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Adorabile protettore

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Samanta Marinho
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Riepilogo

"Tereza ha paura di fidarsi delle persone a causa di una grande delusione e situazione in cui si è trovata coinvolta tre anni fa, è chiusa e nemmeno con le sue migliori amiche Brenda e Sara riesce ad aprirsi completamente. Ma cosa è successo a questa povera ragazza, comunque ? Solo lei e Rodrigo lo sanno.Rodrigo è l'eroe che è apparso dal nulla con il suo cavallo bianco e l'armatura scintillante e ha salvato Tereza da una situazione del genere. Da allora Rodrigo ha sentito l'obbligo di prendersi cura di lei e di tenerla al sicuro.Vivono un'amicizia che pian piano cresce nell'arco di tre anni, e che tra gli alti e bassi che prende la vita, diventa per loro qualcosa di indecifrabile. Indecisioni, scelte e drammi".

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Prologo

ADORABLE Serie Libro 2

PROLOGO

TEREZA

- Tereza vieni a pranzo! - Mia madre mi chiama gridando, sono nel retro della nostra casetta di legno, dove viviamo solo io e lei.

- Arrivo, madre! Ho quasi finito! - Grido di nuovo eccitato.

- Il tuo piatto diventerà freddo ragazza! - Ha gridato di nuovo e appena mi ha visto davanti a sé mi ha fatto un sorriso. - Fammi vedere, hai finito? - Ha cercato di vedere cosa nascondessi dietro di me.

- Buona festa della mamma! - Ho consegnato il piccolo cesto che mi ero fatto con molto orgoglio.

Mia madre prese il cesto nelle sue mani in modo molto emotivo.

- Non hai proprio modo, vero, ragazza? - Comincia ad esaminare il cesto e ad ogni giro che fa un sorriso più grande si apre sul suo viso. - È bellissimo, grazie a mia figlia... - Mi ha baciato la fronte e mi ha abbracciato.

- Ti amo madre... - Ho parlato dolcemente.

- Ti amo molto di più mia piccola vita... - E mi ha baciato di nuovo.

- Hum cosa stai festeggiando? - Ho lasciato andare mia madre appena ho sentito la voce di Matheus.

E vado ad abbracciarlo a lungo.

- Ho appena dato alla signora Gilda il suo regalo per la festa della mamma. - Ho spiegato felicemente.

- E sembra che il pranzo sia buono! - Ha baciato mia madre, che ha sorriso soddisfatta.

Matheus è uno dei figli del capo di mia madre, ma io lo considero come un fratello, a causa della nostra amicizia che ci ha accompagnato fin dall'infanzia. È biondo e molto grande. Molto bello.

***

Sto tornando dal frutteto dove stavo raccogliendo la frutta e da lontano prevedo che è successo qualcosa in casa mia.

Il cestino che ho regalato alla mia mamma giace rotto accanto alla lavatrice.

Accelero i miei passi e comincio a correre verso di essa, la prendo in mano e mi rattristo nel vedere che è rotta.

Che cosa è successo? Perché mia madre l'ha buttato via?

Entro in casa tenendo ancora il cesto in mano.

Trovo la casa in un completo disordine. Quadri sul pavimento e il divano girato al contrario.

Comincio a percorrere le tre stanze alla ricerca di mia madre disperata, buttando già il cestino.

Non riesco a sentire le gambe. Il mio sangue si blocca e la mia testa diventa enorme.

- Mamma! - Mi avvicino al suo corpo steso accanto al nostro letto. - Mamma? - Comincio a piangere per la disperazione, mia madre non può essere morta. - Mamma, parlami! MADRE! SVEGLIATI MAMMA! NON LASCIARMI MAMMA! - La scuoto nel tentativo di svegliarla, ma è inutile.

La mia povera cara mammina è stata violentata. Ha ancora il manico della nostra scopa dentro di sé e non so cosa fare. Sento che il mio cuore sta per esplodere da un momento all'altro per la grandezza della disperazione che mi consuma.

- AIUTO! - Grido più forte che posso. - AIUTO! PER FAVORE! - Allora rinuncio a gridare, poiché nessuno passerebbe vicino a casa nostra, dato che si trova lontano dalla casa grande.

Non sapendo ancora cosa fare, decido di andare a chiedere aiuto a Matheus, e dire ai responsabili della fattoria quello che ho sentito.

RODRIGO

- Quindi non sai niente? - Chiedo al vicino dell'impero delle fate, il proprietario della fattoria Canavial. - Non ti è sparito niente? Non voglio credere che sia stato qualcuno dall'interno, mi fido di tutti!

- È evidente che qualcuno sta tradendo questa fiducia, mio caro, perché qui non è scomparso nulla. - Ha risposto. - Se vuoi chiamo uno dei miei figli per aiutarti a cercare la cavalla, visto che non sai chi è il ladro in casa tua.

- Grazie mille, ma non ce n'è bisogno. - Gli prendo la mano e vado verso il mio cavallo per guardare altrove.

***

Uscendo dal cancello vedo da lontano una strana scena.

Sembrano tre uomini che salgono su un furgone blu, e questo sarebbe normale se non stessero prendendo una ragazza con la forza.

Cosa posso fare? Porto con me una pistola nel caso in cui ho bisogno di protezione quando incontro il ladro. Questa ragazza ha bisogno di aiuto?

Non sono affari miei... Ma so cosa ha sofferto mia sorella a causa di qualche bastardo e non ho fatto nulla per aiutarla. Forse posso redimermi aiutando questa ragazza.

Ma ce ne sono tre! Sono solo uno!

Non importa, aiutero' comunque quella ragazza.