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CAPITOLO TRE

Alessandra.

I miei genitori si presentano con i genitori di Axel, la signora Cariza è molto carina e molto affascinante, alla mamma è piaciuta subito, è ovvio, nonostante non la pensi allo stesso modo per il mio ragazzo, so che andrà d'accordo con me suocera , la cena è andata bene, mio padre ha parlato molto con mio suocero, così come mamma e Daniel, mio fratello si è unito alle ragazze, quella che mi ha fatto tanta tenerezza è cristallina, è carina, purtroppo ha un disabilità ma questo non la rende da meno, anzi la rende una personcina molto speciale. A fine cena il mio ragazzo decide di raccontare ai miei genitori del nostro fidanzamento, sorridendo, alza un bicchiere per attirare l'attenzione degli anziani che stavano facendo due chiacchiere.

- Scusate l'intrusione, ma vorrei dire due parole ai suoceri - Mio padre annuisce e la mamma lo vede solo senza alcun accenno di incoraggiamento, vorrei capire cosa gli passa per la testa. -So che è troppo presto per chiedertelo, comunque non posso aspettare oltre e spero che tu mi capisca, ma sono innamorato- Borbotta guardando mio padre, ancora mio padre annuisce sorridendo- Voglio chiedi la mano di Alessandra, voglio essere mia moglie - Si sentono subito le urla delle ragazze e un wao di mio suocero, la signora Cariza si copre la bocca e vedo una lacrima di felicità rigarle la guancia.

- È troppo presto...

- D'accordo, Axel, prenditi cura di nostra figlia- la risposta di papà, interrompendo mia madre.

Tutti ci applaudono e si congratulano, mi avvicino al mio ragazzo e gli do un bacio morbido sulle sue labbra carnose, poi i miei suoceri, mi ringraziano per aver amato loro figlio, la cosa più bella è vedere come la signora Cariza piange grata sul mio spalla, il mio ragazzo saluta ancora i miei genitori con una stretta di mano alla mamma e al mio fratellino, ma mio papà lo abbraccia dandogli pacche sulla schiena, poi gli sussurro qualche avvertimento

.

- Spero che tu la renda molto felice, se la fai soffrire la vedrai con me. Alzo gli occhi al suo commento.

Alla fine della serata, i miei genitori se ne sono andati, ho salutato la signora Cariza e il signor Arthur, il mio amato ragazzo mi ha accompagnato a casa, quando ci siamo salutati ho provato un'immensa tristezza, non volevo allontanarmi da lui, ero impaziente che questi mesi passino in fretta per stargli accanto, dormire accanto a lui e così svegliarsi accanto a lui.

****

La mattina dopo mi alzo, finisco di fare i miei bisogni quotidiani, poi faccio la doccia, mi dilato per mezz'ora, quando esco mi asciugo il corpo, mi vesto come il pavimento con un abito azzurro al ginocchio, alcuni sandali alti dello stesso colore mi spazzolo i capelli, pronto esco dalla mia stanza, vedo mia madre che serve la colazione, a quanto pare è molto arrabbiata e so che sta per darmi delle risse ma non la lascerò voler controllare io ho già 25 anni e non sono una ragazza e devo chiarirlo.

- Mamma, buongiorno - la saluto come faccio ogni mattina.

- Ti faranno bene ma dubito che lo sia per me, a quanto pare te ne vai così presto.

- Mamma, andrò con Axel a preparare i preparativi per il matrimonio.

-No figlia, lo so che mi dirai che lui ti ama e che tu lo ami allo stesso modo, ma i tuoi studi, la tua voglia di essere una bravissima pianista, stanno esagerando per quella stupidità di sposarsi- Risponde già mia madre sconvolto- Cerca il modo di arrenderti, dille che hai molto da imparare e che ti sposerai più tardi- Con rabbia decido di avvertirla che non farò quello che vuole.

- Mi dispiace molto deluderti, mamma, ma amo Axel e voglio anche sposarlo, avere una vita al suo fianco, sono già troppo grande per prendere le mie decisioni- borbotto questa volta con rabbia - Se è perché sono a casa tua, vuoi controllarmi allora andrò ovunque, ma non ti permetterò di immischiarti nella mia vita, voglio sposarmi e lo farò con o senza il tuo consenso.

- Allora preferisci lasciare questa casa! - Grida senza pensare che mio fratello è a tavola.

-Nessuno esce da questa casa. Già basta Luz Clarisa!- urlò mio padre spaventandoci - Dovete capire che Alessandra non è una ragazza, lasciatela fare come meglio crede, se poi si sbaglia con Axel, i suoi genitori sono qui a sostenerla, lei già Puoi prendere le tue decisioni, non essere un ostacolo per la tua felicità. - Detto questo, mio padre gli lascia un bacio sulla guancia, si avvicina a me, mi lascia un tenero bacio sulla fronte e senza dire altro esce di casa, la mamma nega ed entra nella sua stanza, mio fratello si limita a sorridere e se ne va Insegue mia madre.

Quando esco di casa, la prima cosa che faccio è chiamare il mio ragazzo, ma prima reprimo le lacrime che minacciavano di uscire.

- Ciao amore mio, sei occupato.

- Ciao tesoro, mai per te- dice con la sua voce grossa che mi fa innamorare.

- Sono qui in galleria, ti aspetto.

- Se la mia lucciola sta bene, sarò lì in meno di 10 minuti.

-Bene amore- Sorridendo chiudo la chiamata, sospirando rimango lì ad ammirare le fotografie e le immagini appese al bancone della galleria. Mi sento molto male per aver parlato a mia madre in quel modo, ma lei deve capire che non sono più quella ragazza di cui si prendeva cura, è ora che io mi faccia una vita e voglio farlo accanto al mio ragazzo, Sono più che sicuro che sia lui indicato, spero di non sbagliarmi, però ne dubito, Axel è un po' serio e riservato ma questo non vuol dire che sia cattivo, so che se fosse così non lo farebbe mai mi ha portato con i suoi genitori ed è stata la prima cosa che ha fatto, non lo so Ci sono molte cose su di lui, non abbiamo parlato a fondo perché non gliel'ho chiesto e non voglio mostrare anche lui si dispera, a volte mi racconta solo della sua infanzia e di quella delle sue sorelle o di come gli piace scrivere e nel tempo libero ama leggere. Ha una libreria e una tipografia nello studio dello scrittore che si trova in un multicentro, pubblica anche libri, mi ha raccontato tante cose ma mai di una fidanzata e non includo le nostre relazioni passate, forse è meglio così.

- Quanto ne pensa la mia bellissima ragazza - Dice una voce grossa dietro di me, spaventata mi giro per vedere ed è Axel che mi sorride in quel modo così suo.

- Scusa amore mio, stavo pensando a te e non mi sono accorto di quando sei arrivato - sussurro arrossendo, lui mi guarda come fa di solito e poi mi si avvicina, dandomi un bacio sulle labbra che mi fa come la gelatina.

- Sei la mia luce, la mia stella, la mia ragazza e presto mia moglie.

Annuisco abbracciandolo più forte. Axel mi ha innamorato, non si torna indietro, desidero con tutto il cuore essere sua moglie il prima possibile e vivere così felicemente al suo fianco.

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