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Capitolo 6

CECILIA:

Mi girò e mi fissò dritto negli occhi, mi fece un sorriso sarcastico.

Un brivido attraversò il mio corpo, ero perso, lui stava baciando il mio corpo follemente.

Volevo scappare, ma purtroppo non potevo.... quindi decisi di rimanere fermo e lasciargli fare quello che voleva.

SAULO: Ero eccitato dalla situazione, sono un maniaco del sesso, la puttana mi ha fatto eccitare.... le ho tirato giù le mutandine con una sola tirata.

Ero in pura estasi!

Le mie dita hanno invaso la sua intimità, lei si è lasciata sfuggire un urlo, poi ho iniziato a gemere, eccitato da quello che stava succedendo.

-Ti voglio adesso, non posso più aspettare, neanche per un momento, ha cercato di fare una specie di scherzo,

Il suo sguardo era quel vuoto profondo, potevo implorare in esso, e non tornare più indietro, mi fissava, come se potesse vedere dentro di me.

Ho messo il preservativo e mi sono avvicinato a lei, al momento si è spaventata per un secondo, ho pensato che fosse inesperta, doveva essere una mia impressione, le ho spostato le gambe, non ha chiuso le gambe come immaginavo, non sembrava a suo agio e ho iniziato a penetrarla.

Lei è molto stretta, ho fatto fatica ad entrare nella sua figa, con la mia prima inversione, lei ha dato un urlo, aumentando la mia eccitazione, ho iniziato a fare movimenti forti, che mi toglievano il respiro ad ogni spinta.

Che figa stretta che hai, puttana!

CECILIA: Sento un enorme dolore fisico.... ho pianto, finalmente, ho fatto uscire l'urlo che mi si era bloccato in gola.

Pensavo di svenire, avevo la nausea e un forte mal di testa!!!

Piangevo molto, l'incubo sembrava non finire mai.

Era un animale senza cuore!

Ero disgustato da me stesso, mi ha messo a quattro zampe, ho sentito la sua fermezza mentre mi tirava i capelli e allo stesso tempo mi accarezzava tutto il corpo.

SAUL: Ho continuato dentro di lei, ho visto quanto era stretta, quando ha urlato, ho capito cosa stava succedendo, la puttana era vergine.

---Che cosa vuoi dire?

Qui nei bassifondi le ragazze liberano la figa, a dodici anni .... non ho smesso di mettere il mio cazzo in quella figa deliziosa, lei gemeva dolcemente so che era dolore, ma questo mi faceva impazzire di piacere.

Sono venuto come un pazzo, anche dopo essere andato via il mio cazzo è rimasto eretto!

Il preservativo era intriso di sangue, e il sangue scorreva lungo le sue gambe.

Ho cambiato il preservativo e l'ho penetrata, forte e veloce, quella figa è un paradiso.

Stavo quasi per esplodere da tanta eccitazione!

Gemetti e le leccai il collo, sospirando con lussuria.....in poco tempo venni di nuovo.

CECILIA:La mia anima e il mio corpo erano suoi, ha fatto tutto quello che pensava di avere il diritto di...... io sono sua, per fare tutto quello che vuole, esco dalle mie fantasticherie con lui che parla.

Sembra felice!

SAUL: Puttana, ora sei mia, fino al giorno che voglio!

Non pensare nemmeno di provare a scappare da me, ti troverò all'inferno!

C'è un altro dettaglio, non puoi stare con altri uomini, servirai solo me.

----La tua vita mi appartiene!

----Lavori, puttana?

CECILIA: Sì!

SAULO: Dove?

CECILIA: Al bar di Dora.

Ogni sera verrò a farti visita, tieniti pronto, puoi pagare l'affitto da solo, spero che tu non sia in ritardo.

Rimase immobile a fissare il nulla, uscii dalla baracca lasciandola distesa sul pavimento.

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