Capitolo 6 - L'inizio dell'avventura
Stava guidando senza meta, aveva bisogno di pensare con calma, si fermò in una piazza, era piena di fiori, si chiese come mai non l'avesse mai notata prima, ci passava quasi sempre davanti mentre andava al lavoro.
"Certo che non ve ne siete accorti, eravate troppo impegnati a pensare alle vostre beghe, non vi sareste nemmeno accorti se un asteroide fosse caduto qui".
Si sedette su una panchina e prese un taccuino dalla borsa: le piaceva molto prendere appunti, la manteneva sana e organizzata, e iniziò scrivendo il titolo...
"Elenco delle cose che voglio fare prima di morire".
Per un attimo ha pensato che il titolo fosse troppo drammatico, ma poi ha detto:
"Fanculo, credo che un po' di dramma sia proprio quello di cui ho bisogno".
"Da dove comincio?", pensò... forse dalle cose che mi piacciono, da quelle che non ho fatto per mancanza di opportunità o per paura di rischiare; gli piaceva ballare, ricordava, ma non lo faceva da anni, comincerò da lì:
1. Tornare a ballare
2. Ubriacarsi in un pub irlandese
3. Bacio sotto la pioggia
4. Fare l'amore.... -Fare sesso andrebbe bene, ma lui voleva provare qualcosa, non solo un piacere momentaneo, ha messo come nota "escludere i playboy".
5. Nuotare in un lago mezza nuda. -L'aveva visto nei film e aveva sempre voluto farlo.
6. Guidare un'auto da corsa
7. Trovare un uomo da amare... capire che questo punto deve essere raggiunto prima del punto numero 4. -Ha inserito una nota a piè di pagina: non poteva farlo con chiunque.
8. Fare più amicizie
9. Imparare a dire di no, quando è necessario. -Ho dovuto esercitarmi molto su questo punto.
10. Viaggiare in un luogo che mi piace con una persona speciale.
11. Sposarsi (un giorno)
12. Fare un picnic a mezzanotte
13. Vivere piuttosto che lavorare...
Guardando l'elenco concluse che 13 voci erano sufficienti per il momento, rimase seduta per diversi minuti, ora aveva molto tempo libero anche per riflettere, "niente più straordinari" pensò, aveva una vita e d'ora in poi l'avrebbe vissuta.
Tornò a casa sorridendo, aveva molto da fare, per prima cosa doveva comprare dei vestiti "meno noiosi", poi sarebbe andata a trovare Lucas e si sarebbe assicurata che tutto fosse ancora a posto, per il momento avrebbe chiamato sua sorella per aiutarla con il suo nuovo look, Cassy aveva insistito per anni per uscire con le "ragazze" e rinnovare il suo guardaroba, ma lei aveva sempre la scusa perfetta "Non sono una modella Cassy, sono un avvocato, non ho bisogno di vestirmi come per una sfilata", "Nessuno mi prenderà sul serio se sono vestita di rosa", c'erano sempre un sacco di scuse per evitare di indossare abiti appariscenti, lei preferiva così, in un lavoro pieno di uomini non voleva spiccare per le sue curve, voleva essere rispettata per il suo intelletto, purtroppo fin dall'inizio il suo capo l'aveva assunta con secondi fini, si disse che tutto ciò era passato e che ora avrebbe preso le redini della sua vita.
Il pomeriggio passò velocemente, Cassy si comportò come se stesse vestendo una donna al suo primo debutto, il suo entusiasmo era contagioso, alla fine Avy si godette tutta l'attenzione, ovunque andasse la gente si girava a guardarla, era evidente che il cambio di colore le donava, sua sorella aveva rinfrescato la sua immagine e lei sembrava più giovane e allegra che mai.
