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Il compagno maltrattato dell'alfa

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Philipa__
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Riepilogo

Abuso: trattamento ingiusto o crudele di qualcuno. Mate: cioè anima gemella. Qualcuno con cui sei destinato a stare per tutta la vita dalla dea della luna. Amica maltrattata:..........Carla. Questo è ciò che puoi usare per descriverla: non ha niente. Genitori a cui non importa se è viva. Pack uomini che vengono a violentarla di notte. Una sorella che non sopporta di vederla. La vita non potrebbe andare peggio o almeno così pensa finché non incontra qualcuno il cui nome può far tremare le persone Alpha Kyle.

LicantropiSangueLupiRomantico

Capitolo 1: Introduzione

Pace, silenzio e oscurità

Questo è quello che succede quando si dorme, giusto? Purtroppo non c'è pace nella mia vita. In effetti, per molto tempo, non c'è stata.

Sono stato svegliato con un pugno nello stomaco. Mi sono rapidamente seduto sul letto in stato di shock. Cosa sta succedendo?

Ho strizzato gli occhi per adattarmi all'oscurità. C'erano quattro uomini nudi davanti a me.

"Chi vuole andare per primo?" chiese uno di loro.

Sussurrarono tra di loro prima che tre di loro se ne andassero. L'uomo rimanente mi ha tirato via le coperte prima di gettarle in un angolo della stanza.

"Alzati"

Mi alzai in piedi. Mi tirò rudemente verso il bagno. Dormivo sempre nuda perché gli uomini del branco non accoppiati erano arrapati tutta la notte. Era mio dovere compiacerli... secondo i miei genitori.

Mi trascinò nella vasca. Staccò la doccetta dalla sua posizione e girò la manopola mentre l'acqua scorreva. Poi lo mise dentro il mio clitoride.

Ho urlato di dolore, l'acqua era molto calda. Mi ha coperto la bocca con la mano

'Zitto' disse. Ho annuito mentre piangevo

Lasciò cadere la doccia sul pavimento prima di inserire il suo cazzo dentro di me spingendomi contro il muro. Ho chiuso gli occhi e ho pregato in silenzio che il mattino arrivasse in fretta.

*******************

Mi svegliai molto dolorante. Entrai in bagno, mi lavai i denti e feci una doccia. Quando ho finito mi sono messo un paio di jeans blu, una felpa nera e un paio di vecchie scarpe da ginnastica rosse e bianche. Scesi rapidamente al piano di sotto, in cucina. Quando sono entrato ho visto i miei genitori con il resto del branco

Buongiorno alfa, buongiorno luna' dissi chinando la testa. Rifiutavano che li chiamassi mamma o papà perché mi vedevano come una vergogna.

Avevo 17 anni e non avevo ancora trovato il mio compagno, in più pensavano che fossi troppo debole e preferivano mia sorella a me perché era così schietta

"Sei in ritardo" ringhiò mio padre

"Mi dispiace, non succederà più, signore".

"Sarà meglio di no".

Tirai fuori le lasagne dalla credenza e cominciai a preparare la colazione. Quando ebbi finito, servii a tutti un piatto e aspettai che finissero.

Dopo un po' cominciarono ad uscire uno ad uno. Immediatamente l'ultima persona se ne andò, il mio stomaco brontolò. Ho preso la pentola e ho usato la mano per impacchettare le lasagne avanzate. Stavo per metterle in bocca, finché qualcuno mi ha colpito la mano facendo cadere il cibo sul pavimento.

Le lacrime mi annebbiarono la vista. Alzai lo sguardo: era mia sorella Rachel. Ho guardato il cibo sul pavimento e poi verso di lei.

"Cosa pensi di fare?" Ringhiò

"Avevo fame".

"E allora?"

"Mi dispiace"

Ha sibilato poi mi ha urtato facendomi inciampare un po' prima di uscire dalla cucina.

Mi sono asciugato le lacrime. Andai di sopra nella mia stanza e presi il mio zaino assicurandomi di avere tutto prima di scendere e uscire di casa.