CAPITOLO V: GUARDONE
POVIZIONE DI ALESSIO
Ok, perché è rimasto in silenzio? Questa è la fine, credo, eravamo finiti prima ancora di cominciare. Credo che questo sia il momento in cui vengo respinta. Brie mugola nella mia testa. Inizio a singhiozzare e a tremare.
"Bambolina, non ti respingerò...". Non riesco a capire il suo discorso perché io e il mio lupo stiamo ululando di gioia, poi mi accorgo che i suoi occhi sono neri e la sua presa è stretta, strettissima, tanto che so che mi lascerà un livido e diventa sempre più stretta ogni secondo che passa.
"Zavier, mi stai facendo male" e subito la sua presa si allenta e... aspetta, è duro? Gli ho appena dato un soprannome? Ecco che il rossore arriva puntuale, a volte odio la facilità con cui arrossisco, e con "a volte" intendo ogni volta.
"Tesoro, come mi hai appena chiamato?", esclama con decisione.
"Io? Beh, ehm... ho detto... no, non ho detto niente, non mi è uscito niente da queste piccole labbra", davvero balbetto e arrossisco? Davvero l'universo? Davvero? "Wow, bel salvataggio, davvero credibile", sbuffa Brie e alza gli occhi al cielo. Non è colpa mia se la presenza dei miei compagni mi fa perdere il cervello, è colpa della dea della luna. Un po' di calore posso sopportarlo, ma questo no, va ben oltre le mie possibilità.
"Sappiamo entrambi che non è vero", dice sfiorandomi il labbro con il dito di fuoco e il pollice, che hanno entrambi un anello, "ora fai la brava ragazza e ripeti quello che hai detto, poi forse ti ricompenserò", dice con tono dolce. Le mie mutandine si allagano e le mie guance si infiammano puntualmente e ovviamente lui ridacchia in modo sexy, aspetta, può una risatina essere sexy?
POV DI XZAVIER
Non mi aspettavo che mi desse un soprannome, né mi aspettavo la reazione del mio corpo a quel soprannome. Sentirle pronunciare il mio nome, anche in versione abbreviata, è stato come accendere l'interruttore della mia spina di eccitazione, la mia reazione è stata istantanea. Non avevo mai pensato che qualcuno potesse farmelo diventare così duro e veloce.
"Sappiamo entrambi che non è vero", le dico con tono dolce mentre strofino le mie dita sulle sue labbra morbide, piene e peccaminose, dopo che lei ha cercato di negare di aver detto qualcosa. "Ora fai la brava e ripeti quello che hai detto, così forse ti ricompenserò", aggiungo sperando di ottenere una reazione da lei, e subito dopo vengo benedetto da quella bella tonalità di rosso che ho imparato ad amare e da quel dolce profumo di eccitazione che mi fa quasi venire voglia di sbavare "quasi vero? Certo" sogghigna Damien.
Cazzo, non vedo l'ora di vedere fino a dove arriva il rossore, riguarda tutto il corpo o solo le spalle? "Eppure lui dice che sono io il pervertito", sogghigna Damien e alza gli occhi al cielo. È solo geloso perché la nostra compagna deve ancora incontrarlo, ecco perché si comporta come se qualcuno gli avesse infilato un tronco d'albero su per il culo. "Beh, lah di dah sei un ragazzo intelligente, sono impressionato", dice con sarcasmo. Aspetta, gratta che non è un tronco d'albero, o è l'albero intero o sta vedendo il suo periodo maschile "un manroide".
"Perché sei duro" dice lei con innocenza e io rimango a bocca aperta, non per mancanza di parole, ma sono fin troppo volgari "Oh sì, Xzavier, per favore spiega al nostro compagno normale e non pervertito come te perché mai sei duro".
Sono duro perché hai un odore così fottutamente buono che mi fai venire voglia di scoparti finché non riesci ad aprire gli occhi o a formare una frase coerente. Sono duro perché adoro il tuo rossore e muoio dalla voglia di vedere fino a che punto si spinge e in quanti punti il mio freddo diventa rosso. Voglio adorare e stuzzicare il tuo corpo con le mani, la bocca e il cazzo finché non ti sentirai senza ossa e completamente soddisfatta.
Per questo sono una bambola dura, ma se ti dico queste cose probabilmente scapperai a gambe levate.
POV SCONOSCIUTO
Non riesco a sopportare la vista del mio angelo tra le braccia di quello stronzo, è così esasperante che quasi vorrei farlo fuori proprio lì, ma devo aspettare ancora qualche settimana e lei sarà mia. Spero che una parte di me stia crescendo in lei e allora sarà mia in tutti i sensi, ma per ora devo solo accontentarmi di guardarla da lontano. Pensavi davvero che mi sarei dimenticato di te, angelo?
Mi fa male che probabilmente non ricordi la notte magica che abbiamo trascorso, eri così docile e dolce. Non riesco a togliermi le immagini dalla testa. Eri in egual misura carina e sexy, tutta drogata e non posso fare a meno di chiedermi come saresti da sobria.
Ho già pianificato tutto, devo solo aspettare il mio momento e presto ti stringerò di nuovo tra le mie braccia.
È scritto nelle stelle, baby, fanculo alla dea della luna. Dovevi essere mia, ma in qualche modo la dea della luna ha rovinato tutto, ma ora ho intenzione di rimediare. Il primo passo è stato prendere la tua verginità e possibilmente metterti incinta. Una volta che ti avrò di nuovo tra le mie braccia, passerò l'intera giornata a liberarti dell'odore e del tocco di questo bastardo, perché tu appartieni a me e solo a me. L'unica ragione per cui ti lascio incinta è che non sarai in grado di scappare, finché non ci incontreremo di nuovo, angelo.
