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Le lacrime della sabbia

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Magique
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Riepilogo

In un regno dimenticato del deserto, una giovane donna di nome Myriam viveva una vita semplice, lontano dalle intrighi del palazzo. Figlia di un mercante di tappeti, trascorreva le sue giornate sognando avventure, ignara che il suo destino stava per cambiare con una semplice scoperta. Una sera, mentre esplorava una rovina abbandonata, scoprì una lampada antica, coperta di simboli strani. Strofinandola per curiosità, una nuvola dorata si liberò e un essere maestoso apparve: Azar, un genio millenario con occhi d'oro e un sorriso affascinante. — Mi hai liberato, dolce mortale, mormorò. Ti sono concessi tre desideri. Ma prima che potesse rispondere, un'ombra si estese attorno a loro. Un secondo genio emerse dall'oscurità, la sua pelle segnata da crepe scure, i suoi occhi di un rosso infuocato. — Non può appartenerti, Azar, ringhiò. Anche lei ha liberato me. Era Kael, un genio maledetto, condannato dagli dèi per aver tradito il suo popolo. Dove Azar rappresentava la luce, Kael incarnava la distruzione. Ma entrambi erano legati a Myriam dallo stesso desiderio: quello di essere liberati definitivamente… e di amare un'ultima volta. Intrappolata tra di loro, Myriam si ritrovò al centro di un duello ancestrale. Azar voleva proteggerla, Kael desiderava possederla. Eppure, dietro l'oscurità di quest'ultimo, Myriam intravedeva un dolore infinito. E mentre doveva scegliere a chi concedere il suo ultimo desiderio, il suo cuore vacillò. Perché contro ogni aspettativa… li amava entrambi.

Triangolo AmorosoOdioVero AmoreDominanteBadboyPossessivoSentimentaleDemone

Capitolo 1 – Il Mercato delle Illusioni

Myriam

Il sole brucia il cielo del deserto, tingendo l'orizzonte di riflessi dorati e porpora. L'aria vibra di calore, eppure, il mercato di Samarcanda brulica di vita. I mercanti gridano i loro prezzi, i profumi delle spezie inebriano i passanti, e le ombre danzanti delle bancarelle offrono un rifugio effimero contro l'ardore del giorno.

Mi faccio strada tra la folla, evitando di poco un venditore di tappeti che cerca di sbarrarmi la strada con un sorriso troppo insistente.

— Un tappeto volante, bella dama? Solo qualche moneta d'oro per sorvolare le dune come una principessa!

Rollo gli occhi e proseguo il mio cammino.

Questo mercato è una promessa di meraviglie e misteri, ma nasconde anche trappole per le anime imprudenti. Mio zio mi ha spesso avvertita di non allontanarmi troppo, ma oggi ho deciso di esplorare oltre i sentieri conosciuti.

Un brivido percorre la mia pelle quando giro in un vicolo stretto, fiancheggiato da botteghe silenziose. Qui, le voci sono più basse, gli oggetti in vendita meno ordinari. Talismanni pendono dalle vetrine, e simboli antichi sono incisi nel legno delle porte.

Mi fermo davanti a un negozio più oscuro degli altri. Un'insegna rovinata indica: "I Tesori Dimenticati".

Intrigata, scosto il drappo polveroso e penetro all'interno.

La Lampada del Destino

L'odore del legno antico e dell'incenso mi avvolge immediatamente. Gli scaffali sono sovraccarichi di artefatti di cui l'età sembra superare la comprensione. Dietro il bancone, un vecchio dagli occhi penetranti mi osserva in silenzio.

— Sento in te una curiosità pericolosa, sussurra con voce profonda.

Faccio una smorfia, ma il mio sguardo è già attratto da un oggetto, posto da parte sotto una campana di vetro.

Una lampada.

È di un oro opaco, incastonata di incisioni complesse che sembrano ondeggiare sotto i miei occhi. Una forza strana emana da essa, come se mi stesse chiamando.

— Questa lampada…

— Non è in vendita.

Il suo tono è categorico, ma il mio cuore batte più forte.

— Perché?

— Perché ospita un destino a cui pochi sopravvivono.

Un brivido scorre lungo la mia nuca.

— E se sono pronta a scoprirlo?

Il vecchio mi scruta a lungo, poi, contro ogni aspettativa, accenna un sorriso enigmatico.

— Allora, prendila… ma sappi che, una volta tra le tue mani, non potrai più tornare indietro.

Deglutisco, poi allungo le dita verso la lampada. Non appena la mia pelle sfiora il metallo, un brivido elettrico mi attraversa, e l'aria attorno a me diventa più pesante.

Barcollo.

Il mondo si capovolge.

Il Primo Genio

Una raffica di vento emerge dal nulla, sollevando la polvere e spegnendo le lanterne. Il vecchio si ritira in fretta mentre la lampada trema tra le mie mani.

Un vortice di fumo dorato esce dall'oggetto, crescendo, contorcendosi, fino a prendere una forma umana.

Poi, due occhi ambrati si aprono, brillanti come stelle nella notte.

— Chi… mi ha svegliato?

La sua voce risuona nelle mie ossa, dolce e imperiosa allo stesso tempo.

Indietreggio di un passo, il cuore che batte all'impazzata. Davanti a me c'è un uomo di una bellezza incantevole, vestito con una tunica di seta bianca, bracciali d'oro adornano i suoi polsi possenti. I suoi capelli scuri incorniciano un volto scolpito dai tratti perfetti.

— Io… mi chiamo Myriam, balbetto.

Lui inclina la testa, il suo sguardo si sofferma su di me con un'intensità disturbante.

— Myriam… Hai risvegliato Azar, il genio del destino.

Il suo sorriso è sia affascinante che enigmatico.

— E secondo le antiche leggi, questo significa che ora sono legato a te.

Un brivido mi percorre la schiena.

— Legato…?

Azar si avvicina lentamente, e l'aria attorno a noi diventa più densa, carica di una tensione elettrica.

— Sì, mia dolce. Sono il tuo servitore… e il tuo fardello.

Il suo dito sfiora la mia guancia, e un calore ardente si diffonde sotto la mia pelle.

— Fai un desiderio… e lo realizzerò.

Sono incantata, incapace di distogliere lo sguardo.

Ma mentre mi accingo a parlare, una nuova raffica scuote la bottega.

Un altro fumo, questa volta più scuro, si alza nell'aria.

Una forza bruta, selvaggia, si impone.

— Non ascoltarlo, Myriam…

La voce è più profonda, più roca.

Il mio respiro si blocca.

Un secondo genio è apparso, ma la sua energia è tutta un'altra. Dove Azar emana un calore confortante, lui sprigiona una potenza bruta e indomabile.

I suoi occhi sono di un nero abissale, e il suo sorriso è un misto di scherno e minaccia.

— Io sono Kael… e sono colui che esaudirà davvero i tuoi desideri.

L'Inizio del Triangolo

Sono bloccata tra di loro.

Due geni. Due forze contrarie.

Uno luminoso, l'altro oscuro.

Il loro sguardo su di me mi fa rabbrividire.

E capisco, in quel momento, che la mia vita non sarà mai più la stessa.

L'aria crepita attorno a me, saturata di un'energia soprannaturale che mi sfugge completamente. Due geni, emersi dal nulla, mi fissano come se fossi un pezzo chiave in un gioco di cui ignoro ancora le regole.

Da un lato, Azar, con gli occhi dorati e il sorriso incantevole, emana serenità e controllo. Si tiene con una grazia naturale, la sua tunica bianca fluttua leggermente come se fosse in armonia con l'aria stessa.