Capitolo 16
Raquel
Grazie a Dio riuscii a prendere Raquel prima che mi svenisse in grembo. Ero spaventata e non avrei mai immaginato che sarebbe successo.
"Tesoro, ti prego, svegliati...". La chiamo di nuovo e la prendo in braccio, portandola direttamente sul divano. Nell'attesa di vedere se si sveglia, finisco per dimenticare che il mio amico Leandro era in casa e, quando controllo, la guardava con uno sguardo strano, che non mi piaceva affatto.
- Sta bene? mi chiede, sempre con lo sguardo fisso su di lei.
"Sì... Ha avuto uno svenimento e presto si riprenderà", dico, tenendole la mano, che era fredda. - Leandro, puoi stare con lei per un po' mentre vado a prendere dell'alcol?
"Certo, amico, vai lì", risponde in fretta, io provo una strana sensazione e non so cosa sia. Lo ringrazio e, lasciandola con lui, vado in cucina a cercare l'alcol. Non lo trovo e vado nel ripostiglio delle pulizie, non lo trovo nemmeno io, e quando torno sono ancora più spaventato, non trovo Leandro.
- Leandro? Lo chiamo e non risponde, e quando il mio sguardo cade sul divano, scopro che Raquel non c'è. "Raquel, tesoro, stai bene?". Chiamo e non ottengo risposta. Comincio a cercare per tutta la casa e non riesco a trovare né lei, né tanto meno Leandro.
"Porca puttana, cosa sta succedendo qui? - Quando mi rendo conto che non riesco a trovare né l'uno né l'altro, prendo il cellulare e chiamo quello di Raquel; sento una chiamata ma lei non risponde.
Chiamo il cellulare di Leandro e vado alla casella dei messaggi, mi viene subito in mente che ha preso Raquel, ma perché mai? Compongo di nuovo il numero, ma questa volta è per la stazione di polizia.
- Stazione di polizia? - Sento la voce che risponde.
- Sono il vicesceriffo Hauffenn, vorrei che facesse una ricerca... - Chiedo, passando per tutto quello che sapevo su Leandro, sarebbe stato un azzardo, ma volevo assicurarmi che non fosse coinvolto nella scomparsa di Raquel. Ma ora non era più così sicuro.
- L'auto dell'agente Duarte si sta muovendo - avverte l'agente, e io le chiedo di mandare le auto della polizia a cercarlo, e quando mi chiede il motivo della sua richiesta, rispondo semplicemente:
"Ha rapito mia moglie!". - Avverto infastidito quando mi rendo conto che quel figlio di puttana mi pagherebbe per dare la caccia a mia moglie.
- Ok, ho appena lanciato un allarme per l'auto dell'agente Duarte - l'agente avverte.
"Voglio che mi dia subito la sua posizione!". Dico, afferro le chiavi dell'auto, chiudo la casa e corro. E non appena salgo in macchina, metto il cellulare nella culla e lo lascio in vivavoce per sentire la posizione. Proprio mentre stavo per riattaccare, sento la voce di Mateus al telefono.
"Che succede, David?", mi chiede, e io gli dico quello che so, cioè praticamente niente. "Sei sicuro che sia con lui?".
- Deve essere così, Mateus, è svenuta quando le ho presentato Leandro... - Sento una voce in sottofondo, e so che Diogo era lì.
-David, Mateus mi ha appena detto che Raquel è scomparsa e che tu pensi che Leandro l'abbia presa... - dice Diogo, curioso.
- Sì, sono sicuro! Tu la conosci...". Ricordo che mi sono stressato. Se quel figlio di puttana ti fa del male, non rispondo per me.
"E hai idea di dove vi conoscete voi due?". - Mi chiede Diego.
- Non ce l'ho, è questo che trovo strano... - commento, entrando nel percorso che hanno fatto. Strano, quella direzione andava verso l'entroterra.
-David, mi è venuto in mente che il loro legame ha a che fare con il suo passato... - esordisce Diogo, sento il sudore freddo colarmi addosso quando capisco dove vuole arrivare.
"No... È impossibile, vero?". Chiedo, sentendo il mio sangue ribollire più di prima.
- Voglio che tu faccia un'indagine sull'agente di polizia Duarte di circa 12 anni fa, nella comunità di Fogo... - grida Diogo.
- Diogo, ti giuro che finisco quel figlio di puttana se la tocco con un dito! Ringhio, incazzato con Leandro per aver toccato mia moglie.
"Devi calmarti, David!", chiede, o meglio, ordina. "Hai già la loro posizione?".
"Ce l'ho, si stanno dirigendo verso l'interno", avverto, senza rispondere se mi sarei calmato o meno quando l'avrei vista.
E sento Diogo lanciare un nuovo allarme per avere accesso all'interno chiuso. E faccio una cosa che non facevo da tempo: inizio a pregare.
Incantatrice, sto venendo a prenderti, amore, stai bene!
