trascinarli all’inferno. È allora che suo zio mi stringe a sé… e quando il mio ex scopre che sto con suo zio, impazzisce.
Capitolo 1 Promessa di matrimonio mancata? Lei non sposerà più!
«Amore, sono appena atterrata. Tra mezz’ora arrivo all’ufficio comunale per il matrimonio!»
Giulia Sereni premette con entusiasmo il tasto d’invio, il cuore che batteva più veloce del solito.
Quel giorno sarebbe stato quello in cui lei e Alessio Lucchesi avrebbero firmato l’atto di matrimonio!
Dal loro amore nato ai tempi dell’università, al fidanzamento ufficiale, fino ad arrivare a quel momento, erano passati esattamente cinque anni.
Giulia aveva scelto apposta il giorno del loro quinto anniversario come data simbolica. Con grande fatica, aveva prenotato l’appuntamento con largo anticipo, solo per poter regalare a entrambi una sorpresa romantica.
Pensando che di lì a poco sarebbe diventata la signora Lucchesi, le labbra di Giulia si piegarono in un sorriso involontario; persino il paesaggio che scorreva veloce oltre il finestrino del taxi le sembrava più luminoso e bello.
Ma passarono dieci minuti e il telefono restò muto.
Ne passarono venti, e ancora nessuna risposta.
Il sorriso le si fece rigido, il cuore che scendeva piano piano dalle nuvole. Alessio, di solito, le rispondeva sempre subito ai messaggi; com’era possibile che proprio in un giorno tanto importante non dicesse nulla?
Scesa dal taxi, controllò di nuovo lo schermo: ancora nessun messaggio.
L’ansia cresceva, le labbra serrate mentre compose il suo numero.
Il telefono squillò a lungo, finché non arrivò la voce di lui, piatta, senza emozioni.
— Pronto? Che succede?
Il palmo di Giulia sudò, serrò forte il cellulare.
— Alessio, dove sei? Io sono già arrivata all’ufficio. Ho appena preso il numero per la fila, noi siamo...
Lui la interruppe bruscamente:
— Giulia, oggi non posso venire.
Le si strinse la gola.
— Come? Ma... non avevamo deciso di sposarci proprio oggi?
— Mh, ho un impegno. Rimandiamo. Non cambia niente se ci sposiamo un altro giorno.
Non cambiava niente? Per lei, invece, significava tutto. Aveva fatto la fila per settimane, riuscendo a ottenere proprio quella data.
Era il loro anniversario, il quinto anno insieme!
Aveva voluto quel giorno a tutti i costi per suggellare l’amore in modo speciale.
E adesso, il suo promesso sposo aveva rotto la parola data.
Una voce femminile squillò improvvisa dall’altra parte della linea:
— Alessio, stai telefonando? Sono già sotto l’hotel, ci aspettano per la colazione.
Il cuore di Giulia sprofondò.
Era la voce di Sofia Giordani.
Sofia viveva con la Famiglia Lucchesi da diciotto anni, era la figlia adottiva della famiglia, la sorellina acquisita di Alessio. Era rientrata in patria?
Le dita di Giulia impallidirono attorno al cellulare, ma prima che potesse chiedere altro, la chiamata venne chiusa senza pietà.
Così lui non era “andato a dormire presto per la stanchezza”, come le aveva detto la sera prima... In realtà aveva trascorso la notte con un’altra donna.
Poco dopo, sullo schermo comparve un messaggio.
«Giulia, eri tu poco fa al telefono con mio fratello? Io sono appena tornata dall’estero, ieri sera Alessio mi ha organizzato un banchetto di benvenuto, ha bevuto troppo e non è rientrato. Ti prego, non fraintendere.»
«Vuoi venire anche tu a colazione?»
Il petto di Giulia si strinse, come se un peso le impedisse di respirare.
Era evidente: quella donna voleva solo provocarla.
La rabbia le montò dentro fino a farle male al cuore. Non avrebbe mai pensato che il suo promesso sposo avrebbe rimandato il loro matrimonio per andare a colazione con un’altra.
Era una vergogna insopportabile. Pretendeva delle spiegazioni.
E così rispose subito:
«Mandami l’indirizzo. Arrivo subito.»
