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CAPITOLO 07

— Non è un mostro — dice Devon, con fermezza, come se si stesse offendendo, ed è quasi pietoso vedere quanto ci creda davvero.

— Cosa vuoi che faccia ?

I suoi occhi restano fissi in quelli di Kevin. C’è verità nella sua sincerità, nella sua volontà di redimersi. Per questo vecchio amico, Kevin è disposto a provarci. Vuole salvare il suo Branco dal destino su cui i loro antenati li hanno condannati.

— Allora consegnamelo — chiede Kevin. — Lo terrò sotto controllo all’interno del branco.

— Ma… — gli occhi di Devon si spalancano.

— Non accetterò nessuna pace se non me lo dai.

Si incontrano questa volta alla sede centrale del White Lotus. Devon ha inviato una lettera il giorno dopo il loro colloquio per chiedere un incontro.

— Grazie per aver accettato di vedermi — dice Devon, solenne.

— Ti ho detto che lo farò per la pace — risponde Kevin. — Perché non avrei dovuto incontrarti ?

— Non è stata una decisione facile — dice Devon, con gli occhi lucidi. — È moi fratello, Kevin.

Kevin resta scioccato. Non se lo aspettava. Come può quel mostro senza sentimenti essere imparentato con una persona come Devon ? Quel mostro è il fratello di Devon. Prova pena per il suo amico. Non c’è da meravigliarsi che si fidi e creda tanto in lui. Ma cosa può fare Kevin ? Capisce bene l’amore per un fratello minore. Ma dare un lasciapassare a un Demone non è una cosa semplice.

— Non lo sapevo — dice Kevin, a bassa voce. Non è mai facile rinunciare a qualcuno, tanto meno a un fratello. Devon sta davvero accettando ? Non può fare a meno di diffidare di lui.

— Mi sorprende che tu abbia deciso.

Lo sconvolge nel profondo il fatto che per Devon la pace valga più di suo fratello minore. Lui non ce la farebbe. Se qualcuno osasse chiedere di Stefan e Steven, li farebbe a pezzi. E Devon lo sta consegnando senza combattere. Il loro rapporto era così pessimo ? O forse non tiene davvero a suo fratello ? Kevin non se ne cura. È vantaggioso per lui e per il suo branco. Ma non può fare a meno di provare pena per il Demone. Non c’è da stupirsi se la sua famiglia è pronta ad abbandonarlo.

Eppure Kevin non riesce a immaginare il suo amico scemo e pasticcione come fratello di quell’essere freddo e senza emozioni. Dea, sente già arrivare il mal di testa.

— Gliel’ho detto — dice Devon. I suoi occhi restano lucidi, ma non piange. Kevin si chiede se sia davvero così turbato.

— Mi ha detto che, se era ciò che desideravo e di cui avevo bisogno, allora avrebbe obbedito.

Kevin solleva un sopracciglio.

— Davvero ?

Non si aspettava che il Demone accettasse così facilmente. Si chiede quali condizioni abbia imposto il Branco per legare a sé un essere del genere. Far sì che un mostro obbedisca a ogni comando non è affatto una cosa da poco. Pochi riescono a legare e comandare un lupo mostruoso senza pagarne le conseguenze. I casi di cui ha sentito parlare, di lupi forti con un potere fuori scala, non sono finiti bene. Vengono isolati e temuti dal proprio branco. E presto si corrompono, finendo per essere uccisi. Alcuni diventano persino dei rinnegati.

Ha sentito parlare dell’Aquila Gigante e del Serpente d’Argento. Provenivano dal Clan Aviano e da quello Rettiliano. Entrambi noti per la loro forza mostruosa. Si diceva fossero compagni. Era la prima volta che succedeva. Compagni tra clan di specie diverse. E per di più, tra clan nemici naturali. L’Aquila fu uccisa dal suo stesso branco. E il Serpente divenne un rinnegato.

E poi c’è il Lupo Bianco. La sua forza è superiore a tutto. È chiaro che si sta trattenendo. Si diverte con le sue prede, per poi farle a pezzi. È solo questione di tempo prima che impazzisca e diventi una minaccia per tutta la loro razza. Kevin non può ignorarlo.

— Sì — conferma Devon, riportandolo ai suoi pensieri. Si passa la manica della camicia sugli occhi. — Ha sempre fatto ciò che era meglio per il Branco, anche a suo discapito.

— Capisco.

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