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CAPITOLO 2

Lei si aggrappa allo schienale del divano, inarca la schiena e lancia un urlo liberando il suo climax, io continuo a leccare il suo nettare ancora un po', delicatamente, quasi con pigrizia, finché la sua vagina non smette di spasimare.

Poco dopo la stacco da me, prendo un preservativo dal portafoglio nei jeans che giace sul pavimento e mi inguainano il membro mentre lei riprende fiato, la rimetto in ginocchio sul divano e mi posiziono dietro di lei, le prendo i fianchi in una presa stretta e precisa, le faccio appoggiare la testa sul cuscino, largo com'è mi piace avere le donne molto esposte, così le incastro le ginocchia ai seni lasciandole tutta la vulva esposta e il culo in pompa magna. Mi piacerebbe poterla legare in modo che non si muova tanto.

Le passo un dito dal clitoride all'ano e lei rabbrividisce.

-Sei stato mangiato da quel bel buco?

-No, signor Nate - il suo respiro è rapido e risponde in un sussurro - Non sapevo che si potesse fare.

-Mi viene l'acquolina in bocca, il sangue mi pompa più velocemente nelle vene al pensiero - forse oggi -. Le accarezzo l'ano in cerchi pigri, lei si tende, ma non mi ferma, la curiosità e la brama di sapere lasciano sempre un margine prima di rifiutare davvero - forse no.

Torno alla sua figa e spingo il mio membro dentro di lei senza pensarci, Cathy urla di dolore e di piacere mentre entro fino in fondo senza troppi riguardi, le mie palle si scontrano con il suo clitoride aggiungendo ulteriore piacere al nostro breve momento improvvisato. Aspetto un attimo che si abitui e quando scuote il culo so che è pronta, mi tiro indietro un po' e spingo di nuovo con forza, lei emette un rantolo, io ripeto l'azione più volte, estraendo lentamente e spingendo rapidamente dentro.

"Devo smetterla di giocare, ho una riunione tra mezz'ora", penso velocemente, ma ne ho tanto, tanto bisogno.

Estrassi il mio membro da lei e la sollevai per i capelli, la girai e i suoi occhi azzurri erano ora due pozzi neri di lussuria capaci di fare qualsiasi cosa per me e per un piacere maggiore. Mi inginocchiai davanti a lei e senza dire una parola capì cosa volevo, con le mani tolse il preservativo e prese il mio cazzo eretto e vi si immerse fino a quando il mio membro sentì la sua gola e fece questa cosa di ingoiare e fu incredibile il flusso di desiderio che correva dal mio cazzo alla mia spina dorsale.

-Fallo ancora", chiesi con un gemito.

Cominciò a muovere le pareti della gola e a leccarmi dall'inizio alla fine assaporando il sapore di anguria del preservativo che mi ero tolto, la sollevai da un momento all'altro e la feci sdraiare sul tappeto, le aprii le gambe e vidi il suo desiderio che colava per me, indossai un nuovo preservativo e la penetrai appoggiando le sue gambe sulla mia spalla per avere più profondità, Le sue pareti mi strinsero nella ricezione e io emisi un grugnito, entrai ed uscii dal suo corpo velocemente e con forza facendola roteare con i fianchi, le sue urla di estasi non tardarono ad arrivare, girai il suo corpo su un fianco e la penetrai di nuovo senza indugio, lei era stretta e bagnata e il mio cazzo ed io godemmo molto di tutto questo.

Afferro con forza i suoi fianchi e porto un piede vicino al suo viso, lei si mette in posizione fetale tenendosi le gambe, per andare più a fondo e spingermi meglio e inizia la vera festa. Spingo il mio cazzo dentro e fuori con forza e precisione, Cathy inizia a urlare in modo incontrollato, la sua figa inizia a stringere il mio cazzo quasi fino al dolore e so che è vicina.

I suoni dei nostri corpi che si scontrano e i suoi gemiti legati ai miei grugniti mi spingono a essere più aggressivo, severo, e questo è deliziosamente ben accolto da lei.

Afferro una manciata di capelli e la spingo un po' e con l'altra mano schiaffeggio il suo culo bianco e perfetto, che freme sotto il mio colpo e diventa subito rosa, perfetto. Ripeto l'azione e Cathy impazzisce fino a implorare e a farfugliare parole incomprensibili, inizia a sborrare urlando il mio nome, la sua figa mi munge il cazzo in modo delizioso e io mi lascio andare, rovesciandomi sul preservativo, mentre la sua figa continua con le sue repliche.

Rimango immobile per qualche secondo e ne esco qualche minuto dopo per occuparmi del gommino intorno al mio cazzo, vado nel bagno privato del mio ufficio e torno con degli asciugamani, li bagno con acqua calda, lo pulisco al meglio e torno in bagno per pulirmi e ripulirmi.

Quando esco Cathy sta finendo di infilarsi gli stivali e non mi guarda in faccia, mi avvicino alla sua posizione e le prendo il viso tra le mie grandi mani, le do un piccolo bacio sulle labbra e lei alza i suoi occhi color miele verso i miei.

-Non dire niente a nessuno", annuisce, ma io sono a disagio, "se lo dici, lo saprò e non succederà più. Devi essere una brava ragazza per me. Capisco.

-Sì, signor Nate.

-Torna al lavoro, se ho bisogno di te ti chiamo, non venire più da sola", la avverto.

-Grazie, signor Nate.

-È così che mi piace, vattene", le do uno schiaffo sul sedere e lei arrossisce.

Mi pettino nervosamente, è la prima volta che mi trovo con uno dei miei operai, non deve succedere di nuovo, non voglio avere inconvenienti all'interno dell'hacienda.

Pochi minuti dopo arriva la mia segretaria, che mi annuncia la telefonata internazionale che stavo aspettando e devo andare nella piccola sala del consiglio di amministrazione per parlare con i nuovi investitori.

Misi da parte quello che era successo pochi minuti prima nel mio ufficio e mi concentrai su quello che dovevo dire a queste persone.

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