Libreria
Italiano
CapitolI
Impostazioni

Capitolo 2 Sei incinta

“Alisia, il matrimonio è un evento importante della vita, non ti permetterò di rovinartelo.” Giovanna sapeva le intenzioni di Alisia.

Alisia mise il contenitore del cibo sul comodino, tirando fuori il cibo disse: "Non mi sto sposando con un estraneo, lui è il figlio della tua amica no?”

“Ma è deceduta tempo fa e non conosco affatto suo figlio. Voglio che ti sposi con la persona che ami, a costo di infrangere quella promessa, non voglio che il tuo matrimonio diventi una merce di scambio, altrimenti preferirei rimanere qui per il resto della mia vita."

«Una persona che amo? Anche se in futuro lo incontrassi, non sarei alla sua altezza.»

Abbassò la testa, a lei non importava più con chi si sposerà, quello che le importava era riavere tutto ciò che le avevano tolto.

Giovanna non riuscì a convincere Alisia e il giorno seguente tornarono in Cina.

Giosuè nutriva una forte antipatia nei confronti di Alisia e sua madre, per questo non le portò a casa dei Canova, le facevano affittare un appartamento fuori. Solo nel giorno del matrimonio Alisia potrà tornare a casa.

A lei questo andava bene, nemmeno lei voleva tornarci. Se dovesse tornare, sua madre dovrà affrontare l’amante del suo ex-marito, quindi era molto meglio restare nel loro appartamento piuttosto che stare in quella casa.

Giorno di quiete.

Giovanna era ancora preoccupata, “Alisia, se questo fosse davvero un bel matrimonio non toccherà sicuramente a te, anche se io e la Signora Bacci una volta eravamo amiche.”

Alisia non voleva parlarne di questo con sua madre, cambiò argomento: “Mamma, dai, mangia qualcosa.”

Giovanna sospirò, sapeva che Alisia non voleva parlarne, aveva sofferto già tanto prima e ora dovrà sacrificare persino il suo matrimonio.

Alisia teneva le bacchette in mano ma non aveva nessun appetito, sentì la nausea.

“Stai male?” Giovanna chiese preoccupata.

Alisia non voleva farla preoccupare, disse che non aveva appetito a causa del viaggio lungo in aereo.

Posò le bacchette ed entrò in camera.

Chiuse la porta della camera e si appoggiò alla porta, anche se non era mai stata incinta prima, ma assisté tutto il periodo di gravidanza di Giovanna, sapeva bene che la nausea era un sintomo delle donne incinte, e il suo era proprio quel sintomo.

Era passato più di un mese da quella notte, e il suo ciclo era in ritardo di dieci giorni.

Non osò continuare a pensarci, quella notte per lei fu una notte umiliante, se non fosse per sua madre e suo fratello, non si sarebbe mai venduta.

Tremò…

“Sei incinta. Di sei settimane.”

Uscì dall’ospedale, nella mente di Alisia risuonò quella frase del dottore.

Alisia era andata in ospedale a fare il test di gravidanza senza dire niente a Giovanna e il risultato era positivo. Si sentiva confusa, non sapeva cosa fare, partorire o abortire?

Appoggiò la mano sulla pancia, era una cosa inaspettata e umiliante per lei, ma non voleva abortire. Provò gioia all’idea di diventare madre ma allo stesso tempo fu indecisa e smarrita.

Tornata a casa, Alisia mise via l’ecografia ostetrica e aprì la porta.

Inaspettatamente a casa c’era anche Giosuè. Lo guardò freddamente.

«Che ci fa qui?»

Nemmeno Giosuè sembrava felice di vederla. Era andato lì per lei e invece aveva aspettato tanto per vederla. Disse freddamente: "Vai a cambiarti.”

Alisia si accigliò: "Perché?"

"Dato che ti sposerai e farai parte della famiglia Bacci, tu e il Signore Sebastiano vi dovreste incontrare prima o poi." Giosuè la guardò dall'alto in basso e disse nuovamente: “Non vorrai incontrarlo tutta trasandata? Sarà una vergogna per me.”

Cos’è il dolore?

Alisia pensava che tradire se stessa e la morte del suo fratellino l'avessero già resa insensibile al dolore.

Ma quando sentì quelle parole implacabili di Giosuè, il suo cuore soffrì ancora.

Lui mandò via lei e sua madre in un paese povero dell'Occidente e non si era mai più preso cura di lei. Come poteva avere soldi? Se avesse avuto soldi, il suo fratellino non sarebbe morto.

Le sue mani si impugnarono.

Giosuè sembrò aver ricordato di questo, la sua espressione era leggermente imbarazzata: "Andiamo, la famiglia Bacci starà arrivando, non è bene farli aspettare."

"Alisia..." Giovanna era preoccupata, cercò ancora di convincere Alisia. Aveva già perso un figlio e l’unica cosa che desiderava era quella di prendersi cura di sua figlia. I soldi non erano più importanti. Non voleva che la figlia facesse di nuovo parte della famiglia Canova o della famiglia Bacci. Le famiglie ricche e potenti erano complicate, inoltre non sapeva nemmeno che tipo di uomo sia il Signore Sebastiano.

Giovanna era molto preoccupata.

“Mamma.” Alisia le diede uno sguardo confortante per farla tranquillizzare.

“Sbrigati.” Giosuè la esortò con impazienza, le diede una spinta temendo che Alisia cambiasse idea.

A Giosuè non piacque Alisia e nemmeno Alisia nutrì alcun sentimento per questo suo padre.

In otto anni, il sentimento d’amore per il padre non esisteva già più.

Il modo di vestire di Alisia era poco curato, ma doveva incontrarsi con la famiglia Bacci, per questo Giosuè la portò in un negozio di abbigliamento di lusso per comprarle un vestito decente.

Entrati nel negozio, una commessa li venne incontro, Giosuè spinse Alisia in avanti: “Un vestito che lei può indossare.”

La commessa la guardò dalla testa ai piedi e sapeva già più o meno che taglia indossava: "Vieni con me".

La commessa prese un vestito lungo di color azzurro e gliela porse: “Puoi provarlo nel camerino".

Alisia lo prese e si diresse verso il camerino.

“Sebastiano, devi sposare per forza la donna della famiglia Canova?” Il tono della donna era leggermente lamentoso.

Alisia sentì parlare e guardò verso il camerino accanto a lei. Vide attraverso la fessura della porta una donna che abbracciava il collo di un uomo e si comportava in modo civettuolo: “Non sposarti con un'altra donna, va bene? "

Sebastiano guardò la donna, non poteva farci niente, il matrimonio era stato fissato da sua madre per lui, non poteva infrangere la promessa. Poi pensò a quella notte, non voleva nemmeno deludere la donna: “Quella notte era stata dolorosa per te?”

Più di un mese fa, lui andò in un paese arretrato per un progetto di lavoro e venne morso da un serpente velenoso. Il veleno era molto forte, l’unico modo di salvarsi era avere un rapporto con una donna, altrimenti sarebbe morto.

Fu Desiree Gagliano a salvarlo.

Lui non poté controllarsi quella notte. La prima volta di una donna è sempre dolorosa ma lui si era sfogato su di lei senza pietà, poteva immaginare quanto le faceva male. E lei era così tollerante che non emetteva nemmeno un suono, tremava soltanto tra le sue braccia.

Desiree era innamorata di lui, l’aveva sempre saputo, ma non le diede mai una possibilità. Perché lui non l’amava, inoltre sapeva che sua madre aveva fissato un matrimonio per lui. Ma lei era sempre al suo fianco, e dopo quella notte sentiva che sarebbe giusto darle un titolo e una possibilità.

Ricordava ancora quanto fosse intenso quel rossore sul lenzuolo.

Desiree si appoggiò sul suo petto, i suoi occhi si abbassarono leggermente ed emise un timido grugnito.

A lei piaceva Sebastiano, fu la sua segretaria per tanti anni, ma lei non era più vergine da tempo e non poteva farlo sapere a Sebastiano. Sapeva benissimo quant’era importante la purezza di una donna per un uomo. Per questo, quella notte aveva pagato una somma di denaro a un abitante del quartiere per aiutarla a trovare una ragazza vergine da mandare in camera da lui. Dopo che la ragazza uscì dalla camera, Desiree entrò facendogli credere che fosse lei a passare quella notte con lui.

“Se ti piacciono i vestiti di qui, comprane quanti ne vuoi.” Sebastiano disse accarezzando i capelli della donna.

“Quello è il camerino dei VIP, non puoi entrare, puoi andare in quello di destra.” La commessa disse ad Alisia.

In quei negozi di abbigliamento di lusso, i camerini erano tutti delle stanze separate, quelli dei VIP erano ancora più sofisticati. Nel camerino c’era una stanza interna dove si potevano provare i vestiti e una sala dove potevano stare gli amici o per riposarsi.

“Ok.” Alisia prese il vestito e si diresse verso la stanza sulla destra.

Mentre provò il vestito nel camerino, Alisia pensò a quella coppia di prima, nella loro conversazione le sembrava aver sentito parlare della famiglia Canova.

«È possibile che quell’uomo...»

Scarica subito l'app per ricevere il premio
Scansiona il codice QR per scaricare l'app Hinovel.