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Johnny Depp

Jade

Un suono che conoscevo ormai troppo bene interruppe il mio sogno con Robert Pattinson, e iniziai la giornata imprecando. Mi girai a guardare la mia compagna di stanza, Rosie, e mi domandai se svegliarla o meno.

Per fortuna ci pensò la sua sveglia, che suonò due minuti dopo la mia.

"PORCA TROIA" Socchiusi gli occhi quando urlò .

"Era necessario?" chiesi.

"Scusami." mormorò e si alzò in piedi, o almeno ci provò.

"Siamo al college da quasi due mesi e mi sono già rotta le palle di studiare."

Disse mentre iniziavamo a prepararci.

"Dai pensa ai lati positivi, niente genitori, le feste, i ragazzi." Le dissi ed entrai in bagno.

"Ma che ne sai tu delle feste se non ci sei mai voluta venire." Rise.

"Perché a me non piacciono, ma l'ho detto perché so che tu le adori."

"Beh, spero che verrai alla festa di Halloween, perché sarà epica." Alzai gli occhi al cielo anche se non poteva vedermi.

"Lo sai perché non ci voglio venire, ma ci penserò." gridai.

Appena mettemmo piede nell'aula del corso di letteratura inglese, ci ritrovammo sommerse da urla e frasi senza senso delle ragazze in prima fila. "Che cavolo succede?" Chiese subito Rosie. Una ragazza la guardò con occhi spalancati. "È arrivato un nuovo ragazzo stamattina... Assomiglia a Johnny Depp da giovane, giuro!" Alzai gli occhi al cielo e continuai a camminare. Nessuno assomiglia a Johnny Depp, tanto per chiarire.

Io e Rosie ci sedemmo infondo cercando di non fare caso all'eccitazione delle altre ragazze.

"Quando fanno così mi sembra di essere ancora al liceo."

Disse Rosie, e non potevo darle torto.

La nostra attenzione venne richiamata dalla professoressa che fece la sua entrata dalla porta. Tutti si ammutolirono ma ci misi qualche secondo a capire che non era per lei che il tempo sembrò essersi fermato.

Un secondo dopo l'entrata della professoressa, la scena venne  immediatamente rubata da quello che capii essere il nuovo ragazzo. Alto, capelli castani portati all'indietro, naso all'insù, labbra carnose, un orecchino d'argento all'orecchio destro e uno stile impeccabile.

"Johhny Depp." Balbettò Rosie mentre seguiva i suoi movimenti con lo sguardo. Il ragazzo si sedette davanti a noi, ed è lì che capii che quella volta non avrei potuto contare sugli impeccabili appunti di Rosie, perché quella lezione di certo non l'avrebbe seguita.

Dopo due ore interminabili sulla vita di John Milton, e tra i continui sussurri di Rosie che sbavava sul banco, la lezione finalmente terminò e Rosie mi trascinò fuori dall'aula.

"Ma dove diavolo è andato? Era davanti a noi ma non l'ho visto uscire." Alzai le spalle e lei sbuffò.

"Vado a cercarlo prima che le altre lo trovino." Disse per poi sparire.

Un momento, prima che pensiate che  Rosie sia un'oca senza cervello, mi sento in dovere di difendere la mia amica dicendo che non era sempre stata così. Circa due mesi prima aveva scoperto che il suo ragazzo la tradiva dopo quattro anni di relazione, e quindi aveva un po' perso il lume della ragione. Ma tenevo molto a lei, la conoscevo da poco ma mi aveva subito fatto capire che sarebbe diventata come una sorella, nonostante fosse molto diversa da me.

In attesa della prossima lezione mi avviai alle macchinette per farmi un caffè. Stranamente non c'era la solita e immensa fila e ne approfittai per fare una scorta di merendine, mangiare dolci non era mai stato un crimine, no?

Bevvi il mio caffè e poi inserì le monete per prendermi una barretta al cioccolato. O almeno ci provai perché si incastrò. Iniziai a tirare dei pugni contro il vetro ma senza risultati. Stavo per tirare l'ennesimo pugno quando una voce mi bloccò. Ma perché dovevo sempre fare figure di merda?

"Hai bisogno di una mano?"

Mi voltai con aria imbarazzata e per poco non soffocai con la mia stessa saliva. Si, ovviamente era Johnny Depp. "Johnny!" Urlai. Oh cazzo. Lui mi guardò con aria perplessa. "Si avrei bisogno di una mano in effetti, la barretta è rimasta incastrata." Risi istericamente mentre indicavo la macchinetta. Bella mossa Jade.

Mi spostai e lui si avvicinò alla macchinetta, dandomi modo di osservarlo meglio.

"Fatto." Disse, e il mio sguardo cadde sulla barretta al cioccolato tra le sue mani. "Grazie." Dissi e mi allungai per prenderla.

"Io sono Jade, comunque." Dissi alzando una mano in segno di saluto. "Kyle" Disse con una serietà inquietante, sembrava incazzato nero senza un vero motivo.

"Kyle l'hai trovat-" Mi girai verso il ragazzo dai capelli ricci che era appena sbucato dal corridoio. Kyle sembrò ucciderlo con gli occhi e il ragazzo si ammutolì. "Hai trovato la segreteria?" Continuò. Kyle fece un colpo di tosse. "In realtà no." Rispose e poi mi lanciò uno sguardo.

"Oh, ehm, io sono Michael il suo compagno di stanza, molto lieto." Disse il ragazzo.

"Jade." Sorrisi.

"Comunque la segreteria si trova al terzo piano, infondo a sinistra."

Michael sorrise. "Grazie mille, Jade."

"Andiamo?" Chiese guardando il suo amico un po' scontroso. "Si. È stato un piacere, Jade." E dopo un veloce cenno del capo i due ragazzi andarono via, e finalmente potevo  mangiare la mia barretta.

Ma dopo un secondo, Rosie comparve dallo stesso corridoio con un sorriso stampato sulla faccia.

"INDOVINA CHI HO APPENA VISTO."

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