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CAPITOLO 02
MYRA
« Vorrei qualcuno di gentile e premuroso, » inizio.
« Gentile e premuroso, » notò la dea della luna.
« Ma allo stesso tempo, aggressivo e spietato, » immagino. Era contrastante, ma accendeva una fiamma dentro di me. Non ci avevo mai pensato seriamente prima. Questa era la prima volta che riflettevo su cosa mi piacesse o meno in una persona.
Altrimenti, in genere uscivo con chi trovavo senza compagno, e quella era una popolazione minuscola che andava continuamente diminuendo. Quindi non avevo mai davvero una scelta. Andavo con quello che trovavo, e questo finiva sempre con me che venivo lasciata e mi sentivo ferita.
« Aggressivo, » mormorò la dea della luna, con una strana inflessione nella voce. Non le prestai molta attenzione e continuai.
« Voglio qualcuno che mi tratti come se fossi la cosa più fragile su questa terra, ma allo stesso tempo, voglio che sia rude e troppo possessivo con me.
Voglio qualcuno che mi lasci essere me stessa ma, allo stesso tempo, che mi rimproveri quando sbaglio e mi metta a posto ogni volta che passo un limite.
Voglio qualcuno che lodi ma punisca anche.
Voglio qualcuno che bruci per me ma allo stesso tempo non possa vivere senza di me.
Voglio qualcuno che mi desideri così tanto da farlo soffrire vivere senza di me anche solo per un giorno.
Voglio qualcuno che veda il moi meglio e il moi peggio eppure mi accetti con il cuore aperto.
Voglio qualcuno che faccia battere il moi cuore e mi faccia desiderare ogni volta che lo guardo.
Voglio qualcuno che mi supporti a qualunque costo.
Voglio qualcuno che mi segua all’inferno se quello è il posto dove desidero andare.
Voglio qualcuno che sia così ossessionato da me che il suo unico scopo nella vita è farmi felice, farmi godere e farmi tremare dal bisogno ogni volta che mi tocca e mi guarda, perché il moi bisogno di lui è la sua unica fonte di sostentamento.
Voglio qualcuno che mi faccia ridere ogni giorno e mi faccia piangere di piacere ogni notte per il resto della mia vita.
Voglio qualcuno che sia generoso e donatore, ma che sia avido quando è il suo turno di provare piacere.
Voglio qualcuno che mi adori come se la sua vita dipendesse dalle mie benedizioni, ma allo stesso tempo mi saccheggi come se possedesse ogni parte di me.
Voglio qualcuno che mi ami così tanto da farmi sentire sempre piena ogni fottuto giorno, »
Sono ancora sorpresa di sentire la presenza della dea dietro di me quando finisco di parlare. Pensavo che fosse andata via nel mezzo, perché nessuno ha mai tempo per una camilla che piange come me, ma lei è lì, ad ascoltarmi, e questo mi dà una certa forma di conforto.
Sarà ok se non ottengo quello che voglio, ma per una volta sono contenta di aver potuto dire tutto, invece di seppellirlo dentro e limitarmi a desiderare. Almeno ora so che ho chiesto, anche se non lo ottengo.
« Hmm… è davvero tanto, » commentò la dea della luna, con un accenno di qualcosa di indecifrabile nella sua voce. Piegai la testa da un lato per ascoltarla meglio. « Ma ti ascolto, »
« Grazie per avermi ascoltato, » sospirai profondamente.
« Vedrò cosa posso fare, » mi disse, la sua voce improvvisamente più dura, « Ma ho una condizione, »
Mi fermo.
Una condizione.
Certo. Cosa mi aspettavo ? Che potessi solo evocare una dea e chiedere un compagno, e che tutto sarebbe successo così ? No. Tutto ha un prezzo.
« Quale condizione ? » chiedo.
« È semplice, ma potrebbe non essere facile per te… » lei si fermò, la sua voce momentaneamente distratta. « Qualunque cosa io debba darti, tu la dovrai accettare senza fare domande, »
Trovo le sue parole strane. Tutti accettano il loro compagno. Non ho mai sentito parlare di rifiuti. Succede, ma sono casi rari, e per un momento mi chiedo se finirò per essere una di quelle sfortunate che vengono rifiutate.
Improvvisamente, il moi cuore si fa più pesante. No. Non ce la farei. Ogni relazione che ho avuto finora è sempre finita in modo amaro per me. Che si tratti di amici, famiglia o dei miei pochi fidanzati. Tutti mi hanno lasciata. Qual è la garanzia che il moi compagno non lo farà ? L’idea mi spaventa.
Perché non posso semplicemente avere un po’ di fortuna, almeno una volta ? Cosa ho fatto per meritarmi tanta sofferenza e solitudine ?
« Accetterò il moi compagno, » le dico con fermezza, guadagnandomi una risata beffarda da parte sua. In quel momento mi chiedo se stia facendo la cosa giusta chiedendole di accoppiarmi. Non mi sfugge il tono crudele della sua risata. Era questo il suo modo di portarmi nuove fonti di dolore nella mia vita ?
« Devi mantenere la tua parola, » affermò lei, con tono cupo, avvicinandosi a me. Un brivido mi corre lungo la schiena. Le energie che emana sedano i miei sensi e minacciano di sopraffarmi. Mi sento così debole in quel momento che, senza rendermene conto, cado in ginocchio.
« Lo… lo farò, » respiro, sentendomi stordita. In risposta, lei ride ancora, quella risata beffarda che riecheggia in tutta la foresta. L’aria della notte diventa così gelida che mi fa tremare. I puntini neri iniziano a comparire nella mia vista mentre il resto del moi corpo sembra diventare sempre più debole.
Cado a terra, la testa colpisce il suolo e un dolore mi pervade la testa. Il moi corpo sembra crescere più freddo con ogni secondo che passa, ma allo stesso tempo sento come se stessi bruciando.
Non ho mai vissuto una cosa del genere prima d’ora. Mentre la mia coscienza continua a svanire, sento la presenza della dea che mi circonda.
« Dormi, figlia mia, » sento sussurrarle mentre nuoto nel buio, « Riposati tutto quello che puoi prima che ti trovino, »
« Chi ? » mi chiedo. A chi si riferisce ? Cosa intendeva con quelle parole ? Vorrei poterle chiedere, ma ormai è troppo tardi.
