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Emilia

Giusto, un giardino con fiori morti, cancelli pieni di polvere, luci completamente spente, questo indica che nessuno si prende cura di niente qui, quindi c'è la possibilità che non ci viva nessuno. Continuo a camminare e a pregare nel pensiero, per favore Dio proteggimi. Mi guardo intorno e tutto sembra essere calmo e tranquillo, alzo lo sguardo e mi trovo di fronte all'enorme casa vecchia e buia, ma ha la sua bellezza, è abbastanza bella e mi è piaciuta. Con la paura che alberga in ogni cellula del mio corpo, mi accovaccio vicino a un cespuglio e aspetto che sia il momento.

In quel momento devo pensare a cosa farò quando tornerò, sicuramente non vorrò mai più guardare Jessica, poi affronterò i miei genitori e li manderò in prigione, questo è quello che meritano le persone che vendono bambini innocenti. Non so ancora come lo farò, ma lo farò. Fa sempre più freddo, prendo il mio cellulare e abbasso la luminosità dello schermo, sono esattamente le 01:46 del mattino, devo uscire da qui e correre al lavoro, visto che apre alle quattro. Improvvisamente sento una puntura sul collo e perdo tutti i sensi.

Joseph

Ho gli occhi su tutto, non sarò onnipresente ma sento l'odore dell'invasione in lontananza, ero abituato così quando dovevamo correre in mezzo alle incursioni delle gang di mio padre. Sono ben addestrato per tutto, quando qualcuno sussurra il mio nome lo so, qualcosa dentro di me me me lo fa sapere. Stavo preparando le mie armi nel seminterrato della mia casa, camminando con passi di nuvola, vedendo con la mia visione speciale, finché non ho sentito un rumore, c'era qualcuno che stava cercando di entrare in casa mia, mi chiedevo chi avrebbe osato.

Camminando ancora lentamente, non ho mai avuto fretta di catturare qualcuno, ho camminato verso la persona coraggiosa che è entrata nella mia residenza, come già detto prima da me, ho promesso che non avrei mai ucciso un innocente, comunque è stato concordato da me, che nessuno deve avvicinarsi alla mia casa, se il malcapitato è innocente, cosa posso fare? Infrangere le mie stesse regole? Tradire me stesso? Mai.

Mi irrigidisco nell'istante in cui vedo chi è, e riconosco rapidamente l'angolo perfetto della testa e il viso aggraziato. Così questa è la figlia di Emilio, una giovane donna bella e traditrice che entra nelle case della gente senza essere invitata. Senza che lei lo senta, applico un anestetico sul suo bel collo dalla pelle chiara.

La prendo in braccio e la porto nella mia cantina, mi fermo un attimo e analizzo: è così bella, non merita di giacere sopra del sangue marcio, cambio idea allora, portandola in una delle stanze della mia immensa casa.

Il mio anestetico non dura molto, mi piace sentire un po' di terrore e panico da parte delle mie care vittime. Mi siedo su una poltrona canticchiando mentre la osservo tranquilla e serena, la luce della luna che entra dalla finestra rivela una bellezza particolare e unica. Dopo qualche minuto apre gli occhi, è molto spaventata e posso sentire il suo cuore che salta nel suo piccolo petto. Mi avvicino a lei con un ampio sorriso sul viso e posso dire che mi ha riconosciuto.

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