Capitolo 6
Punto di vista dell'autore
Svegliati, Charlie... svegliati, amico, Elvis sussurrò, è già mattina...
Charlie gemeva e sbadigliava.
Ho detto che Elvis alzò le spalle la mattina
"Merda, sono in ritardo al lavoro," si alzò Charlie e gridò. Come posso dormire sul divano? Perche' non mi hai svegliato? Guarda cos'hai fatto, ora sono in ritardo al lavoro, gridò Charlie.
Rilassati amico, so perche' fai tanta confusione, sei tu il capo, puoi andare al lavoro in qualsiasi momento e chiedere a Elvis di rispondere al telefono.
ah Charlie mi ha urlato la testa. Un improvviso attacco di mal di testa...
"Dev'essere una sbornia. Mi sono svegliato e ti ho trovato svuotare il mio frigorifero. Hai bevuto tutta la mia birra," borbottò Elvis.
"Non ricordo nulla", ricordò Charlie.
Perche' lo stai facendo? Guarda Elvis che punta alla bottiglia dietro il divano
Vuoi dire che ho finito? Charlie Haletta.
Mi hai davvero dato una battuta per smettere di bere ieri sera, ho dovuto costringerti a smettere di bere, Elvis si è lamentato.
Vaffanculo, stronza... vaffanculo, a causa tua, non posso fare sesso tutta la settimana, perche' ti odio... Elvis imita le parole di Charlie.
Odio che Charlie mi ordini di mantenere la faccia fredda.
Temo che Elvis possa imitare ulteriormente.
Charlie, un nero, si è rotto e ha lanciato un cuscino contro Elvis Presley, che ha riso incontrollabilmente.
Perche' non ricordo niente? "Ho davvero mal di testa", disse Charlie.
Sei sempre come quella persona. Bevi e ti comporti male. Alla fine della giornata, non ricordi una parola, disse Elvis.
E' vero, Charlie sorrise.
Ma penso ancora che sia strano che tu abbia dimenticato quello che hai detto, ma non dimenticherai mai che il tuo fottuto figlio di puttana di Elvis ti sta prendendo in giro.
Charlie lo indicò e gridò.
Non sono gay, quindi no, Elvis ha ridacchiato e cliccato come un bambino.
Qualunque sia la risposta di Charlie.
Bevi la zuppa della sbornia dietro di te e fai una doccia. E' un bene che i tuoi vestiti siano lì. Anche se non collassi più qui, mi mancano quei momenti. Elvis borbottò tra se stesso.
Non ti aspetti che venga a casa tua a sentire il gemito di tua moglie, ma hai sbattuto a terra il suo gatto grasso, vero? Charlie ha chiesto malizioso.
Hai ragione? A mia moglie piace molto il sesso, baby fuck me... baby... sto giocando, lui sorride.
Sono felice che tu sappia che Charlie ha sorriso.
Il re dei gatti sorrise.
Ha squillato il telefono di Charlie.
Chi potrebbe essere? Non è troppo presto? E' collassato.
E' mia madre, ha sussurrato ad Elvis Presley: "Sei morto".
Buongiorno, la madre di Charlie si è schiarita la gola e ha cercato di sembrare normale.
Charlie, sei pazzo? Cos'hai che non va? La tua faccia è ovunque su Internet, non sai che sei una figura pubblica? "Per favore comportatevi come qualcuno", gridò sua madre.
"Di che stai parlando, mamma? Non riesco a dormire. Mi calmerò quando mi sveglierò. Le tue sciocchezze sono diventate un'abitudine", rispose freddamente.
Chi è quel maniaco? Perche' ha usato la tua virilita' per catturarti? Sua madre ha perso di nuovo la calma.
Non conosco questa signora, ma credo sia scappata dall'ospedale psichiatrico chiuso da Charlie.
Oh, sua madre e' senza fiato, psicopatico?
"Sì, mamma, dal suo aspetto, quella ragazza non è normale", rispose Charlie.
Allora dovete trovarla e consegnarla alle autorita'. Spero che non provi dolore in questa zona. Me l'ha chiesto con ansia.
Come sta la mia piccola Maggie? Charlie ha chiesto.
La signora Tabitha ha spiegato: "Lei è molto brava. Lei le manca molto... Per favore, parlale. Si è chiusa dentro ieri e si è rifiutata di ascoltare le nostre suppliche. Suo padre l'ha offesa. Anche se si è scusato, lei sa quanto è testarda.".
Chadwick non è a casa? Dovrebbe parlarle, rispose Charlie.
E' andato per affari, ha risposto la signora Tabitha.
Addio, ha detto la madre di Charlie, e poi si è disconnesso.
Charlie, sei un fottuto bugiardo preso in giro da Elvis Presley.
Cosa, cosa? Charlie e' crollato.
Credo sia scappata dall'ospedale psichiatrico imitato da Elvis Presley.
Non ho mentito, cara, questa ragazza è anormale, Charlie rispose in modo convincente.
Se è così, è grave, Elvis sussurrò, e Charlie annuì.
"Meglio chiamare Maggie. Ho sentito che si è chiusa e non voleva uscire," mormorò Charles.
Quel ragazzo è un'altra storia che Elvis ha tirato le spalle
Lo so, ma la amo ancora, rispose Charlie e cominciò a comporre il numero di Maggie.
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"Non disturbarmi, Ramela," gridò nonna Tessie. "Sono sempre colpa mia. Tutta Ramela, non posso ottenere una benedizione in una volta."
Guarda i lividi che mi ha dato mia madre, è sbagliato difendere mia nipote? Le ho detto che il bastardo ha fatto del male a Stella, ma guarda... ha urlato, esponendo la ferita sul collo, e le lacrime sono scese... tutti mi odiavano, ed era arrabbiata
Non dire altro sulla supplica di nonna Tessie, la ferita e' stata un incidente, sai quanto e' capricciosa tua madre.
Giocare veloce e sciolto? Lamela ha chiesto con uno sguardo beffardo. Lei non è una persona capricciosa. Lei è una fottuta pervertita. Sapete la differenza tra mormorio della nonna Lamela e mormorio? Chi ha ferito la figlia perché ha fatto la cosa giusta? Chi e' stato?
Tua madre ti ama incondizionatamente, ma dovresti nasconderti quando ti lascia. Forse non succederà, ha suggerito nonna Tessie.
Vuoi dare la colpa a me? "Quell'uomo è arrogante," insistette Ramela. "Dovresti stare al fianco della nonna, così puoi vederlo con i tuoi occhi".
Mi fido di te, cara, non piangerò, hai pianto tutto il giorno e hai gli occhi gonfi, ha detto nonna Tessie.
Grazie per essere stata al fianco di mia nonna, per questo ti amo. Lamella brontolava e la teneva tra le braccia.
"Ti amo di più," rispose nonna Tessie, accarezzandola sulla schiena con uno sguardo fiducioso.
Stella si e' incolpata, sapevi che ieri sera si e' rifiutata di mangiare? Lisa e' arrabbiata anche con tua madre perche' ti ha mollata.
Oen! Mi amavano, e Lamella sorrise e si asciugò le lacrime.
Voglio chiarire quello che hai detto, quando saranno arrabbiati, questo causerà tanta confusione, altrimenti nonna Tessie si lamenterà e comincerà a chiarire la confusione causata dalla rabbia di Mela.
A volte rompeva il vaso accanto al letto, strappava le tende e molte altre cose arrabbiate.
Dobbiamo cambiare le tende e comprarti un nuovo vaso e arte, perché sei riuscito a romperle ieri. Nonna Tessie e' chiusa.
Scusa, nonna Ramela e' molto arrabbiata. Sono andata a trovare Stella, non doveva dispiacersi per tutto quello che diceva.
"Non serve, tesoro, è andata a scuola," rispose nonna Tessie.
Cosa, cosa? E' andata a casa ieri, perche' si e' affrettata? Lamela borbottò.
Tuttavia, non la biasimo. Questo è il suo modo di evitare i suoi genitori. Lei si sente sempre triste per l'esperienza di sua madre. Sai quanto sono vicini. Penso che fare nuove amicizie la aiuterà a non sentirsi sola. Tessie ha spiegato a se stessa.
Hai ragione, nonna. Claudia mi manca così tanto. Lei è l'unica che può capirmi. Quando è morta, una parte di me è morta, ma con il passare del tempo, sono riuscito a guarire. Mamma e papà le hanno fatto davvero male.
So che i tuoi genitori rimpiangono la loro decisione e credo che se ne pentiranno anche se rifiutano di ammetterla.
Il loro rimpianto non l'ha lasciata tornare, quindi le credo. Quindi, sai, ho pregato mia madre, e Stella ha fatto lo stesso. Ma mia madre non ha ascoltato le nostre suppliche. Che razza di genitori non si fidavano dei suoi figli, o la mia Lamella avrebbe pianto ancora di più.
Ti ho detto di non piangere. Infatti, non ho pianto, il che non significa che non abbia provato dolore. Vedere Stella così vicino mi ricorda il mio ricordo di aver provato a seppellire nonna Tessie. Ha urlato e Ramela tremava.
Nonna, scusa, Mela balbettò, nonna Tessie cominciò a singhiozzare.
Mi manca davvero. Pianse ancora più forte. Mela non aveva altra scelta che consolarla.
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Stella passeggiava per la scuola, che era una delle proprietà lasciate a lei dalla defunta madre. Si è persa, e Ramela deve accompagnarla, ma le cose sono cambiate.
Scusi, si e' avvicinata a un gruppo di studenti di passaggio. Puoi portarmi all'ufficio direzionale?
Stai indietro, stronza, ti sembro una tabella di marcia? Lo studente e' collassato.
Non preoccuparti per lei. Aliana è una principiante, vuole attirare la tua attenzione. Lei non conosce la famosa Aliana Wright che uno dei suoi amici ti ha detto.
Serayah, la sua seconda amica, ha detto: "Ha appena fatto una domanda. Non importa. Dovresti chiederglielo direttamente invece di frustarla. È maleducato".
Mi hai appena dato del maleducato? "Come osi gridare a Valerie in questo modo", disse, tirando forte i capelli di Seraya.
Lascia andare i miei capelli Serayah pianse
Stella si trovava ostinatamente nella sua posizione, non sapeva cosa fare dopo. Dall'interferenza alla gestione dei suoi affari, quando una delle ragazze l'ha aggredita, stava ancora pensando.
Come osi, stronza? "Guarda cosa hai fatto, i miei amici stanno combattendo per te ora", disse.
Smettila di assillare mia figlia... fai attenzione a quello che mi dici, leggimi le labbra, e di' velocemente "Non prenderò un cazzo per nessuno". Se mi metti alla prova, picchierò Stella severamente.
Valerie, ti ha appena risposto. Ariana ha contribuito a questo. Quello che mi ha fatto arrabbiare è stato il suo coraggio di chiedermelo.
"Smettila di dire sciocchezze," gridò Zelaya ansimando e soffrendo di un terribile mal di testa.
Non sapevo ci sarebbe stata una semplice domanda. Stella vuole saperlo.
Ancora non capisci, vero? Forse qualcosa puo' aiutarti a schiarirti il cervello. Valerie ringhiò e alzò la mano per colpire Stella, ma rimase intrappolata nell'aria.
Ingrid mi lasciò andare la mano, gridò, ma Ingrid rifiutò di lasciarla andare.
La ragazza e' andata dalla parte sbagliata e Aliana ha lottato.
Non ti stanchi mai di litigare, vero? Cosa ha fatto per giustificare il trattamento? Ingrid l'ha frustata.
Ti prego, lasciami andare, ti prego, piangeva Valerie.
Lo faro', ma ad una condizione, non giocare mai piu' con lei, capito? Ingrid ha chiesto.
Si'... si'... Valerie rispose velocemente e Ingrid si arrese.
"Andiamo, amici," disse, e Ariana e Valerie la seguirono.
Ti guardo mentre grugnisci Ariana e poi fai un passo indietro.
Cos'è quello? Stella sorrise
"Non prestare attenzione a mia sorella, è una persona combattiva," rispose Ingrid.
A proposito, io sono Stella, e tu?
Ingrid rispose di tendersi la mano, cosa che Stella accettò prontamente.
Benvenuto al liceo Stella, stai cercando un ufficio esecutivo, giusto? Ingrid ha chiesto.
Si', sono Stella.
Dai, ti mostro come sussurra.
