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La specialista

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Mary Lundh
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Riepilogo

Adeline Howland aveva visto solo il peggio dell'amore: da studentessa universitaria inesperta, si era lasciata rapire da un bel giovane che l'aveva sedotta senza sforzo, e tre mesi dopo si era fidanzata con lui. La sera delle prove del matrimonio il suo fidanzato fugge senza spiegazioni. Un anno dopo, dopo aver trascinato la sua sfortuna in tutti gli ambiti della sua vita, scopre un modo per superare la ferita. Sarebbe diventata una donna calcolatrice che cercava solo di trarre profitto dagli uomini, da quel momento in poi tutte le sue relazioni affettive furono un affare molto redditizio, mai più amore, solo profitto e divertimento seguendo le sue regole, usando la sua bellezza come vantaggio per entrare nel mondo che tanto la ripugnava, l'"élite sociale” di uomini ricchi e potenti, con l'unico scopo di fare soldi e vendicarsi di coloro che avevano deriso il suo dolore, così era diventata “la Specialista”, una donna che poteva trasformarsi nella compagna perfetta per qualsiasi uomo con la sola firma di un contratto. Tutto andava bene fino a quando Cameron Black, un miliardario molto bello e disperato, le offre 2 milioni di dollari per assumere i suoi servizi; lei si lascia tentare e accetta l'accordo senza rendersi conto dei guai in cui si sta cacciando. Reti sociali @marylundhautor FB/IG Copyright ©Mary Lundh. Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di quest'opera può essere riprodotta in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, compresi la reprografia e l'elaborazione informatica, senza l'autorizzazione scritta del titolare del diritto d'autore, fatte salve le sanzioni previste dalle leggi nazionali e internazionali.

MiliardarioCEOMatrimonioRomanticoSessoPassione18+

Capitolo 1

San Giuseppe, agosto 2018

Si potrebbe pensare che essere giovani e belli sia una grande fortuna, ma con il passare degli anni Adeline Victoria Howland si rese conto che questa idea era totalmente sbagliata, l'essere giovani era solo una fase della vita in cui tutti commettevamo degli errori e ancora di più se madre natura ti aveva favorito con un'attrattiva fuori dal comune. La sua giovinezza era stata piena di situazioni in cui avrebbe dovuto essere più razionale, più riflessiva, più forte, più sua, ma Adeline non si era mai considerata una donna molto intelligente, e quando i suoi genitori avevano insistito perché studiasse contabilità all'università, lei, come ogni figlia obbediente, aveva cercato di accontentarli, Al secondo anno di università si era già adattata alle dinamiche della carriera e alle richieste dei professori, ma non era quello il suo sogno, voleva solo essere la figlia perfetta che i suoi genitori volevano avere, anche se non era del tutto felice, tutto andava bene nella sua vita fino a quando non incontrò lui.

Era un mercoledì e stava camminando di fretta per andare a lezione, come sempre si svegliava con mezz'ora di ritardo e poi doveva correre a prendere il treno, stava per attraversare una delle strade che portavano al campus quando accadde. Le cadde uno dei suoi libri in mezzo alla strada, si chinò per raccoglierlo senza rendersi conto che un'auto stava arrivando ad alta velocità e stava per investirla.

“Attenzione!”, gridò qualcuno.

Alzò lo sguardo per vedere un furgone che veniva nella sua direzione, lo shock la lasciò immobile, la sua mente le diceva di alzarsi, di correre, ma il suo corpo non si muoveva.

“Mio Dio!”, disse infine, ma qualcuno l'aveva già fatta rotolare sul suo corpo e la cosa successiva che sentì fu un duro colpo alla testa.

“Stai bene?” ripeté la voce, lei aveva le vertigini e sentiva un dolore lancinante alla testa.

“Credo di sì”, rispose lei, toccandosi la testa.

“Quante dita vedi?”, chiese lui alzando due dita verso il suo viso, e fu allora che lei lo vide. Il suo cuore ebbe un sussulto e rimase senza parole.

“Ti senti in colpa?”, ha aggiunto.

“Sto bene, ho sbattuto la testa”, la sostenne per aiutarla a sedersi e iniziò a controllarle la testa per verificare che non sanguinasse.

“Non c'è sangue, credo che non siamo caduti così forte”.

“Mi hai salvato”, lui la guardò attentamente e sorrise, in quell'istante lei capì di essere innamorata.

“Non è stato niente, non avrei permesso che una donna così bella venisse investita”, arrossì subito.

“Grazie!” riuscì a dire prima di sentirsi ancora più a disagio, lui sorrise di nuovo.

“La prossima volta che attraversate la strada, assicuratevi di avere i libri ben saldi al loro posto”.

Certo, io sono Adeline”, disse lei passandogli la mano e lui le passò la sua: “Io sono Adeline.

“Piacere di conoscerti Adeline, io sono Nick”.

Dopo quel movimentato incontro la sua vita è cambiata, Nick è diventato il centro della sua esistenza, le ha chiesto di uscire più volte prima di chiederle di sposarlo più tardi quel mese, lei è rimasta sorpresa da tutte le attenzioni che riceveva da lui e dopo 3 mesi di frequentazione lui le ha chiesto inaspettatamente di sposarlo.

“Adeline, so che ci conosciamo da poco tempo, ma sento che siamo fatti l'uno per l'altra: vuoi sposarmi?”.

“Lo voglio”. Era esitante, sapeva di dover dire di no, ma comunque rispose: “Lo voglio”.

“Per un attimo ho pensato che avresti detto di no”, scherzò con lei, senza sapere che aveva ragione.

“Mi scusi, mi ha colto di sorpresa”, le rivolse un sorriso forzato.

“Venite a festeggiare...”.

“Nick. Non ho ancora conosciuto la tua famiglia, non parli mai di loro”.

“Non preoccuparti, lo farai presto, sono ansiosi di conoscerti”.

“Davvero?”, era incuriosita, a quanto pare la famiglia di Nick era già a conoscenza della sua esistenza.

“Certo, parlo sempre di te, hanno accettato il nostro fidanzamento”, era troppo felice per notare il sarcasmo nella voce di lui.

“Forse prima dovremmo parlare con i miei genitori”.

“Qualunque cosa sia necessaria, tesoro, spero solo che tu non cambi idea”.

“Non lo farò”, affermò con veemenza.